Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Università, bocciati all'abilitazione ma costretti a insegnare", di Salvo Intravaia

​Bocciati, ma costretti a rimanere in cattedra ad insegnare. Ecco il singolare destino di migliaia di ricercatori universitari italiani alle prese con l’Abilitazione scientifica nazionale: la patente introdotta dalla riforma Gelmini, necessaria, in futuro, per partecipare ai concorsi per docente di prima – l’ex professore ordinario – e seconda – il professore associato – fascia. Ricercatori italiani, sfruttati e maltrattati? Stando ai loro racconti, sembra proprio di sì. Ma il tutto si svolge nel più assoluto riserbo, visto che nessuno se la sente di denunciare apertamente, se vuole continuare ad avere qualche chance all’interno del proprio ateneo. Noi siamo riusciti a raccogliere qualche testimonianza, ovviamente anonima. E la storia è sempre la stessa. Giuseppe (nome, ma soltanto quello, di fantasia) da anni è “costretto” a sobbarcarsi l’insegnamento di una o addirittura due materie all’università perché gli atenei italiani non hanno sufficienti professori ordinari e associati per coprire l’intero ventaglio degli insegnamenti che impartiscono. “Per preparare le lezioni e garantire un servizio all’altezza della situazione sono costretto a trascurare la ricerca scientifica per cui l’università mi …

La battaglia dei filosofi: «Un errore cancellare lo studio del pensiero», di Cristina Taglietti

La filosofia è in pericolo. Scuola e università sembrano avviate verso un processo di espulsione della materia: la sperimentazione di un ciclo abbreviato di quattro anni potrebbe portare alla perdita di un anno di insegnamento (due invece di tre) nei licei, mentre in alcuni corsi di laurea, come Pedagogia e Scienze dell’Educazione, la filosofia è uscita dalle tabelle disciplinari. Decisioni che possono rientrare in quell’attacco all’umanesimo che alcuni intellettuali di varia estrazione denunciano, come hanno fatto Alberto Asor Rosa, Ernesto Galli Della Loggia e Roberto Esposito qualche mese fa con un appello congiunto pubblicato dalla rivista «Il Mulino». La filosofia dunque sembra essere la prima vittima, ma i filosofi non ci stanno. «È l’errore più grave che si possa fare — commenta Giovanni Reale, filosofo cattolico —. Qualche volta ho sentito pronunciare da alcuni giovani le stesse cose che evidentemente pensa chi propone questi progetti: la filosofia si occupa di problemi astratti che non hanno a che fare con la vita, che appesantiscono la mente. Prevale l’idea che il sapere derivi dalla scienza e che …

"Prof in fuga verso la pensione: quest'anno saranno quasi il 25% in più", di Salvo Intravaia

La Fornero non ferma la fuga degli insegnanti dalla scuola. I dati (quasi) definiti di ieri pomeriggio confermano le anticipazioni fornite da Repubblica la scorsa settimana. Non si tratta di un esodo, probabilmente, soltanto perché i paletti imposta dalla ministra piemontese sono così stringenti da costringere tantissimi che ne avrebbero voglia a rimanere ancora in cattedra per qualche anno. Ma basta fare un giro tra gli insegnanti per comprendere il livello di demotivazione. E chi può non ci pensa due volte ad andare in pensione. LA LETTERA DI UNA PROFESSORESSA I numeri, come sempre, sono la migliore delle argomentazioni possibili. Il 31 agosto del 2013 andarono in pensione 10.860 insegnanti e 3.662 Ata: amministrativi, tecnici e ausiliari. Il prossimo primo settembre toglieranno il disturbo in 13.380: 2.520 in più, con un aumento pari al 23 per cento. La quota di personale non docente che passerà la mano è invece sostanzialmente invariata: 3.697. A facilitare l’uscita degli insegnanti dalla scuola è anche l’età di tantissimi prof e maestri – di ruolo e precari – che fanno …

Istituto Meucci di Carpi, on. Ghizzoni “Non usare il Mof come un bancomat”

