Tutti gli articoli relativi a: università | ricerca

“Borse di studio in Ue, con Studyportal basta un clic”, di Alessia Tripodi – Scuola 24 03.02.15

On line il sito della Commissione che offre a studenti delle superiori e universitari la «bussola» per orientarsi tra le offerte di oltre 1.600 università. Basta un clic per orientarsi tra il mare magnum delle borse di studio e dei prestiti messi in campo dalle università europee. E’ il servizio offerto da www.studyportals.eu , il portale dell’Unione europea che incrocia domanda e offerta dei finanziamenti per lo studio offrendo agli studenti un motore di ricerca ultra dettagliato – che permette di scegliere tra programmi per la scuola superiore, universitari, master e dottorati in centinaia di paesi nel mondo – e alle università una vetrina privilegiata dove pubblicizzare le proprie iniziative. Il portale Ammontano a oltre 16 miliardi l’anno le risorse per borse di studio disponibili in Europa, ma le informazioni carenti e mal organizzate rendono difficile l’accesso ai programmi da parte degli studenti. Parte da qui l’idea di un sviluppare un portale dedicato alle opportunità di finanziamento che oggi raggruppa più di 1.660 università in 46 paesi e quasi tutte le grandi associazioni studentesche internazionali. Il sito, …

“Dottorati e stage: borse dall’Europa agli Stati Uniti”, di Alberto Magnani – Scuola 24 02.02.15

Ricerca o lavoro all’estero? Per i giovani talenti italiani la porta è aperta: da Helsinki a Washington, corsi, master e tirocini all’interno di campus d’eccellenza. Sono solo alcune tra le mete delle borse di studio e lavoro internazionale nel 2015, secondo le segnalazioni del ministero degli Affari esteri. L’iniziativa della Farnesina La Farnesina offre sulla sua pagina web (www.esteri.it ) un elenco aggiornato di bandi, selezione e concorsi in arrivo per neolaureati e professionisti in cerca di un’esperienza fuori dalla Penisola. Iniziamo dal Vecchio continente. Partendo da Nord, in Finlandia, il Centro di mobilità Internazionale (Cimo) offre borse di studio dai 3 ai 12 mesi per progetti di ricerca e insegnamento universitario. L’assegno è generoso, con mensilità dai 900 ai 1.200 euro. Ma l’“application” va preparata con cura: dall’anno accademico in corso i candidati stranieri potranno presentare domanda solo con l’intermediazione di una figura interna all’università finlandese, e non più in autonomia. Le altre opportunità in corso per dottorandi e ricercatori arrivano da Malta (scadenza: 28 febbraio) e Slovenia (15 marzo). Le mete Se l’obiettivo sono …

“Scienze della formazione, l’82% dei laureati lavora a un anno dalla tesi”, Scuola 24 02.02.15

Laureati in Scienze della Formazione primaria: chi sono, cosa studiano e quanto tempo impiegano ad entrate nel mondo del lavoro? A dirlo sono le indagini AlmaLaurea che permettono di tracciare un identikit delle performance formative e professionali di questo collettivo molto particolare in quanto a caratteristiche anagrafiche e curriculum. In prima istanza per questo percorso disciplinare, di cui qui si analizzano i laureati del 2012, la transizione tra vecchio e nuovo ordinamento è di fatto appena iniziata, essendo stato tra gli ultimi a vedere riformare il proprio ordinamento di studi, con tempi e modalità, tra l’altro, diversi tra ateneo e ateneo. Chi sono i laureati in Scienze della Formazione primaria? In base ai dati del XVI Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati emerge che a intraprendere questo percorso formativo sono prevalentemente donne: oltre il 95% dei laureati del collettivo esaminato è infatti di genere femminile. Terminano più frequentemente gli studi in corso (55%) o con solo un anno di ritardo (22,5%), con un’età media alla laurea piuttosto elevata (29 anni), frutto di immatricolazioni avvenute …

