"Linee guida tecnici e professionali: insegnamento della storia fra high-tech e high-touch", di Anna Maria Bellesia
Fervono i preparativi per la messa a punto delle Linee guida per il secondo biennio e il quinto anno degli istituti tecnici e professionali. La bozza, attualmente all’esame del Cnpi, è ancora un documento in fieri, in alcune parti già definito, in altre ancora grezzo e disomogeneo. Lo schema delle Linee guida è apparso sul sito dell’Ansas per un breve periodo in luglio e con accesso riservato. La discussione è rimasta così limitata agli addetti ai lavori, mentre una gestione più aperta avrebbe potuto stimolare contributi utili specialmente riguardo alle discipline. La “dinamica integrazione” tra cultura umanistica, scientifica e tecnologica costituisce il leitmotiv per il secondo biennio e l’ultimo anno, tuttavia bisogna fare attenzione a non cadere in forzature. E’ il caso della storia. Nell’introduzione delle Linee guida (al momento la sezione meglio definita) leggiamo che “l’insegnamento della Storia tende ad ampliare e rafforzare l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza” e “l’approccio, quindi, non può che essere ‘globale’, ossia imperniato sull’intreccio fra le variabili ambientali, demografiche, tecnologiche, scientifiche, economiche, sociali, politiche, culturali”. D’altra parte però, …