Voti bassi? Il ministro taglia i fondi. Il piano di ristrutturazione della Gelmini nella lettera alla Ue", di Alessandra Ricciardi
Per ora è lì, nella lettera delle buone intenzioni che il governo italiano ha recapitato ai partner europei. Ma il progetto ha già qualche anno di vita e ora il ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, è pronta a tirarlo fuori per passare dalle parole ai fatti. Ora che la crisi politica della maggioranza non sembra più recuperabile, è possibile tentare quel tutto per tutto che a metà legislatura era sconsigliato. Anche a costo di andare allo scontro frontale con tutti i sindacati, che proprio sulla lettera alla Ue si sono ricompattati e che potrebbero decidere di sciogliere gli indugi e andare a un grande sciopero generale. Si tratta del piano di ristrutturazione del sistema scolastico, quello declinato a pag. 3 della lettera messa a punto dal governo italiano per il consesso europeo della scorsa settimana: «L’accountability delle singole scuole verrà accresciuta (sulla base delle prove Invalsi), definendo per l’anno scolastico 2012-13 un programma di ristrutturazione per quelle con risultati insoddisfacenti». Un’affermazione «fumosa», diranno alcuni sindacati. Ma ai piani alti di viale Trastevere le cose sembrano più …