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Scuola 24 – La buona notizia è che ben 30 atenei italiani sono da Top1000 nel mondo

Scuola 24, l’inserto de Il Sole 24 ore dedicato alla scuola e all’università ospita oggi un mio pensiero sulle graduatorie internazionali degli atenei. Riporto di seguito, per chi fosse interessato, il testo integrale dell’intervento: STUDENTI E RICERCATORI Università, la buona notizia è che ben 30 atenei italiani sono da Top1000 nel mondo di Manuela Ghizzoni* Quattro università italiane tra le 200 migliori al mondo: sono poche? sono tante? sono sufficienti? Ad ogni pubblicazione di graduatorie internazionali sulla formazione superiore si scatenano le polemiche e i giudizi, spesso anche contradditori. Tutti legittimi, ma si legge di tutto e il contrario di tutto: che le risorse destinate alle università sono scarse (e personalmente sono di questo avviso), mentre per altri sono sufficienti ma spese male; che quattro atenei nei primi 200 è un risultato soddisfacente, mentre per alcuni è deludente. Com’è noto, gli estensori di ogni graduatoria scelgono i parametri che ritengono siano più adeguati ai propri obiettivi di analisi: ne consegue che, molto spesso, classifiche ugualmente internazionali possono approdare a conclusioni anche molto distanti tra loro. …

Reclutamento prof, con la riforma formazione e selezione connesse per garantire merito e qualità

Ecco il testo di un mio articolo pubblicato in data odierna da Scuola 24: Non c’è dubbio: la buona scuola si fa a partire da buoni docenti. E come formare insegnanti competenti e selezionare i candidati migliori per il lavoro nelle scuole? Con l’approvazione del decreto legislativo sulla formazione iniziale e sulle modalità di assunzione dei docenti della scuola secondaria (medie e superiori) arriva una risposta al quesito. Il nuovo sistema ha alcuni innegabili pregi, che possono dissipare i dubbi esposti da Daniele Checchi su questo giornale (“Reclutamento prof, si continua a preferire la quantità alla qualità ” di cui trovate copia in pdf in fondo a questo articolo). Nei confronti degli studenti universitari che pensano oggi all’insegnamento come alla loro futura professione (in ambito umanistico resta la scelta prioritaria, al 32%), la politica ha la responsabilità di tracciare un percorso chiaro, stabile, ordinario, che consenta loro di operare scelte consapevoli, tanto rispetto all’iter formativo quanto a quella della disponibilità di posti. In altre parole, l’avvio alla professione dovrà essere orientato dalla motivazione, dalla competenza …