Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Le 24 mila scuole a rischio sismico che ci rendono fragili", di Gian Antonio Stella

Almeno gli uragani, grazie a Dio, non li abbiamo. Le immagini della scuola di Moore in Oklahoma, però, dovrebbero essere di monito anche per noi. E ricordarci che le nostre scuole sono in larga parte esposte alle calamità di un territorio ad alto rischio sismico e idrogeologico. E che piuttosto che gli scongiuri servirebbe un’opera profonda di risanamento. Vogliamo rendere omaggio sul serio, un anno dopo, alle vittime del terremoto in Emilia? Cominciamo a mettere in sicurezza quel patrimonio edilizio, pubblico e privato, di cui scopriamo la fragilità ogni qualvolta viene giù una frana o la terra dà uno scossone per rammentarci che l’Italia è uno dei paesi storicamente più colpiti dagli eventi sismici. I quali dall’Unità a oggi avrebbero ucciso, secondo le stime della studiosa Emanuela Guidoboni, circa 200 mila italiani. Come scriveva sei mesi fa il Sole24Ore, dei 64.797 edifici scolastici censiti dal Rapporto Ance-Cresme sullo stato del territorio italiano nel 2012 «6.415 sono stati realizzati prima del 1919, 6.026 fra 1919 e 1945, 28 127 tra il 1945 e il 1971. Il …

Il presidente Errani al ministero: "In Emilia servono più docenti"

In Emilia-Romagna servono più insegnanti: non basta il plotone di 172 docenti aggiuntivi che il ministero ha già assefnato alla Regione. E’ il senso della richiesta che il governatore Vasco Errani invierà a Roma, dopo l’incontro con l’assessore Patrizio Bianchi e i sindacati regionali di categoria. “I numeri dimostrano che l’Emilia-Romagna è la regione italiana con l’aumento più elevato di studenti – ha detto il presidente Errani – Qui si è pagato già un prezzo altissimo con i tagli lineari degli anni passati, abbiamo già il più elevato rapporto alunni per classe, ora chiediamo di non essere penalizzati ulteriormente”. La popolazione scolastica, infatti, subirà un incremento di 8.500 studenti, pari a un +1,77% contro una media nazionale dello 0,39. In Emilia-Romagna, ricorda una nota della Regione, il rapporto alunni/classe è di 21,5 a fronte di una media nazionale di 20. Aumentano anche gli alunni con disabilità, 592 in più rispetto all’anno scolastico in corso. da repubblica.it

"Un giovane su 4 senza posto nè scuola", di Chiara Saraceno

I dati sono del 2012 e riguardano la popolazione italiana dai 14 anni: la percentuale del 36% registra una discesa vertiginosa, stante che un anno prima era del 45,8%, ed è dovuta pressoché esclusivamente alla diminuzione di chi è molto (o anche solo abbastanza) soddisfatto delle proprie condizioni economiche. È quanto emerge dal rapporto annuale 2013 dell’Istat. Per altro, va osservato che è dal 2001, quindi da prima della crisi, che la soddisfazione per le proprie condizioni economiche è in diminuzione, al contrario di quanto avviene per altri aspetti della vita (salute, relazioni famigliari e amicali, tempo libero) che invece rimangono stabili o in aumento. In particolare e un po’ contro-intuitivamente, è aumentata la soddisfazione per le relazioni famigliari. Quasi che la maggiore dipendenza dalla solidarietà famigliare sperimentata da molti, specie i più giovani, la necessità di serrare le file e di condividere risorse e sacrifici, lungi dall’accentuare le tensioni in famiglia, le abbia viceversa ridotte. Questa tenuta delle relazioni famigliari è indubbiamente un dato positivo. Ma non si può ignorare che non tutti hanno …

"Quota 96. Ghizzoni presenta alla Camera disegno di legge. Partiti tutti d'accordo. Che sia la volta buona?", da orizzontescuola.it