La deputata carpigiana Pd raccoglie le preoccupazioni espresse dal Consiglio di Istituto “Gli studenti, i genitori, gli insegnanti, i dirigenti e il personale Ata dell’Istituto Meucci di Carpi hanno ragione: non si può usare il Mof, il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, come un bancomat”: la parlamentare carpigiana del Pd Manuela Ghizzoni, vice-presidente della Commissione Istruzione della Camera, risponde alla missiva che il presidente del Consiglio di Istituto del Meucci di Carpi ha inviato al presidente della Repubblica Napolitano, al ministro Carrozza e ai parlamentari modenesi, denunciando le pesanti ripercussioni sulla scuola derivanti dalla decurtazione del Mof, che in due anni è stato, di fatto, dimezzato con ripercussioni preoccupanti per l’autonomia delle istituzioni scolastiche. Ecco la dichiarazione di Manuela Ghizzoni: “Condivido le preoccupazioni di studenti, genitori, insegnanti, dirigenti e personale Ata: una riduzione così forte delle risorse per il miglioramento dell’offerta formativa non potrà non avere pesanti ricadute sull’autonomia scolastica e sulla qualità dell’offerta didattica dei singoli istituti. E questo l’ho detto in tempi non sospetti, cioè quando a fine 2012 l’allora governo Monti …

L'ANISA sostiene l'iniziativa PD "Metti in circolo il pittore"

L’ANISA – Associazione Nazionale insegnanti di Storia dell’arte sostiene l’iniziativa “Metti in circolo il pittore”, organizzata dai circoli del Partito Democratico in Italia e all’Estero “In coerenza con l’intenso impegno sociale che da sempre accompagna la sua azione associativa, ANISA ha accolto l’invito del Partito Democratico a collaborare alla iniziativa “Metti in circolo il pittore”, volta a promuovere la Storia dell’Arte ed il suo insegnamento nei circoli del PD grazie al coinvolgimento di docenti di ruolo e precari della scuola italiana. Si tratta di una proposta fresca e intelligente che intende soprattutto arrivare al cuore del paese, nei piccoli come nei grandi centri, attraverso una molteplicità di incontri capaci di coinvolgere i cittadini in un grande fenomeno collettivo di valorizzazione del patrimonio diffuso e dei principi identitari che, da sempre, accompagnano la Storia dell’Arte nel nostro Paese. ANISA coinvolgerà le proprie sezioni provinciali, i referenti territoriali e le scuole per offrire assistenza alla elaborazione dei contenuti e delle manifestazioni collegate al progetto. Dopo gli anni difficili che hanno visto la contrazione delle ore di storia …

"Scuola, comparare non conviene", di Benedetto Vertecchi

Mentre di continua a discettare sulla posizione modesta (per usare un eufemismo) che le nostre scuole occupano nelle graduatorie messe a punto in base ai risultati delle rilevazioni comparative dell’Ocse, non sembra suscitare altrettanto interesse la ricerca delle ragioni del malessere del sistema educativo. Tutti si affannano a dichiarare la centralità dell’educazione per lo sviluppo del Paese, ma pochi si sforzano di superare interpretazioni di breve momento per individuare le radici di un malfunzionamento sempre più evidente. Accade anche di peggio, e cioè che si pretenda di superare la crisi con annunci sempre meno credibili di innovazioni che starebbero per essere introdotte, senza peraltro mai indicare elementi obiettivi che dovrebbero giustificare un atteggiamento di fiducia. Si direbbe che ormai si sia rinunciato a spiegare le ragioni della crisi e si utilizzino cascami interpretativi presi a prestito da altri settori della vita sociale, o si sfruttino gli aloni positivi associati a elementi di razionalità impliciti nello sviluppo tecnologico, per coprire l’assenza di interpretazioni e progetti originali per lo sviluppo del sistema educativo. Eppure, proprio cercando di …

"Bando di 15 milioni di euro alle scuole per progetti didattici contro la dispersione", di Andrea Carlino

Punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno degli abbandoni precoci dei percorsi di studio, a ridurre le ripetenze e i debiti formativi Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza ha firmato il decreto ministeriale, prot. n. 87, previsto dall’articolo 7 del decreto legge ‘L’Istruzione riparte’ che punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno della dispersione scolastica Il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, a seguito dell’accordo in Conferenza Unificata, ha firmato il 7 febbraio il decreto ministeriale, prot. n.87, previsto dall’articolo 7 del decreto legge ‘L’Istruzione riparte’ che punta a rafforzare gli strumenti a disposizione delle istituzioni scolastiche per diminuire il fenomeno degli abbandoni precoci dei percorsi di studio, a ridurre le ripetenze e i debiti formativi. Il programma è finalizzato alla riduzione del numero di abbandoni non formalizzati nel corso dell’anno scolastico e nel passaggio da un anno scolastico all’altro, nonché alla riduzione del numero di ripetenze e debiti formativi nella scuola secondaria di secondo grado (soprattutto nelle discipline fondamentali quali italiano, …