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Università, Ghizzoni “Difendiamo le speranze di chi fa un Master” -comunicato stampa 26.09.14

Dopo l’inquietante vicenda che ha visto il capitano Schettino relatore nell’ambito di un Master organizzato dall’Università romana La Sapienza, la parlamentare modenese del Pd Manuela Ghizzoni ha presentato una interrogazione al ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Giannini per capire quanto la normativa sui Master sia effettivamente applicata nel nostro Paese, soprattutto tenendo conto del fatto che sono sempre di più i neolaureati che, sostenendo costi in genere anche elevati, puntano a frequentare un Master con la speranza che possa facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Ecco la sua dichiarazione:   «C’è una forte domanda di Master universitari da parte dei neolaureati nella speranza che aiutino a trovare lavoro. I costi sono generalmente elevati, il ventaglio delle offerte diventa sempre più ampio, ma la qualità spesso non corrisponde alle attese. Capita poi che la progettazione del Master sia carente, mentre quasi sempre la gestione è individualistica. Inutile ricordare l’inquietante vicenda dell’intervento di Schettino a un Master di Roma La Sapienza che ha riempito le cronache dell’estate. I Master sembrano ambientati in un far west in cui nessuno …

"Dalla ricerca di base al mercato: l'Erc finanzia 50 progetti, tre sono italiani", di Marzio Bartoloni – Scuola 24 23.09.14

Aiutare i ricercatori a testare l’applicabilità sul mercato il potenziale innovativo di una sperimentazione fatta in laboratorio e pronta invece ora a diventare un prodotto. È quello a cui puntano i nuovi finanziamenti del Consiglio europeo della ricerca che ieri ha stanziato fino a 150mila euro per ognuno dei 50 progetti selezionati che già avevano ricevuto fondi dall’Erc quando ancora erano nella prima fase di studio. Ora con questa nuova iniezione di risorse l’obiettivo è passare dalla ricerca di base al mercato. Tra i 50 progetti ci sono anche tre “a firma” italiana. Assegnati i primi fondi, la nuova “call” scade il 1° ottobre  I 50 scienziati che riceveranno i fondi – fino a 150mila euro – dal programma «Proof of concept» li potranno utilizzare per provare a dare un risvolto “pratico” alle loro ricerche: le risorse potranno infatti essere impiegate a esempio per difendere i diritti brevettuali di una scoperta oppure per mettere in piedi una start up o ancora per realizzare un prototipo o effettuare dei test clinici di una terapia. Complessivamente sono …

"Giovani, competenti e occupati: ecco il ritratto della generazione Erasmus" di Eugenio Bruno – Scuola 24 23.09.14

I giovani che studiano o si formano all’estero non acquisiscono soltanto conoscenze specifiche, ma consolidano anche le competenze trasversali fondamentali. Due circostanze molto apprezzate dai datori di lavoro come dimostrano i tassi disoccupazione che risultano infatti dimezzati rispetto ai loro coetanei che restano all’interno dei confini nazionali. A confermarlo è un nuovo studio dell’Unione europea sull’impatto di Erasmus che ha visto quasi 80 000 partecipanti tra cui studenti e imprese ed è stato presentato ieri. L’impatto sul mercato del lavoro  Lo studio sull’impatto dell’Erasmus mostra come i laureati con esperienza internazionale se la cavino meglio degli altri sul mercato del lavoro. Come dimostrano i tassi disoccupazione di lunga durata dimezzati rispetto a chi non ha studiato né si è formato all’estero. A cinque anni dalla laurea, inoltre, il loro tasso di disoccupazione è più basso del 23 per cento. Lo stesso paper evidenzia come il 92% delle aziende ricerchi nei candidati proprio i tratti della personalità che sono potenziati dal programma Erasmus: la tolleranza, la fiducia in se stessi, le abilità di problem solving, la …

