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Una laurea fa bene anche alla salute

Possedere una istruzione universitaria fa bene alla salute e garantisce una maggiore aspettativa di vita. Non è una boutade, ma, purtroppo, un dato di realtà che già un anno fa sottolineavo nel testo della mozione sulle azioni di sostegno al diritto allo studio universitario da me presentata (ecco il link), che, proprio in giugno del 2016, fu votata alla Camera. Il mio ragionamento era basato sui dati Istat in quel momento a disposizione, oggi, al Festival dell’Economia di Trento, lo stesso concetto verrà analizzato da uno dei massimi epidemiologi italiani Giuseppe Costa. Come anticipato da Il Fatto quotidiano, Costa, confrontando i dati a disposizione, arriva alla conclusione che in Italia un maschio laureato può sperare di vivere 5 anni in più di un suo coetaneo con la licenza elementare. E non è neppure la situazione peggiore a livello europeo: in Lituania, ad esempio, la forbice è di ben 10 anni. Non è solo una questione di maggiori guadagni, ma anche di una maggiore consapevolezza negli stili di vita e di una migliore accessibilità agli strumenti …

Anche l’Università di Pavia scommette sul diritto allo studio

E’ uno degli effetti domino su cui avevamo scommesso. Lo Stato, con il “pacchetto studenti” contenuto nell’ultima Legge di stabilità, dispone una normativa nazionale di sostegno al diritto allo studio universitario e, a caduta, i singoli Atenei, nel recepire le nuove norme, provano ad adattarle alle esigenze specifiche della propria popolazione studentesca, magari migliorandole. Era già accaduto con l’Università di Bologna, ora ci fa piacere constatare che anche l’Università di Pavia ha deciso di alzare i tetti per la no tax area e per l’area successiva di calmieramento delle tasse universitarie. Com’è noto, il provvedimento varato con l’ultima Legge di stabilità – a cui abbiamo lungamente lavorato come partito e come Gruppo Pd della Commissione Cultura – prevede una no tax area per coloro che provengono da famiglie con un Isee inferiore ai 13mila euro, e un’area di calmieramento delle tasse per chi ha un Isee fino a 30mila euro. A Pavia, dal prossimo anno accademico, faranno meglio: no tax area fino a 23mila euro di Isee e riduzioni nelle rette per chi è sotto …

Almalaurea 2017, come trattenere in Italia le nostre migliori energie giovani

Sono dati nuovi, che confermano fenomeni già conosciuti, comunque utili per assumere politiche universitarie: il rapporto Almalaurea 2017 sul profilo dei laureati italiani ci consegna una fotografia dei nostri giovani sui cui occorre riflettere e ulteriormente intervenire. Sapevamo già, purtroppo, che siamo al penultimo posto in Europa quanto a numero di laureati; che il background economico e sociale della famiglia di provenienza pesa sulla possibilità dello studente di intraprendere una soddisfacente carriera universitaria; che, nonostante gli stipendi siano mediamente bassi in Italia, è comunque più facile trovare lavoro e avere una retribuzione un po’ più adeguata se oltre al diploma si consegue una laurea, meglio se magistrale e non solo triennale. Come ha spiegato l’ex rettore di Bologna Dionigi, presentando i dati, la metà dei nostri giovani è pronta a far le valigie, dopo la laurea, per cercare lavoro all’estero, dove un impiego è più facile trovarlo, ma soprattutto è di gran lunga meglio retribuito. Questa propensione, tra l’altro, viene sempre più anticipata: negli ultimi anni sono state ben 70mila le matricole italiane che hanno …

Finalmente la dis-coll anche per i lavoratori della ricerca

Finalmente si riconosce per legge l’attività lavorativa svolta da assegnisti e dottorandi di ricerca. La legge di riforma del lavoro autonomo, approvata in mattinata in via definitiva dal Senato, contiene, infatti, anche una norma, particolarmente attesa, che sancisce un diritto per i tanti giovani che sono impegnati nella ricerca nelle università italiane. La legge rende, infatti, strutturale – a partire dal 1° luglio – la cosiddetta Dis-coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori (co.co.co e co.co.pro) e ne estende l’applicazione anche ad assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. Per la prima volta, in sostanza, si certifica che anche la ricerca è un lavoro e, quindi, quando quel lavoro si dovesse perdere, il lavoratore ha diritto ad accedere a una indennità di disoccupazione, come le altre categorie di collaboratori. E’ un bel traguardo, a cui, come Partito democratico, abbiamo lavorato con convinzione e pervicacia e ora è finalmente legge. A questo link il dossier che contiene le norme sulla riforma del lavoro autonomo 194_Statuto lavoro autonomo

