Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Presidi, 975 quesiti sbagliati. Il Pd: concorso da rinviare", di Mariagrazia Gerina

«La capacità di negoziare e promuovere il cambiamento all’interno della scuola dipende dal carisma del dirigente (risposta giusta ndr) o dalla bontà delle relazioni tra i componenti (risposta sbagliata ndr)?». Ecco, il ministero dell’Istruzione ha deciso di mettere gli aspiranti presidi di fronte a quesiti di questo tipo. Chi risponde bene vince un posto da dirigente scolastico. Chi risponde male è fuori. Già ma chi lo dice che una è la risposta giusta e l’altra è quella sbagliata? Dilemmi, appunto. Più che domande scritte per selezionare equamente i candidati migliori. E poi errori veri e propri, refusi, imprecisioni tali da compromettere la comprensione del quesito. Insomma, un pasticcio. L’ennesimo. che si compie alle spalle dei quarantaduemila insegnanti iscritti al concorso per dirigenti scolastici, e degli altri che non hanno neppure potuto presentare la domanda.A pochi giorni dalla prova preselettiva, convocata per il 12 ottobre, viale Trastevere si presenta con la candida ammissione che sui 5663 quesiti, pubblicati nelle scorse settimane per consentire agli aspiranti di esercitarsi in vista del test, ben 975 erano sbagliati. Le …

Voi il buio del presente, Noi la luce del Futuro

7 ottobre– Mobilitazione nazionale studentesca. La piattaforma della Federazione degli Studenti. “Incarniamo la speranza, lavoriamo all’alternativa”. Tre anni fa, da facili profeti, urlavamo ad un governo sordo che la crisi finanziaria avrebbe scardinato tutte quelle convinzioni arrugginite e bugiarde sulla stabilità della geopolitica mondiale e avrebbe avuto soffocanti ripercussioni nel nostro paese, già in grave bisogno di riforme per l’occupazione e la formazione. La religione imperante però imponeva, e impone tutt’oggi, ben altro. La politica doveva mantenersi subalterna alle logiche della finanza e delle grandi reti speculative mondiali. Nel 2008 ci trovavamo a subire esclusivamente colpi di coda di mercati impazziti, oggi assistiamo al commissariamento di interi stati dalla Banca centrale europea, dal fondo monetario internazionale e dalle agenzie di rating, e se solo pochi mesi fa nessuno riteneva plausibile il default di uno stato membro della zona euro, oggi la BCE dichiara possibile un fallimento controllato della Grecia, vessata dagli incessanti bollettini interessati delle Agenzie di Rating. Da questo quadro confuso e precario, che le destre europee hanno contribuito a disegnare dagli anni ottanta …

Scuola, Puglisi: “Miur al collasso”

“Rinviare concorso per dirigenti scolastici ed eliminare quesiti ideologici”. “Attendevamo e sollecitavamo ormai da tempo l’urgenza del concorso a dirigente scolastico, visto che ormai sono troppe le scuole statali italiane non governate a causa delle eccessive reggenze. Purtroppo però l’eliminazione di 976 quesiti errati dalla prova concorsuale, che certifica il collasso della struttura del ministero governato da Mariastella Gelmini, ci obbliga a chiedere un breve rinvio perché la prova si possa svolgere in condizioni di serietà, rigore e pari opportunità. Dopo la pubblicazione notturna dei test abbiamo dovuto rilevare peraltro che restano in vita ancora numerosi quesiti “d’opinione”, che attendono risposte quanto meno “ideologiche”. Come per esempio la domanda 170: la capacità di negoziare e promuovere il cambiamento all’interno della scuola dipende esclusivamente dal carisma del dirigente (risposta giusta) non dalla bontà delle relazioni tra i componenti (risposta sbagliata)! Diciamo che con il ‘leader carismatico’ abbiamo già devastato un paese … eviteremmo di riproporre la stessa amara medicina alla scuola!” . Dichiarazione di Francesca Puglisi, responsabile Scuola della segreteria nazionale del Pd. www.partitodemocratico.it ****** Concorso …

"Studenti in piazza. La scuola pubblica non è una spesa: è un investimento", di Mariano Di Palma*

