“Ma quanto costa mandare i prof in pensione prima?”, di Nicola Mondelli
Al ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avrebbero finalmente deciso – riconoscendo implicitamente i notevoli limiti del mastodontico servizio informativo interno (SIDI) – di venire a capo di un mistero che da tempo è senza soluzione per parlamentari, tecnici dello stesso dicastero e dell’Inps. Un mistero che non ha permesso fino ad oggi di trasformare in legge una proposta, sostenuta dalla stragrande maggioranza dei parlamentari, finalizzata a consentire al personale della scuola, che si riconosce nel movimento «Quota 96», di accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità con i requisiti richiesti dalla previgente normativa previgente l’entrata in vigore del decreto legge 201/2011 (riforma Fornero). Per svelare il mistero, l’Istruzione ha indetto una raccolta telematica di adesioni degli eventuali interessati (nota prot. 2085 del 1° ottobre 2013), così da determinare una volta per tutte la platea. L’obiettivo è sapere quanti realmente siano i dirigenti scolastici, i docenti e il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che, alla data del 31 dicembre 2011, avevano maturato i requisiti della vecchia normativa. Quanti siano quelli che li hanno …