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Politicamente corretto… Note a margine delle dichiarazioni programmatiche del Ministro M.C.Carrozza alle Camere", di Giancarlo Cerini

Come non condividere le nobili dichiarazioni di principio rese dal neo ministro Maria Chiara Carrozza il 6 giugno 2013 di fronte alle Commissioni riunite di Camera e Senato: maggiori attenzioni e investimenti nell’istruzione per promuovere la “ricchezza” della nazione e delle persone, per uguali opportunità per tutti, per una scuola palestra di legalità, ecc. Come non essere d’accordo sulla vision che mette al centro del programma d’intenti i principi della credibilità, della trasparenza, della coesione sociale: quasi un mix di efficienza e di solidarietà, compatibile con la stagione delle “larghe intese”. Magari l’incipit è troppo connotato dal lessico degli economisti (allocare le risorse, accountability, budget, valutazione ex-post, stakeholder, benchmarking…), ma di necessità occorre fare virtù: un po’ siamo già abituati al linguaggio e oggi per convincere i “signori del Tesoro” (in Europa e in Italia) a sfondare i confini blindati della spesa pubblica bisogna essere molto credibili e dimostrare conti alla mano che ciò che si spende in istruzione ritorna – con interessi aggiunti – per lo sviluppo del paese. Ma scavando sotto lo strato …

"Si assume nelle università", di Flavia Amabile

La notizia è questa, nelle università si assume di nuovo. Ci sono circa tremila posti nuovi di zecca per ordinari e ricercatori che il governo annuncia di aver creato con il Decreto del Fare. E’ la prima volta dopo anni di rigore e tagli, vedremo che cosa accadrà, come questo si tradurrà in bandi di concorso e chi ne beneficerà, ma con i tempi che corrono è positivo che ci siano tremila persone che avranno una possibilità. Ecco il dettaglio dei provvedimenti sulla scuola e sull’università approvati dal consiglio dei ministri. EDILIZIA SCOLASTICA Un investimento straordinario di edilizia scolastica, finanziato dall’INAIL fino a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014-2016, nell’ambito degli investimenti immobiliari previsti dal piano di impiego di propri fondi. Il piano verrà adottato sulla base della Programmazione Miur-Regioni-enti locali dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, d’intesa con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con quello delle Infrastrutture e dei Trasporti. – SBLOCCO DEL TURN OVER AL 50% PER UNIVERSITÀ ED ENTI DI RICERCA DAL 2014 Si ampliano le …

"Scuola, edilizia e ricerca. Cambia tutto", di Luciana Cimino

Le disuguaglianze sono un fardello». La ministro all’istruzione Maria Chiara Carrozza ha ben presente i dati che negli ultimi anni hanno evidenziato un calo degli iscritti all’università. È ricercatrice, è stata rettore, non ha bisogno sul tema di farsi una cultura. Negli ultimi due giorni in diversi impegni e convegni su scuola e diritto allo studio lo ha detto chiaramente: «Intendo affrontare il tema a tutto tondo con il ministero dell’economia e del lavoro, per dare un futuro alle giovani generazioni, dando piena concretezza all’articolo 34 della Costituzione ». Per cominciare parte dalle case dello studente, finora in numero nettamente inferiore agli aventi diritto. Dichiara che è il momento, dopo anni di tagli, di «affrontare in modo complessivo il tema del welfare universitario, considerando come priorità nel corso del mio mandato il tema delle residenze universitarie». E per la prima volta parla di «scandalo» in riferimento al fenomeno tutto italiano degli idonei non vincitori. E cioè coloro che pur avento diritto per reddito e per merito alla borsa di studio non la ricevono per la …

Mozione approvata alla Camera dei Deputati su scuola, università e cultura

Ieri è stata approvata alla Camera dei Deputati la mozione Pd – Pdl che impegna il Governo a favore di Scuola, Università e Cultura. Il Pd lunedì scorso aveva presentato una propria mozione su cui c’è stata la convergenza delle forze di maggioranza. Le questioni che riguardano Quota 96 e Inidonei erano presenti solo ed esclusivamente nella mozione Pd e sono confluite in quella unitaria. Gli impegni assunti dal Governo sono di buon auspicio per la risoluzione di queste questioni. ****** Testo Mozione approvata La Camera, premesso che:     il recente rapporto Ocse 2012 evidenzia come la media di investimenti in istruzione dei paesi membri sia cresciuta fortemente negli ultimi anni e risulti pari al 5,7 per cento del Pil, ma l’Italia si colloca al di sotto della media, investendo solo il 4,5 per cento del Pil. Penultimi in graduatoria, davanti solo alla Slovacchia. Eppure è dimostrato che la maggiore spesa per istruzione produce rendimenti certi, come un maggior gettito fiscale ed una maggiore occupabilità e la stessa Banca d’Italia sostiene, sulla base di complesse analisi, …

