Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Il Governo approva il DEF: si punta su nuovo reclutamento e sviluppo delle carriere", di Alessandro Giuliani

Nella serata dell’8 aprile il Consiglio dei Ministri ha fatto, con il Documento di economia e finanza 2014, di voler rivedere i modelli di selezione e gestione del personale: largo a valorizzazione del merito, con un nuovo contratto che prevede un più rapido ed efficace metodo di reclutamento di insegnanti e ds. C’è poi l’impegno a rafforzare lo sviluppo professionale. Gli altri punti su cui intervenire: sicurezza, apprendistato, istruzione tecnica, lotta a Neet e dispersione, più lingua inglese e connettività wi-fi.​ Sono diversi i passaggi riguardanti la scuola nel Documento di Economia e Finanza. Si va dall’edilizia, passando per l’apprendistato, per la lotta alla dispersione e il miglioramento della lingua inglese a tutti i livelli scolastici e per l’avanzamento delle tecnologie digitali nelle scuole italiane. Ma il punto più controverso, su cui si sposterà sicuramente l’attenzione nei prossimi giorni, è quello dalla valutazione. Di istituti e docenti che vi operano. All’interno del documento si indica la necessità di dare “piena attuazione, a partire dall’inizio del prossimo anno scolastico, del Regolamento per l’applicazione del Sistema Nazionale …

"Il 35% delle lezioni in azienda", di Alessandra RIcciardi

Da appannaggio quasi esclusivo degli istituti professionali, l’esperienza in azienda sarà generalizzata a tutte le superiori. Anzi, con un vero contratto di apprendistato per i giovani prescelti e per un’incidenza non da poco: fino al 35% dell’orario annuale delle lezioni e già dai 16 anni di età dello studente. L’obiettivo: consentire ai ragazzi di raggiungere il diploma e contestualmente, attraverso l’apprendistato, di inserirsi in un contesto di lavoro. Il decreto che innova il tradizionale rapporto formazione-lavoro è alla firma dei ministri dell’istruzione, Stefania Giannini, del lavoro, Giuliano Poletti, dell’economia, Pier Carlo Padoan. ItaliaOggi è in grado di anticiparne i contenuti: la novità riguarderà l’ultimo biennio delle superiori, a partire già dal prossimo settembre. Una tabella di marcia stretta, quella che si è data il governo Renzi, che punta a superare i prevedibili scogli sia finanziari (l’operazione deve essere a zero euro) che sindacali (viene facile l’idea che con la formazione in azienda si possa ridurre l’organico dei docenti) grazie all’arma della sperimentazione. Il progetto infatti non è ordinamentale ma sperimentale (utilizza gli spazi previsti dal …

"Certificato antipedofilia: allarme eccessivo", di Reginaldo Palermo

Sta creando più di una polemica il decreto legislativo n. 39 del 4 marzo scorso in materia di abuso di minori. I problemi maggiori riguardano l’articolo che introduce una nuova disposizione nel vecchio DPR 313/2002 che detta norme in fatto di casellario giudiziale. La nuova disposizione stabilisce che “il certificato penale del casellario giudiziale di cui all’articolo 25 deve essere richiesto dal soggetto che intenda impiegare al lavoro una persona per lo svolgimento di attività professionali o attività volontarie organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori“precisando che il mancato adempimento a questo obbligo comporta per il datore di lavoro una sanzione pecuniaria piuttosto pesante. Va però detto che il decreto in questione non cancella altre norme correlate che restanto quindi pienamente in vigore. Per esempio, continuano ad essere pienamente valide tutte le norme in materia di autocertificazione. A nostro parere, la nuova disposizione vuole consentire anche al datore di lavoro di privato di poter richiedere agli uffici giudiziari il certificato del casellario giudiziale che, contenendo dati sensibili, non potrebbe essere richiesto da altri …

"Milano e Torino, i risultati migliori del mondo (occidentale)", di Gianna Fregonara e Orsola Riva