E’ stato presentato in data 15 marzo 2013, ma ancora da assegnare, il disegno di legge C. 249 che ha scopo di “Modifica all’articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia di requisiti di accesso al trattamento pensionistico per il personale della scuola” Si tratta della cosiddetta “Quota 96”, quella categoria di lavoratori della scuola che, a seguito della riforma Fornero, non hanno potutto conseguire la pensione perché nella legge non è stato tenuto in alcun conto il fatto che nella scuola i lavoratori possono andare in pensione un solo giorno all’anno, il 1 settembre, indipendentemente dalla data di maturazione dei requisiti, per le giuste esigenze di funzionalità e di continuità didattica. L’avvio delle procedure ricorsuali, dopo le sentenze favorevoli di vari giudici del lavoro e d’appello al CdS, si sono arenate a seguito della bocciatura da parte della Corte dei Conti per la riapertura dei termini per il pensionamento, non esistendo, a detta dei giudici, i presupposti per la richiesta di …

"Contratto al restyling normativo", di Alessandra Ricciardi

Risorse non ci sono. Ma questo non vuol dire che il contratto non possa essere riaperto sotto il profilo normativo. Un’ipotesi, questa raccolta da ItaliaOggi, che trapela tra viale Trastevere e Palazzo Vidoni, rispettivamente sede del ministero dell’istruzione e della funzione pubblica. Il decreto che congela per due anni gli aumenti contrattuali, e con essi anche gli scatti di anzianità della scuola, fino al 2014, sarà licenziato questa settimana dalle commissioni competenti del parlamento dove il provvedimento è stato esaminato per il prescritto parere. Rilievi potrebbero giungere dalle commissioni istruzione e cultura, ma si tratta di richieste che potranno presumibilmente trovare scarso ascolto presso il governo. Il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, non è affatto più tenero del suo predecessore, Vittorio Grilli, nel controllo serrato della borsa, stretto tra richieste variegate, dalla nuova Imu al rifinanziamento della cassa integrazione. Il ministro della funzione pubblica, Gianpiero D’Alia, proprio dalle colonne di ItaliaOggi (si veda il numero di giovedì scorso), ha confermato che il quadro economico non consente di finanziare i contratti del pubblico impiego, che hanno un …

"Il Governo Letta e l’edilizia scolastica", di Osvaldo Roman

L’edilizia è ancora oggi un drammatico problema di sicurezza nelle scuole. assumerla come priorità come ha fatto il Presidente Letta potrebbe significare, anche se non necessariamente nei primi 100 giorni, la realizzazione di interventi destinati non solo al risanamento delle scuole ma alla crescita del Paese. Si può allo scopo ricordare che del famigerato miliardo, sbandierato da Berlusconi e poi “nascosto” da Tremonti, sono stati impegnati praticamente solo i 276 milioni destinati all’approntamento delle strutture scolastiche allestite o risanate nel territorio devastato dal terremoto dell’Abruzzo. Altri 120 milioni, derivanti in parte da ulteriori interventi (60 milioni) della legge di stabilità 2012, sono stati destinati per le esigenze derivanti dal terremoto dell’Emilia Romagna. E’ incredibile ma vero tutto il resto dello stanziamento non è stato finora utilizzato! Con i Fondi strutturali europei (FSE, FESR) e con il Piano di Azione e Coesione (PAC) avviato nel 2011 il Miur ha finanziato interventi per gli ambienti scolastici nelle Regioni della Convergenza. Gli impegni effettuati a partire dal 2010 con il relativo PON, pari a circa 220 mln, saranno …

"Tutte le strade portano a scuola", di Marco Lodoli

Il tragitto tra casa e scuola, cento metri o chilometri, in una città tranquilla o in un paesaggio difficile, per ogni ragazzino è comunque un viaggio meraviglioso. Noi italiani siamo purtroppo spaventati da tutto, vediamo a ogni angolo siringhe e pedofili, temiamo la furia delle macchine e i rapimenti, la nostra immaginazione si è distorta e le preoccupazioni hanno spazzato via ogni fiducia, così imbacucchiamo i nostri figli, portiamo giù per le scale del palazzo i loro zaini perché sono troppo pesanti, e poi quasi sempre si sale in macchina per fare prima, perché è sempre tardi, perché quel viaggio è un puro e semplice spostamento. Pensiamo che in ogni bambino c’è un Pinocchio, pronto a deviare dal suo tragitto obbligato verso scuola e a imboccare le traverse oscure del rischio, della disobbedienza, della catastrofe. Così facendo, neghiamo ai nostri figli un’esperienza formativa, quel senso di libertà che educa lo sguardo, il ritmo dei passi, la responsabilità. Eppure il bambino sa che deve andare a scuola, lo sa e in fondo gli piace, quello è …