Guardando gli ultimi anni di attacchi alla scuola pubblica sembra che ormai lo spazio pubblico della formazione italiana abbia ormai esaurito le sue potenzialità, abbia raggiunto uno stadio così detto «di non ritorno». Spulciando la finanziaria ancora una volta non abbiamo trovato un euro di investimento reale alla voce istruzione pubblica. Sarà che non ci siamo abituati alla logica della scuola come spesa e non come investimento. La soluzione alla crisi in salsa italiana, del resto, è l’impoverimento sociale e culturale del Paese, la cancellazione dei diritti, la distruzione di ogni dimensione pubblica. L’aumento delle classi pollaio, l’assenza di voci di bilancio sul diritto allo studio, i tagli all’offerta formativa, le poche briciole sull’edilizia scolastica con le scuole che cadono a pezzi, è solo il campanello di allarme dello stato in cui versa la scuola italiana da anni agli ultimi posti in Europa. Questo è il prezzo che il Governo Berlusconi fa pagare alle studentesse e agli studenti per una crisi e un debito causati dalla mala politica di questi decenni.
La sfida che lanciamo quest’autunno, …

Giornata mondiale dell'insegnante: "Ricostruiranno l’Italia, come 150 anni fa", di Francesca Puglisi

Saranno nuovamente gli insegnanti a ricostruire, nelle scuole, l’Italia di domani, così come accadde 150 anni fa, in cui furono proprio loro a realizzare appieno l’Unità d’Italia, diffondendo dalla Sicilia al Piemonte, tanto nelle campagne quanto in città, la nostra unica lingua, per sconfiggere poi negli anni ’50 l’analfabetismo. Nella giornata mondiale degli insegnanti, che si celebrerà domani, ci auguriamo davvero che questi uomini e donne possano essere i protagonisti di una stagione di innovazione e cambiamento che ridia centralità nel nostro Paese alla scuola della Costituzione. Sta uscendo dal servizio attivo la generazione che ha vissuto da protagonista la lunga stagione che è riuscita a tradurre il cambiamento socioeconomico degli anni sessanta nello straordinario sviluppo e innovazione dell’istruzione degli anni settanta. È una generazione che lascia la scuola nel disincanto: il ruolo della scuola dell’emancipazione e del superamento degli svantaggi sociali rischia di soccombere sotto la mannaia demolitrice del Governo Berlusconi, che ripropone la scuola della separazione e dell’immobilità sociale, tanto combattuta da Don Milani. I “giovani” insegnanti stanno entrando nella scuola con mille …

Bocciati in calo, polemica sui dati nascosti "Gelmini scorretta, si deve dimettere", di Corrado Zunino

Nel mirino l’ex portavoce Zennaro, autore della gaffe sui neutrini. La difesa del ministero: i nostri dati si basavano su una proiezione parziale. Sono nel bunker, asserragliati dentro le larghe stanze del Palazzo della Minerva in viale Trastevere. L’inchiesta di “Repubblica” sui quattro anni di “dati oscurati” dal ministero dell’Istruzione, sulle due stagioni di errori plateali nella comunicazione degli scrutini di fine anno, sul sospetto che quegli errori fossero forzature per non rivelare che la linea “bocciare con severità per formare la futura classe dirigente” era saltata, hanno soffiato nuove nevrosi nello staff di Mariastella Gelmini. Ieri mattina uno stanco Massimo Zennaro, reduce dal siluramento dal ruolo di portavoce per la supergaffe del tunnel dei neutrini, diceva: “Figuriamoci se tarocchiamo i dati”. Poi, però, deviava il telefono ai collaboratori e in serata inviava sei uscieri a bloccare ogni ingresso al ministero. Dal 2008 a oggi i dati dei bocciati alle medie superiori sono in calo costante: erano il 13,8 per cento, oggi sono l’11,9. Basterebbe questo percorso a rendere plateale una sconfitta politica: i docenti …

Scuola, Pd: Gelmini ha mezzi per intervenire su inammissibile obbligatorietà contributi

Ghizzoni: basta tagli, da ministro solo lacrime di coccodrillo. “Il ministro Gelmini, oltre a contestare la prassi che sta trasformando i contributi volontari dei genitori in contributi obbligatori, intervenga sul governo e ponga fine alla situazione finanziaria emergenziale delle scuole italiane”. Così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni replica al ministro dell’istruzione che ha detto che “la trasformazione dei contributi volontari delle famiglie alle scuole in contributi obbligatori rappresenta un atto illegittimo”. “E’ vero – sottolinea Ghizzoni – e lo stiamo dicendo da molto tempo, ma il ministro non può far finta di non sapere che servono sicuramente più controlli, ma soprattutto bisogna garantire alle scuole i fondi per una loro regolare funzionalità. E lo dimostrano i recenti dati della Corte dei conti che certificano che la grande maggioranza delle scuole vanta nei confronti dello Stato un rilevante ammontare di crediti. Stiamo parlando di oltre un miliardo e mezzo, 1.660 milioni di euro per la precisione, soldi anticipati dalle scuole per affrontare l’ordinaria amministrazione (dalla pulizia, alla sicurezza, alle supplenze) e …