Tutti gli articoli relativi a: scuola | formazione

"Il Pd e cinquanta associazioni presentano otto disegni di legge contro la precarietà e per il diritto allo studio", da Diario della Scuola

I ddl vertono su: compenso minimo legale; modifica della Legge Fornero; ammortizzatori e futele sociali universali; giustizia previdenziale; statuto del lavoro autonomo e professionale; diritto allo studio”. Oltre 50 associazioni tra cui 20 Maggio -Tutelare i Lavori, Giovani Democratici, Lavoro & Welfare, insieme ai deputati del gruppo Under 35 del Partito democratico hanno presentato otto disegni di legge che sono stati presentati oggi in Paramento. I ddl vertono su: compenso minimo legale; modifica della Legge Fornero; ammortizzatori e futele sociali universali; giustizia previdenziale; statuto del lavoro autonomo e professionale; diritto allo studio”. “I disegni di legge – spiega Fausto Raciti, deputato e segretario dei Giovani Democratici – sono il frutto di un intenso lavoro di partecipazione che nel corso degli ultimi due anni ha visto, traverso la campagna Alta partecipazione promossa dai Giovani democratici, la partecipazioni di piu’ di 50 diverse associazioni a cui complessivamente fanno riferimento diverse tipologie di lavoratori precari , autonomi, delle professioni”. “Queste proposte – dice Fausto Raciti – sono a disposizione di tutto il Parlamento e spero davvero che possano …

"Sulla scuola tra Pd-Pdl non ci sono convergenze", di Pasquale Almirante

Si parla di governissimo, di una alleanza tra Pd e Pdl per formare il nuovo esecutivo su base programmatica, che potrebbe essere forse valida (ne dubitiamo) nei confronti di altri settori, ma per la scuola appare impraticabile. Sulla base dei programmi presentati in campagna elettorale infatti fra i due partiti non c’è un solo punto in comune. Se la politica vuole essere cosa seria e se alle parole devono seguire i fatti e se la demagogia non può praticarsi in “Utòpia” allora il “Governissimo” insieme col Pd, auspicato dal Pdl, non può soffiare nessuna conseguenza positiva sulla scuola. Ciò significa che tutti i suoi problemi o vengono ancora ulteriormente dilazionati oppure si continua a rattoppare alla meno peggio, accontentando ora l’uno ora l’altro schieramento politico, ma non certamente si potrà centrare l’obiettivo verso un futuro sereno per l’istruzione italiana, quello che in effetti merita da tempo. Mentre per il Partito democratico uno dei punti qualificanti è l’aumento del Pil (benché non si capisca dove trovi i fondi necessari) da impegnare per la scuola, rivolgendo tutti …

"Maturità, niente prova Invalsi", di Flavia Amabile

Scampato pericolo per chi deve sostenere la maturità: al contrario di quanto era stato annunciato, le prove Invalsi non faranno parte dell’esame e la terza prova rimarrà identica, hanno chiarito il ministro Francesco Profumo, e i vertici dell’Invalsi il commissario straordinario Paolo Sestito e il responsabile Roberto Ricci. L’introduzione della prova sarà graduale: a maggio di quest’anno verrà effettuato un pre-test su base campionaria, poi a gennaio 2014 su base censuaria e a gennaio 2015 ci sarà l’entrata a regime delle prove. Le prove si faranno all’incirca a metà anno e ogni scuola potrà decidere se utilizzarle come strumento di valutazione. L’obiettivo è di farne uno strumento per l’orientamento e la selezione universitaria, anche se ancora si deve definire se e quanto i risultati influiranno sulla valutazione dei test d’ingresso. La prova Invalsi somministrata all’ultimo anno sarà diversa a seconda degli indirizzi di studio. Una parte sarà dedicata alla verifica delle competenze dell’inglese e la si vorrebbe persino personalizzare proponendo le domande via pc agli studenti facendo in modo che il computer selezioni i quesiti …

