Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

Contrordine, gli esami di terza media non cambiano. Il ministero: "Non c'è più tempo per le modifiche", di Salvo Intravaia

La Gelmini aveva detto di voler di ridurre le prove, ma ora una circolare riconferma tutte le vecchie regole per i 600 mila studenti che frequentano l’ultimo anno della scuole di primo grado. Lo stesso destino sembra riservato anche alla maturità. Nessuna novità per il 2012 agli esami di terza media e di maturità. I 600 mila studenti che frequentano il terzo anno delle scuole secondarie di primo grado affronteranno gli esami finali con le stesse prove svolte finora dai compagni degli anni precedenti. Le novità annunciate dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini nel corso di un’intervista a Repubblica saranno rinviate, nella migliore delle ipotesi, al 2013, quando il governo sarà cambiato. A confermarlo una circolare emanata ieri da viale Trastevere, che detta le regole sugli “sull’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione” per l’anno scolastico 2011/2012. Per il prossimo anno, la prova nazionale Invalsi avrà per oggetto “le conoscenze e le abilità acquisite dagli studenti in italiano e matematica. Le conoscenze e le abilità verranno valutate con riferimento agli obiettivi di apprendimento previsti …

Perchè Zennaro non si dimette

Resoconto del question time “Intendimenti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca in merito all’opportunità della revoca dall’incarico di direttore generale del dottor Massimo Zennaro – n. 3-01869”. On Maria Letizia De Torre: Signor Presidente, ritorniamo per un attimo a quella notizia corsa in rete del tunnel che da Ginevra andava al Gran Sasso dove i neutrini sarebbero corsi più veloci della luce. Ma non è questa la notizia che ci interessa, quanto piuttosto le dimissioni del dottor Zennaro. Infatti, dimissioni da che cosa? Egli non ha l’incarico di ufficio stampa, pare infatti che all’epoca non fosse stato possibile dargli questa nomina non essendo iscritto all’ordine dei giornalisti. Egli è stato assunto come massimo responsabile della Direzione per lo studente, e tuttora mantiene tale incarico con l’intero cospicuo stipendio, e – come precedentemente a questo comunicato stampa sfortunato – continua a dirigere l’ufficio stampa. Dunque vogliamo chiedere al Ministro se non voglia sollecitare dimissioni vere del dottor Zennaro, e se di conseguenza intenda o meno revocare la nomina di dirigente generale. Due motivi dovrebbero spingere …

Question time: oggi ore 15 alla Camera dei dei Deputati Ghizzoni (Pd) interroga Gelmini su incarico Massimo Zennaro direttore generale MIUR

Oggi al question time interrogazione urgente. “Revocare al dott. Massimo Zennaro l’incarico da direttore generale presso il Ministero dell’istruzione – già anomalo in concomitanza con il ruolo di capo ufficio stampa del ministro Gelmini – e che appare oggi inopportuno e incompatibile rispetto al ruolo di consulente che gli è stato offerto da Barbara Berlusconi, secondo quanto riferito da un grande quotidiano”. Lo chiede un’interrogazione urgente del gruppo Pd al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca di cui è prima firmataria la capogruppo in commissione Cultura, Manuela Ghizzoni. “Dopo l’ormai nota “gaffe” relativa al presunto tunnel tra il Cern di Ginevra e il laboratorio dell’INFN ad Assergi, le dimissioni del dott. Massimo Zennaro da capo ufficio stampa del Ministero appaiono un atto dovuto ma resta incomprensibile il suo incarico di Direttore della Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione, incarico che ricopre dal 2009 per designazione del ministro Gelmini. Il gruppo del Pd, con un atto di sindacato ispettivo (n. 5-02216) del dicembre 2009, aveva già messo in dubbio le caratteristiche …

"Gelmini e i precari", di Manuela Ghizzoni

I pochi dati statistici resi noti dal Ministero Istruzione mostrano impietosamente il fallimento delle politiche di questo governo.La precarietà non cala e resterà strutturale senza seri interventi . Dopo una lunga attesa, sono stati finalmente resi noti dal MIUR taluni dati statistici riguardanti alcuni aspetti del sistema d’istruzione: evidentemente qualcuno ha segnalato alla ministra che esiste un preciso obbligo di legge circa la divulgazione dei dati raccolti per il servizio statistico nazionale! Le informazioni desumibili dai dati sono necessari per qualsiasi considerazione sul sistema di istruzione e per valutare gli effetti degli interventi attuati dall’attuale governo di destra, che abbiamo contrastato fin dalla loro approvazione. Effetti che già oggi, scuola per scuola, appaiono disastrosi a chi nel nostro sistema di istruzione studia e lavora. Sulla base dei dati resi noti, pare pertanto opportuno avanzare alcune riflessioni, a partire da quelli sull’esito dell’esame di maturità. Se da un lato diminuisce la percentuale dei bocciati, dall’altro si abbassa il voto finale: si tratta di due andamenti che andrebbero indagati insieme, invece di limitarsi a nascondere il fenomeno …