I ragazzi di Piemonte e Lombardia sono i più bravi del mondo, inteso come mondo occidentale, lasciando perdere l’Estremo Oriente scolastico che come si sa è inarrivabile. Sono a soli 3 punti dai mitici quindicenni di Shanghai, i più bravi in assoluto quando si misurano le competenze in matematica. E sono seguiti a ruota dai ragazzi del Nordest, superati soltanto dagli australiani della regione di Perth. Che cosa fa dei ragazzi di Milano e Torino i migliori quando si tratta di usare quelle capacità che per molti imprenditori e cacciatori di teste sono oggi tanto irrinunciabili quanto rare (per non dire introvabili)? Va detto che l’Italia del Nord ottiene buoni risultati anche nelle competenze matematiche e linguistiche e dunque una buona scuola funziona anche quando è ora di usare la logica o di affrontare problemi reali e complessi. Il curriculum variegato e i lavori di gruppo aiutano a sviluppare queste capacità Ad avvantaggiare gli studenti italiani in generale, ma soprattutto quelli che frequentano scuole di qualità, sarebbe, a sentire gli esperti dell’Ocse, il curriculum variegato: …

"E’ possibile non disperdere i talenti degli studenti deboli?", di di Francesco Avvisati, ricercatore Ocse-Pisa

La complessità e il cambiamento dell’economia e della società significano che il successo nella vita e nel lavoro è sempre più determinato dalla nostra capacità di adattarci a nuove situazioni, di imparare dagli errori che commettiamo e di trovare nuove vie per affrontare problemi complessi. Sono queste le qualità che i quindicenni di oggi apprendono a scuola? Lo studio Ocse-Pisa del2012ha cercato di rispondere a questa domanda, sottoponendo gli allievi quindicenni di 44 paesi ed economie ad una serie di test volti a misurare le loro capacità nella risoluzione di problemi non scolastici (problem solving). Un ambiente virtuale – creato al computer – è stato usato per simulare situazioni di vita reale, quali un dispositivo elettronico che non funziona oppure un viaggio da pianificare. Lo studio ha permesso di osservare la capacità di misurarsi con problemi la cui soluzione non è immediata. Ai giovani studenti era richiesto di mostrarsi aperti alle novità, di accettare il dubbio e l’incertezza, e talvolta di osare una soluzione sulla base del loro intuito. Ma anche di ragionare in modo …

"Ocse-Pisa, nei test di "soluzione dei problemi quotidiani" la rivincita degli studenti italiani", di Salvo Intravaia

Rivincita dei quindicenni italiani nei test Ocse-Pisa. Nel problem-solving – la risoluzione di problemi che richiedono un approccio più pragmatico e adattivo che teorico e di routine – l’Italia si piazza nella parte alta della speciale classifica stilata dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che sonda le capacità di risolvere problemi della vita quotidiana. Superando nazioni come Germania e Stati Uniti e mantenendosi “significativamente” al di sopra della media dei paesi Ocse che hanno partecipato all’indagine svolta nel 2012. Con i quindicenni delle quattro regioni Nord-Ovest – Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta – che sfiorano il tetto del mondo. Dopo anni di delusioni per le cattive performance in Lettura, Matematica e Scienze, gli adolescenti italiani surclassano i coetanei di nazioni industrializzate o emergenti come Spagna, Russia e Svezia. Il 15° posto occupato dall’Italia nella classifica dei 44 paesi che hanno partecipato all’indagine sulle “Competenze degli studenti alle prese con i problemi della vita quotidiana”, presentata oggi a Parigi, lascia ben sperare per il futuro di una scuola che negli ultimi anni è …

"Scrutini salvi per decreto legge", di Alessandra Ricciardi

Rischiavano di vedersi invalidati tutti gli atti firmati, i dirigenti toscani di fresca nomina. Non solo l’assegnazione delle supplenze, per esempio, ma anche gli scrutini. Un rischio concreto, in un paese in cui il ricorso ai tribunali per ottenere «giustizia» è diventato fenomeno crescente, e dagli effetti esplosivi. Ieri il consiglio dei ministri vi ha posto riparo approvando un decreto legge recante «disposizioni urgenti per il corretto svolgimento dell’attività scolastica». Lo aveva annunciato, il ministro dell’istruzione, StefaniaGiannini, nel corso di un vertice tenutosi la scorsa settimana al ministero con i rappresentanti di Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals-Confsal, Gilda: il decreto si rendeva necessario per evitare che da oggi partisse la procedura di licenziamento dei dirigenti del concorso toscano, annullato dal Consiglio di stato. Con conseguente caducazione degli atti firmati. Il dicastero di viale Trastevere ha colto la palla al balzo e ha portato al cdm un decreto che assicura un paracadute non solo ai presidi della Toscana ma anche a tutti gli altri che a breve potrebbero trovarsi nella stessa situazione. La norma infatti …