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Una settimana di riflessione sui lavoratori della ricerca

Si apre una settimana dedicata alla scienza e a chi vuole praticare o già pratica la ricerca. Come accade ormai dal 2005, su impulso della Commissione europea, anche quest’anno, l’ultimo venerdì del mese di settembre sarà teatro, in 250 città europee, della Notte dei ricercatori (link), iniziativa che coinvolge i ricercatori e gli istituti che fanno ricerca di tutta l’Unione europea. Quest’anno, in Italia, l’appuntamento di venerdì 29 settembre sarà anticipato da due conferenza stampa, a Roma, dedicate al primo livello di formazione dei ricercatori, vale a dire il dottorato di ricerca, a cui sono stata invitata a portare il mio contributo. Il primo appuntamento è per domani, martedì 26 settembre (presso la sala stampa della Camera dei deputati), organizzato dall’Adi, l’associazione dei dottorandi e dottori di ricerca italiani (link). Il secondo appuntamento è per giovedì 28 settembre, sempre presso la Camera dei deputati, organizzato dal nascente Comitato per la valorizzazione del Dottorato di Ricerca (link). Entrambe le associazioni, pur con modalità e priorità diverse, puntano a valorizzare il dottorato di ricerca. Sarò ad entrambi …

Agli atenei arrivano i primi finanziamenti per affrontare la novità della no tax area

Nella legge di bilancio per il 2017 sono state introdotte alcune misure a sostegno dell’accesso all’università: tra questa, la più innovativa dispone l’esenzione dalle tasse universitarie per gli studenti a basso reddito (fino a 13.000 euro di ISEE) ed il calmieramento per quelli con un ISEE compreso tra il 13.001 e i 30.000 euro. Per compensare gli atenei dei mancati “introiti” dovuti agli esoneri e al contenimento degli importi delle tasse, sono stati previsti 55 milioni per l’anno in corso (dato che la misura entra in vigore da questo anno accademico, quindi per il 2017 c’è necessità di compensare gli atenei per la sola prima rata delle tasse, che si assolve tra settembre e ottobre) e 110 milioni a regime dal 2018. E’ presto per dire se la misura messa in campo per volontà del PD raggiungerà l’obiettivo, avvicinando all’università i giovani provenienti da strati sociali deboli, ma i primissimi dati provenienti da alcune regioni (Toscana e Piemonte) rispetto alla richiesta di borsa di studio paiono andare in questo senso. Oggi il Miur ha ripartito …

Scuola24: Non si lasci alla tecnica la politica universitaria

In Italia ci sono pochi laureati. Siamo al penultimo posto in Europa. In particolare, è laureato il 24,8% dei giovani tra i 25 e i 34 anni, il 10,2% in meno rispetto alla media europea. In termini assoluti, rispetto all’Europa, mancano all’appello ben 700.000 giovani laureati italiani. Su questi dati, già sconfortanti, pesa poi il background economico e sociale della famiglia di provenienza che influisce, più che in altri paesi, sulla possibilità dello studente di intraprendere e concludere una soddisfacente carriera universitaria. Eppure la laurea conviene. I dati del Consorzio Almalaurea mostrano che è comunque più facile trovare lavoro e avere una retribuzione più adeguata (pur essendo gli stipendi italiani mediamente bassi) se, oltre al diploma, si possiede una laurea. Meglio ancora se magistrale e non solo triennale. E’ in questo contesto che si inserisce il dibattito sugli sbarramenti posti all’iscrizione all’università, quel “numero chiuso” sempre più spesso esteso dagli atenei anche ai corsi di laurea per i quali non è previsto per legge (Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Professioni sanitarie, Architettura e Scienze della Formazione). Dibattito …

Libri e archivi, bene l’avvio della libera riproducibilità

Questi primissimi giorni di applicazione della norma sembrano andare nella giusta direzione: al momento è stato segnalato solo un caso – già comunicato al Ministero per i beni culturali – di un grande istituto nazionale che ha impedito la riproduzione di un bene librario secondo le nuove regole. Da martedì, 29 agosto, infatti, è entrata in vigore la norma del Decreto concorrenza che consente la libera riproduzione, gratuita e senza necessità di autorizzazioni preventive, di documenti e contenuti di libri conservati in Biblioteche e Archivi, se eseguita per finalità di studio e ricerca – e, comunque, non per fini di lucro – nel rispetto della normativa sul diritto d’autore e della riservatezza dei dati sensibili (ecco il link). Per riprodurre un documento, infatti, basta ora utilizzare uno smartphone o una macchina digitale, avere cura di non appoggiare l’apparecchio al documento e non usare flash, treppiedi o scanner. Libera è divenuta anche la divulgazione del materiale raccolto con queste modalità. Non sarà quindi più richiesto un canone di riproduzione e non si dovrà più ricorrere ai …

Università, alcune precisazioni sulla no tax area e sulle tasse calmierate

Tasse universitarie. Spiace che un quotidiano autorevole comunichi informazioni non del tutto corrette. Spiace ancor di più se l’errore, sicuramente in buona fede, va comunque a danno di una buona notizia. Mi riferisco alle importanti agevolazioni sulle tasse universitarie introdotte a favore degli studenti a basso reddito dall’ultima legge di bilancio per l’anno accademico che sta per iniziare. Parlo della cosiddetta No tax area per studenti che hanno un Isee inferiore a 13.000 euro (soglia che peraltro molti atenei hanno elevato per scelta dei propri organi direttivi). L’autore dell’articolo sostiene che per godere dell’esenzione occorre “essere in pari con gli esami”, che – tradotto – significherebbe aver sostenuto all’inizio dell’anno accademico tutti gli esami previsti dal piano di studi per l’anno precedente, vale a dire 60 crediti ogni anno. Non è così. Anzi (peraltro si tratterebbe di un requisito di merito molto “alto”, che non viene richiesto nemmeno ai ragazzi che concorrono per avere la borsa di studio). Per l’esenzione del primo anno non occorre dimostrare di aver conseguito crediti, per quella al secondo anno …

Beni culturali, è legge la libertà di riproduzione

Una norma di civiltà richiesta a gran voce dagli studiosi e dai ricercatori. Da oggi, infatti, è legge dello Stato la possibilità per i privati di riprodurre liberamente beni bibliografici e archivistici, senza necessità di autorizzazioni o del pagamento di un canone, sempre che l’uso sia per motivi di studio e ricerca e non a fini commerciali. Si tratta di un risultato “sfiorato” nel Decreto Art Bonus del 2014, nel quale fu liberalizzata la riproducibilità per le opere d’arte, finalmente, e che quindi arriva dopo 3 anni di pressioni e azioni parlamentari. Nel 2015, insieme al collega Rampi, ho presentato una specifica proposta di legge in merito (link), anche sostenuta dal movimento Foto libere per i beni culturali che, alla fine dell’anno scorso, ha raccolto 3mila firme in calce a un appello al Governo italiano (https://fotoliberebbcc.wordpress.com/) e avvallato anche dal Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici: Nello scorso gennaio, ho presentato una interrogazione al ministro Franceschini in cui chiedevo che, nell’attesa di una norma nazionale, si potesse almeno intervenire in via amministrativa (link). La norma …