“Italia leader in sei progetti”, di Riccardo Pozzo – Il Sole 24 Ore 01.02.15

Pubblicati il 16 gennaio, i risultati del bando «Infraia-1 di Horizon 2020» (Integrating and Opening Existing National and Regional Research Infrastructures of European Interest), propongono dei risultati che per l’Italia sono di rilievo. Di cinquantotto progetti presentati, ventuno sono stati ammessi alla valutazione e tra questi ben sei hanno capofila italiani, quattro del Cnr, uno dell’Inaf e uno del Cineca. Bandito nell’aprile 2014, «Infraia» ha messo in palio 140 milioni di euro. Era stato formulato a seguito della raccolta di un numero assai alto di espressioni d’interesse bottom up durante la Integrated Infrastructures Initiative (I3) dell’autunno del 2012, nella quale le diverse comunità che stavano lavorando alla costruzione di infrastrutture principianti o avanzate proposero alla Commissione europea delle tematiche precise. Tra queste, quarantuno vennero valutate «ad alto potenziale di merito» e trovarono accoglienza nel bando «Infraia-1». La prima arrivata tra le infrastrutture con capofila italiano è «Iperion Ch», Integrated Project for the European Research Infrastructure On Cultural Heritage (8 milioni), coordinata da Luca Pezzati, dell’Istituto Nazionale di Ottica (Ino-Cnr), con sede ad Arcetri. Classificata al …

“Vita dura per la scienza”, di Umberto Bottazzini – Il Sole 24 Ore 01.02.15

Le vicende del nostro ente di ricerca dal 1923 a oggi: un emblema di scarsa lungimiranza politica con l’eccezione del ministro Ruberti Per chi ha a cuore le sorti della ricerca scientifica e il suo ruolo per lo sviluppo del nostro paese, è illuminante la lettura di La ricerca e il Belpaese, un lunga intervista in cui Lucio Bianco, ex-presidente del Cnr, ripercorre la storia del principale ente di ricerca italiano dalle sue origini nell’immediato primo dopoguerra fino a oggi. Una storia emblematica dei rapporti tra scienza e politica. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche nasce nel 1923 per iniziativa di Vito Volterra, il grande matematico e senatore del Regno che rappresenta l’Italia nel comitato esecutivo del Consiglio Internazionale delle Ricerche, cui aderiscono gli scienziati dei paesi alleati, usciti vincitori dalla guerra. Già nel 1918 Volterra – che si era arruolato volontario (all’età di 55 anni!) – aveva trasformato l’Ufficio invenzioni, di cui era direttore, da struttura di carattere militare a Ufficio invenzioni e ricerca, con sede ancora presso il ministero della guerra ma lo scopo …

“Con l’Italicum potranno votare anche 25mila studenti Erasmus, la soddisfazione di Esn Italia”, di Eugenio Bruno – Scuola 24 28.01.15

  Con l’approvazione dell’Italicum il diritto di voto degli studenti Erasmus è più vicino. Il disegno di legge con la riforma elettorale, che è stato approvato ieri in seconda lettura dal Senato e che torna ora alla Camera per il terzo giro parlamentare, consente a chi si trova all’estero per motivi di studio, lavoro o salute di votare per corrispondenza. Se verrà confermata anche a Montecitorio, la misura – introdotta con il via libera in aula lunedì a un emendamento firmato da tre senatori del Pd (Cociancich, Marcucci e Del Barba) – permetterà a circa 25mila ragazzi impegnati nel programma di scambio per studenti di esercitare il loro diritto di voto. Stando alla stima di Esn Italia che ha espresso ieri tutta la sua soddisfazione per la scelta di Palazzo Madama. L’emendamento del Pd Stando alla norma possono votare per corrispondenza nella Circoscrizione estero (ma solo per un’unica consultazione elettorale) i «cittadini italiani che, per motivi di lavoro, studio o cure mediche, si trovano, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la …

“Brevetti di enti e atenei all’Iit, prime critiche e una promessa dal Pd: «La norma sarà corretta», di Marzio Bartoloni – Scuola 24 23.01.14

Prima levata di scudi contro la norma comparsa nel decreto su banche e investimenti, anticipata da Scuola 24 , che di fatto affida all’Istituto italiano di tecnologia di Genova la gestione dei brevetti di enti di ricerca e università. Ieri sono arrivate le prime critiche a una norma che, promettono dalla sponda Pd ,«sarà corretta» durante l’iter di conversione del decreto in Parlamento. Il Pd pronto a correggere la norma Il decreto approvato martedì scorso prevede che l’Iit provveda a «sistematizzare a scopi informativi e di vendita i risultati della ricerca scientifica e tecnologica svolta negli enti pubblici di ricerca, le competenze scientifico-tecnologiche e le infrastrutture di ricerca presenti negli enti stessi». Viene poi prevista l’istituzione – questo il punto più contestato – di un «sistema per la commercializzazione dei brevetti registrati da università, enti di ricerca e ricercatori del sistema pubblico e disponibili – si legge nel decreto – per l’utilizzazione da parte delle imprese». Un affidamento di fatto alla fondazione di Genova di tutto il patrimonio brevettuale della ricerca pubblica italiana. «La norma …