Tutti gli articoli relativi a: università | ricerca

Cancro al seno, italiani scoprono proteina che favorisce metastasi – Repubblica.it 01.09.14

MILANO – Potrebbe essere la chiave per sconfiggere il cancro al seno, che, nonostante le alte probabilità di sopravvivenza, è responsabile ancora del 16% di tutte le morti per cause oncologiche. I ricercatori dell’Istituto nazionale tumori di Milano hanno individuato un nuovo meccanismo responsabile delle metastasi nel tumore del seno. Alla base del processo c’è l’osteopontina, un’insospettabile proteina, normalmente presente al di fuori delle cellule e coinvolta nella regolazione di diversi processi fisiologici. Il ruolo di questa molecola, nel tumore, è però duplice: “L’osteopontina prodotta dalla cellula tumorale ne assicura la sopravvivenza in un ambiente ostile – spiegano i ricercatori – mentre quella trattenuta all’interno dei globuli bianchi contribuisce a proteggere le cellule tumorali che stanno formando la metastasi dall’attacco del sistema immunitario”. La scoperta, pubblicata sulla rivista scientifica Cancer Research e definita dagli esperti di “vitale importanza” per comprendere come si diffonde il tumore, potrebbe rappresentare una svolta nella cura della malattia contribuendo ad individuare una cura più efficace. Lo studio, firmato da Claudia Chiodoni e dal gruppo di ricerca guidato da Mario Paolo …

Il mio augurio per il nuovo anno scolastico – Manuela Ghizzoni 01.09.14

Oggi inizia l’anno scolastico. Come i precedenti si annuncia quantomeno “faticoso” per chi nella scuola opera. Perché faticoso? Perché sempre di più mi pare che l’insegnamento e l’educazione siano lasciate agli “sforzi” (da qui il la fatica) dei singoli – docenti, dirigenti, Ata – mentre la politica non riesce ad assumere decisioni (ma spesso non ha voluto) che possano concretamente alleviare tali sforzi. Penso, per il recente passato, al decreto Carrozza, che contiene molti spunti positivi ma che non si sono tradotti in interventi decisivi rispetto alla “fatica” dell’orientamento, dell’aggiornamento, dell’apprendimento facendo… Ecco perché il mio augurio per il nuovo anno è: 1. un ringraziamento anticipato a chi – tra annunci, attese e speranze – farà funzionare la nostra scuola al meglio delle proprie possibilità e per il bene dei nostri ragazzi; 2. l’auspicio che la politica riesca finalmente a farsi carico, lei, della fatica della sfida educativa con provvedimenti dal “pensiero lungo”, che promuovano le opportunità, le competenze, l’inclusione. Oggi per 4000 lavoratori anziani della scuola doveva essere l’inizio della “terza età” e per …

"Più alternanza scuola-lavoro", di Eugenio Bruni – Il Sole 24 Ore 20.08.14

Valorizzazione degli insegnanti, autonomia degli istituti e competenze degli studenti. Sono i tre pilastri della strategia del governo in materia di scuola. Che verrà realizzata presumibilmente in due tempi: nel Consiglio dei ministri del 29 agosto, saranno presentate le «linee guida» annunciate ieri in un tweet dallo stesso premier; nelle settimane successive, arriveranno i provvedimenti veri e propri (probabilmente un decreto e un ddl), magari dopo una consultazione pubblica sulla falsariga di quella svolta per la Pa. Sin d’ora il menù degli interventi si annuncia ricco. Si va dal rafforzamento dell’alternanza tra i periodi in classe e in azienda all’addio alle supplenze brevi; dall’introduzione di un Erasmus alle superiori al varo del sistema nazionale di valutazione fino, forse, ai primi margini di flessibilità per i presidi nella scelta degli insegnanti. Se il punto di partenza è chiaro e consiste nel lavoro svolto nei mesi scorsi dai due cantieri messi su dal ministro Stefania Giannini (su cui si veda il Sole 24 ore del 15 luglio), quello di arrivo ancora non lo è. A fissarlo sarà …

