Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

Bologna. I sindacati presentano il conto a Profumo."Mancano all'appello 220 insegnanti", di Ilaria Venturi

Il ministro oggi in città, dibattito in Regione e visita in Ateneo. Cgil e Cisl: la scuola bolognese non sta dentro i numeri di organici al momento assegnati. Mancano all’appello delle scuole bolognesi 220 insegnanti, dalla materna alle superiori. A fronte di 2.283 studenti in più tra i banchi il prossimo anno. “Una situazione insostenibile”, protestano i sindacati all’uscita dal primo incontro sull’assegnazione delle cattedre con l’ufficio scolastico provinciale. La Flc-Cgil si appella al ministro Francesco Profumo oggi a Bologna per un confronto in Regione sulla formazione tecnica e per incontrare in Ateneo il rettore e gli organi accademici. “Ci attendiamo che porti risposte”. Intanto è scontro sui posti in più in arrivo in Emilia Romagna. Sono solo 26 quando ne mancherebbero 800, denuncia la Cgil regionale. “Da Roma continuano a non tenere conto dell’aumento della popolazione scolastica, gli oltre 300 insegnanti promessi in realtà sono posti già assegnati per la maggior parte l’anno scorso, i tagli continuano”, dice la segretaria Raffaella Morsia. Lettura contestata dalla Regione: “Abbiamo concordato 392 posti in più e questi …

"Le imprecisioni del Ministro (o del Ministero)", di Reginaldo Palermo

Colpisce, nel discorso che il Ministro ha pronunciato a Torino al Convegno promosso dalla CEI, la scarsa precisione. Eppure è solo con dati precisi che si possono attivare programmi credibili e realizzabili. Un breve commento alle dichiarazioni del ministro Profumo di cui diamo conto in un apposito articolo è quasi inevitabile. Ci sono diversi punti del discorso del Ministro che non convincono del tutto. Intanto i dati sul numero delle scuole: Francesco Profumo parla di 10mila sedi, ma forse avrebbe fatto bene a precisare a quali ordini di scuole intendeva riferirsi perché secondo i dati più recenti riferiti al 2009/2010 la situazione è questa qui la tabella In qualunque modo si aggreghino i numeri non si riesce a trovare un totale di 10mila sedi. C’è poi la questione dei concorsi. Tralasciando ogni valutazione di carattere politico-sindacale resta il fatto che se davvero il Ministro vuole percorrere questa strada è bene che acceleri (e molto) i tempi. Emanare un bando di concorso non è una operazione semplice, soprattutto per i tempi necessari ad ottenere il visto …

"Formazione permanente e certificazione fanno paura al padrone", di Fabrizio Dacrema

La Confindustria ha chiesto lo stralcio dei quattro articoli sull’apprendimento permanente contenuti nel disegno di legge del Governo “sulla riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”. Una presa di posizione talmente arcaica da far tornare alla mente slogan degli anni settanta in cui gli imprenditori erano chiamati padroni. Sebbene poco commentata dagli osservatori la notizia è infatti rivelatrice degli “spiriti animali” che prevalgono nel mondo imprenditoriale italiano nei momenti decisivi. Confindustria si oppone all’introduzione, finalmente anche in Italia, di una normativa ispirata alla strategia europea di lifelong learning: mentre si fa paladina della flexsicurity ne rifiuta così uno dei presupposti essenziali. La flessibilità del lavoro (in entrata, in uscita, nell’organizzazione produttiva) senza sistemi tesi ad accrescere e valorizzare le conoscenze e le competenze delle persone che lavorano (e che cambiano lavoro) sarà sempre e solo una cattiva flessibilità perché si traduce in precarietà e sfruttamento. Gli articoli che agitano Confindustria prevedono la costruzione di un sistema nazionale per l’apprendimento permanente: definizione del concetto di apprendimento permanente e dei soggetti che concorrono alla …

