"Della valutazione di sistema: come e perché. Lettera aperta al ministro Francesco Profumo", di Maurizio Tirittico
Gentile Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, parlare di valutazione di sistema oggi non è affatto una cosa facile, non solo perché alcuni luoghi comuni in negativo agitati da alcune parti ne snaturano le finalità, ma anche perché il concetto stesso si è venuto maturando con difficoltà nel corso degli ultimi decenni e, a mio giudizio, non è ancora giunto a un suo definitivo ubi consistam. Una storia non priva di difficoltà Cominciammo a parlare di valutazione di sistema un po’ timidamente in occasione della Conferenza della scuola del 1990 (ministro Mattarella), consapevoli che il miglioramento degli apprendimenti non è direttamente dipendente solo da un progressivo aumento degli investimenti. Poi nel ’94, con il varo del Testo unico dell’istruzione, con l’articolo 603, giungemmo a una prima definizione di “parametri di valutazione della produttività del sistema scolastico” e avvertimmo la necessità di allertare gli allora Cede, Bdp e Irrsae per un’attività di questo tipo (l’articolo 603 venne poi abrogato dall’articolo 17 del dpr 275/99). In seguito, con la legge 59 del ‘97 all’articolo 21, commi 9 …