Laurearsi all'estero è un'opportunità, non una via di fuga – Manuela Ghizzoni

Nell’articolo che riporto da La Stampa si lamenta le difficoltà di ingresso nelle Università straniere per gli studenti italiani. L’idea che potrebbe insinuarsi nel lettore (complice anche un titolo allarmistico) è che i “prestigiosi” atenei anglosassoni non si fidano del sistema di istruzione italiano e quindi delle competenze dei nostri studenti, ai quali verrebbe richiesta una valutazione superiore agli altri per potersi iscrivere. In realtà, a tutti gli studenti che non hanno conseguito l’International Baccalaureate è chiesto un punteggio molto alto, non solo agli italiani. E vale la pena ricordare che gli stessi “prestigiosi” atenei si affrettano ad accaparrarsi i nostri giovani ricercatori e laureati. L’articolo, poi, si chiude accennando al prestito d’onore (che consente di non pagare le tasse scolastiche, per restituirle una volta conseguito il primo stipendio) come opportunità offerta alle matricole dagli atenei inglesi e ulteriore motivo di migrazione. L’autore, però, dimentica di dire (ma lo scorso anno diverse testate non sono incorse nella stessa dimenticanza) che nei sistemi anglosassoni, in particolare negli USA, l’indebitamento con gli istituti di credito per accedere …

Una buona notizia per la ricerca, ma in ritardo di due anni – Manuela Ghizzoni

In calce trovate l’articolo di Matteo Prioschi che dà conto – finalmente – della emanazione del decreto attuativo per l’erogazione del cosiddetto “bonus ricercatori”, cioè un credito di imposta alle imprese che hanno assunto un cervello non in fuga. Ottima cosa: peccato che la norma che ha previsto questo beneficio risalga al lontano giugno 2012! Oltre due anni per rendere operativa una buona disposizione a vantaggio dei giovani altamente qualificati, che sempre più numerosi emigrano all’estero per veder valorizzati i proprio talenti e le proprie competenze, e delle imprese che investono nell’innovazione per la propria crescita. Un lasso di tempo che lascia basiti (e che fa passar la voglia di complimentarsi con chi ha finalmente portato a termine tutto l’iter attuativo) e rafforza la consapevolezza che l’Italia non può affrontare la sfida dell’innovazione – che corre nelle due dimensioni della velocità d’azione e della internazionalizzazione – con una burocrazia barocca che, al massimo, può generare inerzia e non sviluppo. Prima si correrà concretamente ai ripari e meglio sarà per il Paese (e per tutti noi). …

"Quando la documentazione è inesistente", di Andrea Cammelli

Luigi Einaudi, nel volume Prediche inutili del 1956, scriveva “Conoscere per deliberare”. Oltre quattrocento anni prima, Galileo Galilei invitava inutilmente i Cardinali dell’Inquisizione a guardare dentro il cannocchiale: senza successo! Più tardi, nel 1937, J. M. Keynes scrisse nel The Times “Non c’è nulla che un governo odii di più dell’essere ben informato; poiché ciò rende molto più complicato e difficile il processo che conduce alle decisioni”. La sensazione è che gli articoli comparsi in questi giorni sui quotidiani nazionali sui finanziamenti alle università italiane non tengano conto di diversi aspetti che possono aiutare a comprendere anche la scarsa capacità di valorizzazione del capitale umano palesata dal nostro Paese. Si tratta di aspetti e questioni che stanno condizionando la capacità di ripresa della nostra economia e le sue prospettive di crescita a lungo termine Facendo pari a 100 la spesa per ogni laureato italiano, la Francia spende 175; la Spagna 180; la Germania 207; la Svezia 225 (fonte OECD, 2013; la spesa è in dollari a parità di potere d’acquisto). La spesa pubblica e privata …

"È lo Stato che deve innovare", di Filippo Astone

Per uscire dalla crisi la ricetta è semplice: il settore pubblico deve trainare l’economia negli ambiti più all’avanguardia. Così è anche in Usa e Gran Bretagna, patrie del liberalismo «Dio salvi gli Stati!». Sì, perché senza la mano pubblica sarebbero impossibili quasi tutte le grandi innovazioni tecnologiche. E quindi ci sarebbe solo declino. A dimostrarci che le cose stanno davvero così è l’ultimo libro di Mariana Mazzucato, docente di Economia dell’innovazione all’Università del Sussex. Questo lavoro – a chi abbia orecchie per intendere – pone le fondamenta teoriche per politiche industriali assolutamente indispensabili. Il volume, originariamente The Entrepreneurial State. Debunking Public vs Private Sector Myths (2013, Arthem Press), è stato recentemente tradotto in Italia da Laterza con il titolo Lo Stato innovatore. Si tratta di uno dei libri più importanti pubblicati nel mondo, negli ultimi anni, in tema di politiche industriali. E certo non piacerà a chi strepita di Stati e di Unioni di Stati come se fossero solo ingombri e costosi intralci al libero dispiegarsi della impresa privata (che per definizione del mainstream andrebbe …