"Tagli, saltano pure 1500 DSGA", di A.G. da La Tecnica della Scuola

La norma è prevista nella Legge di Stabilità approvata dal Governo: dei 3.138 istituti coinvolti, almeno uno su due perderà il Direttore servizi generali e amministrativi. Ma non finisce qui: ridotto il contingente di ds e prof impegnati al Miur sull’autonomia; blocco degli scatti esteso anche al personale Afam. Tremano gli Itp in esubero: 2.500 copriranno i posti vacanti dei tecnici. Meno dirigenti ed insegnanti impegnati al Miur per favorire l’autonomia scolastica, taglio dei posti di Dsga negli istituti soppressi dal dimensionamento, estensione del blocco degli scatti di anzianità anche al personale dell’Alta formazione artistica e musicale. Sono alcune delle parti più rilevanti contenute nella Legge di Stabilità approvata venerdì scorso dal Governo, contenente un’ulteriore richiesta di tagli ad una serie di ministeri, tra cui quello dell’Istruzione, i cui dettagli sono emersi il 17 ottobre con la pubblicazione della Relazione tecnica annessa allo stesso provvedimento. Le azioni, riassunte in una sezione dedicata al Miur, dal titolo “Riduzioni degli stanziamenti relativi alle spese non rimodulabili dei Programmi dei Ministeri”, prevede che oltre al dimensionamento degli istituti, …

"Dirigenti reggenti per le scuole con meno di 600 alunni", di R.P. da La Tecnica della Scuola

Lo stabilisce una norma del disegno di legge sulla stabilità che modifica le disposizioni approvate dal Parlamento solo tre mesi fa. In queste scuole non ci sarà neppure un dsga titolare. Le Regioni protestano perché la legge 111 mette in discussione le loro prerogative in materia di organizzazione della rete scolastica e minacciano di non applicare i limiti stabiliti dal 4° comma dell’articolo 19 ? Nessun problema: il Governo mette subito a punto le contromisure e nel disegno di legge sulla stabilità inserisce un paio di commi che certamente non faranno piacere né alle Regioni né alle organizzazioni sindacali. La legge 111, infatti, prevede che alle scuole con meno di 500 alunni non possano essere assegnati dirigenti scolastici titolari (il tetto è abbassato a 300 per le scuole collocate in comunità montane o in piccole isole); ebbene, una disposizione della legge di stabilità porta questi limiti rispettivamente a 600 e 400 unità. In tal modo la platea delle istituzioni scolastiche che potrebbero rimanere senza dirigente titolare aumenta di un buon 10-15% . Ma non basta: …

"I pubblici pagano ancora. Via i ticket, polizia a piedi Professori senza scatti", di Bianca Di Giovanni

Pagano ancora gli statali, gli insegnanti della scuola pubblica (non le paritarie), le forze di sicurezza, gli ospedali, e persino le rappresentanze diplomatiche. L’ultima legge di Stabilità non cambia registro rispetto alle precedenti: ridurre il perimetro dello Stato, colpendo comunque i più deboli. Nessun taglio alle spese discrezionali della politica. Anzi: si nominano nuovi viceministri. E non si toccano voci «sensibilissime» per la «nomenklatura«, come i dirigenti nominati ad personam (in gergo si chiamano ex articolo 19 comma 6), cioè senza concorso. Nessun taglio agli acquisti della pubblica amministrazione, nessuno alle consulenze. Si preferisce toccare il bilancio delle famiglie dei pubblici dipendenti, eliminando il ticket restaurant per chi lavora meno di 8 ore. «Per i 3,5 milioni di pubblici significa un danno economico fino a 150 euro al mese – denuncia Michele Gentile della Cgil nazionale – Aquesto si aggiunge la decurtazione dei rimborsi per le trasferte». Ma va ancora peggio alla scuola, che paradossalmente dovrà «autofinanziarsi » per pagare figure costrattuali quali gli scatti di anzianità. Insomma, «promozioni» a costo zero. Il ministero dovrà …