"La scuola: passato, presente e futuro in un mondo che cambia", di Mila Spicola

Non ho mai insegnato nulla ai miei studenti; ho solo cercato di metterli nelle condizioni migliori per imparare. Albert Einstein. La frase di Albert Einstein riassume il contenuto di questo articolo. I ragazzi oggi nelle scuole italiane sono messi nelle condizioni peggiori di sempre per imparare. Parleremo di “ambienti didattici”. Reali, gli edifici scolastici, e virtuali, cioè la didattica. Poichè la didattica è , di fatto, un mondo virtuale. “Se c’è un luogo in cui sarebbe meglio che i nostri figli non entrassero sono le aule”. Così concludeva nel settembre scorso il il IX Rapporto “Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici”, presentato a Roma da Cittadinanzattiva. Ultimo tra i tanti che hanno fotografato negli ultimi anni lo stato reale degli edifici scolastici come metafora dello stato ideale in cui versa la scuola in Italia: uno sfascio. Malmesse, degradate, e negli anni sempre più sovraffollate, le aule scolastiche sono da bocciare senza appello. Ai dati allarmanti si aggiunge l’aumento del numero di studenti per aula che non fa che aggravare la situazione. Dal Rapporto emerge …

"L’Atto di indirizzo per il 2012 del ministro Profumo" di Osvaldo Roman

Il Ministro Profumo ha formulato ai primi di aprile un “Atto di indirizzo concernente le priorità politiche del MIUR per l’anno 2012”. Con tale Atto egli , oltre che integrare le indicazioni emanate ai primi di novembre 2011 dal ministro Gelmini e raccordarsi alla “Nota integrativa al bilancio di previsione 2012-14”, descrive le priorità politiche in materia di innovazione tecnologica conferitagli come delega nel dicembre 2011. Il Ministro ha dovuto conciliare l’ovvio rispetto delle scelte compiute dal precedente governo in materia di “riforma” (tragico ridimensionamento) del primo e del secondo ciclo di istruzione con la formulazione di alcune linee di intervento di fatto pressoché ignorate nella predente gestione. Tali infatti mi sembrano quelle riguardanti l’impegno di perseguire, nell’ambito di un percorso condiviso con le Regioni, l’attuazione, in materia di istruzione, del Titolo V della Costituzione; la realizzazione di un potenziamento dell’Autonomia scolastica; la sottolineatura di un nuovo approccio, anche sotto il profilo del risparmio energetico, all’Edilizia scolastica; l’insistenza sul tema del nuovo reclutamento dei docenti. In realtà su tutte queste materie, enunciate come finalità, fino …

Scuole per tutti i bambini del mondo "Saranno la forza che aiuta la natura", di Marc Augè

Non si può garantire il futuro dell´uomo dimenticando una parte di individui. L´istruzione è un´arma efficace per padroneggiare i molti aspetti della crescita.Le contraddizioni fra i paesi sviluppati e gli altri, poveri o emergenti, sono una realtà da cui non si può prescindere Bisogna smettere di pensare allo sviluppo solo come produzione di ricchezza senza guardare ai divari sociali. Non sono un esperto di scienze naturali e non posso fare altro che preoccuparmi, come tutte le persone di buon senso, per il modo in cui stiamo maltrattando il nostro ambiente: sia il nostro ambiente immediato e quotidiano che il pianeta in generale, l´atmosfera, l´aria e le acque. Non ho nessuna competenza specifica per dire che cosa si debba fare dal punto di vista tecnico, ma posso cercare di individuare i punti di contatto fra problemi ecologici e problemi sociali. Cominciamo a preoccuparci per il futuro del pianeta. È un sentimento nobile perché riguarda l´avvenire dell´umanità in generale e di quella parte di essere umano in senso lato che è presente in ciascuno di noi. Un …

"Scuola, niente più tagli di organici. Ma gli iscritti continuano ad aumentare", di Augusto Pozzoli

Finita l’epoca dei tagli alla scuola italiana voluti dal tandem Gelmini Tremonti ? Il ministro all’istruzione Francesco Profumo ha detto di sì, emanando una disposizione che praticamente conferma i posti in organico attualmente disponibili. Una conferma che tuttavia non tiene conto di un dato di realtà sopravvenuto: ci sono regioni (al nord, in particolare) dove c’è un notevole incremento di iscritti, mentre in altre (al sud) la popolazione studentesca è in calo. Pippo Frisone , esperto sindacalista della Flc Cgil, sulla base dei dati ministeriali ha già fatto questi rilievi: “Un conto sono i dati sugli organici a livello nazionale – dice – un altro è l’andamento degli organici a livello regionale o provinciale. Il primo dato da cui partire è lo sviluppo della popolazione scolastica che ha un dato nazionale in forte crescita con oltre 9.000 alunni in più. Ma, mentre nel Mezzogiorno continua il trend negativo degli ultimi anni, nelle regioni del centro Nord (Piemonte,Lombardia,Veneto, ma anche Toscana e Emilia Romagna) si registra anche per il prossimo anno scolastico una costante crescita”. Quali …