Pochi laureati, ma con lo “student act” recupereremo

Oggi il quotidiano Il Mattino titola “Lauree, l’Italia non può accontentarsi”. E’ vero non può accontentarsi dei risultati stentati conseguiti a livello europeo, anche se la situazione negli ultimi quindici anni è decisamente migliorata. Secondo i dati Eurostat, infatti, il nostro Paese è al penultimo posto (peggio di noi solo la Romania) quanto a numero di laureati. Il 26,2% è percentuale ancora molto lontana da quel 40% che è l’obiettivo di Europa 2020, ma decisamente migliore rispetto al risicato 13% del 2002. Sono dati che che preoccupano ma non stupiscono, poiché la situazione è largamente nota. E proprio per reagire a tale contesto, negli ultimi anni ho lavorato, insieme al mio partito, affinché fosse garantito l’accesso all’università anche agli studenti provenienti dalle fasce sociali economicamente più deboli. Il nostro Paese, il nostro sistema sociale ed economico hanno bisogno di più laureati e gli studi superiori non possono rimanere appannaggio delle famiglie più abbienti. Per affrontare questa situazione abbiamo messo risorse, innovazione e riformismo nel pacchetto studenti, il cosiddetto “student act”, approvato nella scorsa Legge di …

L’Ocse certifica la scuola italiana come inclusiva, come Pd vogliamo che lo sia anche l’Università

Per la scuola italiana arriva una importante certificazione internazionale: assolve pienamente all’art. 3 della Costituzione, rispetto alla rimozione degli ostacoli “di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. L’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, a seguito di una valutazione delle competenze di lettura e di matematica dei quindicenni, conferma infatti che la scuola italiana è una istituzione inclusiva, in grado di colmare i divari sociali tra gli alunni (https://www.compareyourcountry.org/pisa/), capace cioè di insegnare ed educare tutti, indipendentemente dalla famiglia di provenienza dell’alunno e dall’agiatezza economica o dal livello di scolarizzazione dei genitori. Per di più, dal 2006, sono in aumento i cosiddetti “studenti resilienti”, cioè coloro i quali hanno buone performance scolastiche, nonostante provengano da un background svantaggiato. Un grandissimo riconoscimento il cui effetto, però, si disperde progressivamente dopo l’uscita dal mondo della scuola. La stessa valutazione ripetuta a 25/27 anni (http://oecdeducationtoday.blogspot.it/2017/03/how-inequalities-in-acquiring-skills.html), dimostra come tornino a pesare – e a scavare solchi – elementi quali il titolo di …

Arriva a Bologna il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche

Una sfida vinta. Una grande soddisfazione. Un passo ulteriore verso l’Europa a discapito dei piccoli campanilismi. Ha tanti significati l’annuncio che Bologna, dal 2019, ospiterà il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine che troverà casa nel nuovo Tecnopolo, all’ex Manifattura Tabacchi di via Stalingrado. Si premia un territorio, capacità e competenze nate e sviluppate in loco sul trattamento dei big data, l’aver realizzato un lavoro di squadra tra locale e nazionale (tanti i Ministeri coinvolti, non solo quello dell’Istruzione, Università e Ricerca). Si aprono grandi prospettive a livello internazionale. La presenza del Centro farà da catalizzatore per altri enti e soggetti interessati sia sul fronte dei calcoli complessi che su quello delle ricerche meteorologiche, ma nel contempo rappresenterà una ulteriore promozione e crescita per tutto il territorio, le sue competenze, la sua capacità di coordinare una filiera, il suo saper fare e il suo stile di vita. Bravi a tutti coloro che hanno lavorato perché questo avvenisse!