"Vecchi scatti pagati. Poi si vedrà", di Alessandra Ricciardi

È fatta. Il lungo slalom, durato quasi un anno, per portare a pagamento gli scatti di anzianità maturati nel 2011 è riuscito, tra manifestazioni, sindacati divisi, tentennamenti dell’amministrazione, risorse carenti, accordi. Il Tesoro (messaggio 051 del 5 aprile scorso) ha dato disposizioni perché gli aumenti contrattuali per il 2011 siano pagati da maggio e che ad aprile ci sia un’emissione straordinaria a copertura degli arretrati. Il recupero dell’anno congelato dal decreto legge n. 78/2010 sarà valido ai fini giuridici per tutti i lavoratori della scuola, mentre i benefici economici, nell’immediatezza della conquista dello scalone, interessano circa 180 mila insegnanti, che vedranno crescere la busta paga di circa cento euro al mese. Sui 1400 euro gli arretrati. Resta ora da recuperare il 2012, l’ultimo anno del blocco. Anche in questo caso andranno certificati i risparmi conseguiti dal sistema dopo i tagli della riforma Gelmini, si dovrà verificare se c’è capienza per dare gli aumenti oppure se si dovrà ricorrere, come avvenuto in questa circostanza, al fondo di funzionamento della scuola per coprire quanto mancava. Ma il …

"Quota 96, la Corte prende tempo", di Franco Bastianini

Quella del 2 aprile, ha precisato il legale, era una udienza di discussione unicamente per la fase cautelare, cioè in relazione alla richiesta di essere autorizzati a presentare appunto «in via cautelare e con ogni più ampia riserva» la domanda di pensionamento. C’è delusione tra i docenti e il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario che hanno chiesto ai giudici di dichiarare illegittimo il rifiuto dell’amministrazione scolastica a collocarli a riposo avendo maturato i requisiti richiesti dalla normativa previgente l’entrata in vigore dell’art. 24 del decreto legge 201/2011, non entro il 31 dicembre 2011, bensì entro il termine dell’anno scolastico 2011/2012. Dalla Corte dei Conti del Lazio, che si riuniva il 2 aprile, gli oltre duemila docenti e personale Ata che avevano sottoscritto un ricorso predisposto dalla Uil-Scuola si aspettavano infatti se non una sentenza favorevole quanto meno una indicazione su tempi, possibilmente brevi, per giungere ad una decisione. Non è andata come speravano e la spiegazione l’ha fornita l’avvocato che segue il loro ricorso. Quella del 2 aprile, ha precisato il legale, era una udienza …

"Non solo risorse, contro la crisi più autonomia alla scuola", di Antonio Cocozza*

È necessario dar vita ad una nuova cultura orientata ai principi dell’autonomia responsabile e dell’accountability, dove la comunità scolastica nel suo insieme risponde in modo trasparente dei risultati conseguiti. Da uno studio Eurostat, su dati 2011, emerge che l’Italia investe solo l’1,1% in cultura, classificandosi ultima tra tutti i Paesi dell’Ue a 27, mentre la Germania è all’1,8%, la Francia al 2,5% e il Regno Unito al 2,1%. Inoltre, a seguito dei tagli praticati negli ultimi anni, la spesa per l’istruzione è giunta all’8,5%, penultima posizione nell’Ue, prima solo della Grecia ferma al 7,9%.A partire da questi dati, nel nuovo contesto politico istituzionale che si sta formando in questi giorni, che dovrebbe essere guidato dal contributo dei saggi scelti dal Presidente Giorgio Napolitano, è necessario adottare una strategia, il più possibile condivisa dall’insieme degli attori coinvolti, finalizzata a perseguire un obiettivo strategico e prioritario per il Paese: il rilancio della cultura, come volano per lo sviluppo e del sistema educativo, come bene comune da salvaguardare al di sopra delle parti, in una prospettiva di piena …

"Pensioni in calo, assunzioni a rischio", di Pippo Frisone

Non ci voleva il mago Otelma per prevedere gli effetti della riforma Fornero sul personale della scuola. A tempo oramai scaduto, il Miur ha comunicato alle OO.SS. i dati in suo possesso e rilevati al 20 marzo, distinti per regioni, province e per ordini di scuola. E non solo. Non tutti sanno però che esistono ben 15 modi di andare in pensione o di cessare il proprio rapporto di lavoro con lo Stato. Si cessa dal servizio per i motivi più disparati. Dalle dimissioni volontarie all’età, dall’inidoneità fisica all’inabilità, dall’insufficiente rendimento al superamento dei limiti per malattia, dal licenziamento con preavviso a quello senza preavviso, dalla decadenza dell’impiego alla destituzione di diritto e via discorrendo. Ma sono le dimissioni volontarie, il raggiungimento dell’anzianità massima di servizio o dell’età e le pensioni anticipate a costituire oltre l’80% del totale delle cessazioni. Quel che più colpisce nei dati del Miur è il netto calo dei pensionamenti rispetto al 2011/12 che precipitano al di sotto del 50%. Il totale nazionale riferito al personale docente ammonta appena a 10.009 …