Perché la cultura non sia un luogo comune – Manuela Ghizzoni 22.09.14

Nei dibattiti sulla “cultura”, c’è sempre il rischio di trovarsi inevitabilmente ad alimentare due opinioni, che scivolano ormai in luoghi comuni. La prima riguarda la cultura come patrimonio che ha valore in sé in quanto somma di saperi, testimone di identità e strumento di conoscenza. Queste connaturate virtù la rendono esclusivo oggetto di finanziamento pubblico e non contaminabile dalle regole del mercato. La seconda, più mondana, è ormai sintetizzabile in una affermazione attribuita ad un famoso ministro dell’Economia: “Con la cultura non si mangia”; si tratta, pertanto, di intrattenimento, mediamente inutile, soprattutto nei periodi di crisi. I dati sono incontrovertibili: secondo l’Osservatorio sulle Strategie Europee per la Crescita e l’Occupazione, “in Germania le 237mila PMI culturali e creative hanno fatto crescere il Pil, al tempo della crisi, di quasi il 3% e l’occupazione di quasi il 2%. Al livello comunitario, il fatturato di settore e, in particolare, dei prodotti culturali legati all’ICT… ha superato i 600 miliardi di euro che, con margini superiori al 2,5 %, sono arrivati a contribuire più di quanto non abbiano …

"La laurea ultimo baluardo contro la disoccupazione giovanile", di Cristina Da Rold – 20.09.14

Cresce il numero degli under 29 disoccupati. Eppure ancora oggi il titolo di studio fa la differenza: i laureati sono l’unica fascia fra gli under 29 in cui il numero di assunzioni a tempo indeterminato previste, seppure in progressivo calo rispetto al 2010, supera quelle a tempo determinato. La fetta più grande dei nuovi contratti a tempo indeterminato andrà ai laureati in discipline economiche (37%) seguiti da ingegneri elettronici e della comunicazione (16%) e industriali (12%). Ma si tratta di pochi fortunati: solo il 5,6% dei laureati riesce a strappare un contratto di assunzione a tempo determinato o indeterminato I dati sul lavoro parlano chiaro: la crisi non è finita. Sia per i giovani che per i meno giovani i contratti a tempo indeterminato e quelli a tempo determinato continuano a diminuire anno dopo anno, mentre aumentano quelli che una volta messa la corona d’alloro al collo assaporano il senso dell’horror vacui. Le vecchie professioni “sicure” come il medico o l’avvocato non assicurano più i frutti di un tempo, ma ciò non significa che studiare …

"Le invenzioni nascono tra i banchi: il Cnr e la Commissione Ue premiano l'Isis di Bibbiena", di Marzio Bartoloni – Scuola 24 19.09.14

Se si parla al cellulare al volante o, peggio ancora, si guida dopo aver bevuto un bicchiere di troppo l’automobile si blocca. Il prezioso dispositivo contro distrazioni e stragi del sabato sera – che segnala anche l’arrivo di un pedone o di un ciclista all’apertura della portiera – è stato inventato dalla scuola Isis «Enrico Fermi» di Bibbiena che ha vinto il primo premio della competizione «InvFactor – anche tu genio!» organizzata dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Cnr e dalla rappresentanza in Italia della Commissione Ue. La competizione ha coinvolto 47 scuole di tutta Italia La gara quest’anno ha visto coinvolti 47 istituti da tutta Italia con team di studenti che, aiutati dagli insegnanti, hanno realizzato le loro invenzioni nel corso dell’anno scolastico. Ieri mattina a Roma – presso la sede della Commissione Ue – una giuria di esperti ha scelto tre innovazioni vincitrici tra le nove finaliste. «Le tematiche di ricerca più frequenti sono state ambiente, sicurezza e protezione dei più deboli», ha spiegato Rossella Palomba dell’Irpps-Cnr, coordinatrice della …

"Pronto il bonus per donne e giovani", di Flavia Landolfi – Il Sole 24 Ore 18.09.14

Devono essere nuove e con una leadership a prevalenza femminile o di giovani. Sono le «imprese a tasso zero», sostenute da un nuovo strumento di finanza agevolata per la promozione dell’imprenditorialità giovanile e femminile. Il decreto – che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare – è alle battute finali: già firmato dal ministro dello Sviluppo economico è ora all’esame dell’Economia prima di prendere la strada della «Gazzetta Ufficiale». Ma intanto arriva la proroga per l’apertura dello sportello del bonus a favore dei progetti di ricerca e sviluppo di Horizon 2020. Con un decreto direttoriale firmato ieri il Mise ha fatto slittare il via alla corsa ai 300 milioni dal 30 settembre al 27 ottobre. «Imprese a tasso zero» potrebbe valere un tesoretto: si parla di 1,5 miliardi in 4 anni e per la prima tranche di 500 milioni fino a esaurimento dei fondi. E receperirà le nuove indicazioni del Governo in materia di incentivi con la chiusura dei rubinetti dei finanziamenti a fondo perduto e il progressivo spostamento dei bonus alle imprese …