Crollo iscrizioni e caos bonus l’università fa dietrofront e rinvia i test a settembre", di Corrado Zunino

Rottamato l’ultimo pacchetto Profumo: i prossimi test universitari per le facoltà a numero chiuso tornano all’inizio di settembre. In un primo tempo erano stati previsti a partire dal 23 luglio, a ridosso della maturità. Il ministro Maria Chiara Carrozza ha annunciato la riapertura delle date per le iscrizioni alle prove nel giorno in cui il decreto precedente — firmato da Francesco Profumo — le aveva chiuse: cioè ieri. Il calo degli iscritti a Medicina, nonostante il rush degli ultimi giorni, era evidente. Ad Architettura si stava assistendo a un crollo impressionante. Fermi tutti, quindi: meglio tornare indietro. E così il ministro in carica da cinquanta giorni, dopo cinque di consultazioni ha preso la sua prima decisione di peso: mercoledì prossimo ripristinerà il vecchio calendario delle prove, dal 4 al 10 settembre. Era diventato necessario, vista l’informazione carente offerta dal ministero sull’anticipazione dei test, offrire altri ventitré giorni ai maturati: li aiuteranno a capire se è il caso di infilare la testa nella fornace dei “test di logica”, porta d’accesso per Medicina, Architettura, Ingegneria edile e …

Fuga dai test di medicina e architettura “La prova a luglio fa crollare le iscrizioni”, di Corrado Zunino

Gli studenti italiani, in attesa di maturarsi, già sono scappati dai test d’accesso alle facoltà universitarie a numero chiuso, da quest’anno previste subito dopo l’esame di Stato. Per la prima volta dalla sua introduzione (1990), gli iscritti alla prova selettiva di Medicina sono in calo, in netto calo. Ad Architettura, addirittura, a un giorno dalla chiusura delle iscrizioni le richieste sono in media la metà certificando un crollo del 60 per cento all’Università Tor Vergata di Roma (dove Ingegneria edile, anche lei a numero programmato, registra domande inferiori del 72 per cento rispetto al 2012). È una diserzione, più che una crisi: la fuga dal test. Certo, si possono trovare spiegazioni in ragionamenti fatti sul futuro: un dipartimento è a numero chiuso perché ci sono troppi laureati in quella specialità in giro per l’Italia, e quindi poco lavoro disponibile. L’architettura, da noi, è un mestiere inflazionato e sottopagato. Ma in realtà il test flop ha ragioni più contingenti, legate al recente “bonus maturità”, l’ultima legge del penultimo ministro, Francesco Profumo. Oltre ad offrire una possibilità …

In dieci anni sono fuggiti 316 mila giovani “cervelli”, di R. Mas.

«La fuga dei cervelli è una perdita secca per l’Italia, che si accolla il costo della loro formazione e poi si vede deprivare di fondamentali energie. Occorre trovare le condizioni perché restino qui. Non si tratta di mettere divieti. Un’esperienza all’estero è fisiologica. Quello che è patologico è restare fuori». Le parole sono del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e sono tratte da una intervista rilasciata al direttore del Tg5, Clemente Mimun, quattro giorni fa. Il dramma non è meramente umano, ma anche economico. L’Ocse calcola in 130 mila dollari il costo medio per la formazione base di un giovane. Confindustria ritiene che con università, dottorato, master, corsi di lingue eccetera, l’investimento per la formazione di un ricercatore si aggiri sugli 800 mila euro, e che solo negli ultimi anni – ha detto due giorni fa il presidente degli industriali Giorgio Squinzi «il nostro paese ha speso grosso modo 5 miliardi di euro e i nostri competitori increduli ringraziano del prezioso regalo». Secondo una indagine sul campo condotta dal programma «Giovani talenti» di Radio24, tra …