“Se questa è una scuola”, di Mila Spicola
Mi contatta una mamma e mi segnala che il figlio, chiamiamolo Mario, che frequenta il primo superiore di un noto Istituto Tecnico di Palermo, a scuola è stato aggredito dai compagni «più anziani» e sbattuto contro il muro più volte. «O cavolo, e i miei colleghi?» «I professori non c’erano, i ragazzi erano soli da tre ore perché mi han detto che non ci sono soldi per chiamare i supplenti». Lei se n’è lamentata, coi professori, con il dirigente scolastico ma purtroppo la scuola non ha fondi, non si possono sempre chiamare i supplenti e la mancanza di personale ATA impedisce la custodia dei ragazzi quando c’è un buco. La cosa è stata verbalizzata nel consiglio di classe e così la scuola s’è messa il ferro dietro la porta. Cosa è stato verbalizzato? Che in una scuola italiana si possano lasciare dei minori (con evidenti problemi disciplinari) senza custodia? Ma stiamo scherzando? «Mi fai vedere questo verbale?» Certo. Lo leggo e si scoperchia il pentolone noto a me ma, parrebbe, ignoto ai più, dell’andamento gestionale …