Tutti gli articoli relativi a: pari opportunità | diritti

Quelle migliaia di ragazzini già italiani nei fatti, prima ancora che nel diritto

Opporsi a una legge è più che legittimo. In una delle massime sedi istituzionali, come il Senato, i rappresentanti eletti dal popolo sono però chiamati innanzitutto al rispetto dell’altro e del luogo. Non è inscenando bagarre, urlando, spintonando e mandando in infermeria un ministro della Repubblica che si rafforzano le proprie ragioni. Sono passati quasi due anni dall’approvazione, alla Camera, del progetto di legge sulla cittadinanza italiana ai minori stranieri (nota come ius soli): da ottobre 2015 il provvedimento è in attesa in Senato, bloccato dai veti incrociati. Non si tratta di svendere la cittadinanza ad alcuno, come sta argomentando la destra, ma di tutelare un diritto. Davvero un ragazzino che è nato in Italia, che ha frequentato le scuole in Italia, che parla correntemente l’italiano può essere considerato uno “straniero”? Sull’argomento, ha cambiato idea anche il Movimento 5 stelle: la scelta di astenersi – che al Senato equivale ad un voto contrario – è forse il frutto quell’incontro Salvini -Casaleggio, che Repubblica conferma si sia tenuto una decina di giorni fa, ma che ora …

Come si gestiranno le attese di vincitori e ricorrenti?

Informazioni certe per evitare che le ipotesi più fantasiose trovate sul web tolgano il sonno ai vincitori (in particolare a quelli già assunti in ruolo) del concorso del 2016 per l’assunzione di docenti. È con questo spirito che ho presentato una interrogazione, sottoscritta dai colleghi del Gruppo Pd in Commissione Cultura, per avere risposte sulle prove suppletive che l’amministrazione ha dovuto organizzare – le prove scritte si sono concluse ieri – a seguito di numerose ordinanze cautelari, spesso collettive, del Consiglio di Stato (appellato dai ricorrenti dopo le ordinanze del Tar favorevoli all’Amministrazione). Sia chiaro: non vi è alcuna intenzione di interferire con le decisioni dei giudici, che devono ancora esprimersi nel merito, come non vi è alcuna volontà “ostativa” nei confronti dei ricorrenti. Ciò che si vuole conoscere, allo stato attuale, sono i criteri – eventualmente determinati dai ricorsi medesimi – adottati dagli Uffici scolastici regionali per l’ammissione alle prove suppletive e gli indirizzi che l’Amministrazione intenderà assumere nei confronti dei vincitori delle prove “ordinarie” (già assunti o in attesa di immissione in ruolo) …

Divorzio

Il valore del matrimonio e le “scelte” di vita delle donne

E’ vero che il matrimonio non può essere considerato un investimento economico (ricordate Berlusconi e il suo offensivo “signorina, sposi un miliardario!”), ma il rapporto coniugale si regge su una base mutualistica e solidaristica, anche economica, che non credo si possa semplicemente annullare con la cancellazione del contratto. Sono molte, e diversificate, le questioni sollevate dalla sentenza della Cassazione che muta le regole per la determinazione dell’assegno di mantenimento per il coniuge più debole economicamente eliminando il parametro del “mantenimento del tenore di vita tenuto in costanza di matrimonio” e virando, invece, sulla capacità di essere autosufficienti. E’ vero che la tutela economica dei figli non viene a meno, ma, forse, la questione va valutata nella sua complessità, come esperienze di vita e casi di cronaca ci insegnano. Vedo che l’associazione “Gruppo Donne e Giustizia di Modena” – a riprova che il problema sollevato è reale – è già uscita con un comunicato che cerca di rassicurare quelle tante donne che oggi si trovano alle prese con un divorzio, soprattutto quelle che, o per libera …

Finalmente la dis-coll anche per i lavoratori della ricerca

Finalmente si riconosce per legge l’attività lavorativa svolta da assegnisti e dottorandi di ricerca. La legge di riforma del lavoro autonomo, approvata in mattinata in via definitiva dal Senato, contiene, infatti, anche una norma, particolarmente attesa, che sancisce un diritto per i tanti giovani che sono impegnati nella ricerca nelle università italiane. La legge rende, infatti, strutturale – a partire dal 1° luglio – la cosiddetta Dis-coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori (co.co.co e co.co.pro) e ne estende l’applicazione anche ad assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. Per la prima volta, in sostanza, si certifica che anche la ricerca è un lavoro e, quindi, quando quel lavoro si dovesse perdere, il lavoratore ha diritto ad accedere a una indennità di disoccupazione, come le altre categorie di collaboratori. E’ un bel traguardo, a cui, come Partito democratico, abbiamo lavorato con convinzione e pervicacia e ora è finalmente legge. A questo link il dossier che contiene le norme sulla riforma del lavoro autonomo 194_Statuto lavoro autonomo

Liberazione: prevalse l’etica civile di valori quali pace, libertà e giustizia

Ecco il testo del mio intervento di oggi, sabato 22 aprile, a Novi di Modena in occasione delle celebrazioni per il 72esimo anniversario della Liberazione del Paese: Signora sindaca, autorità civili, militari, partigiani e combattenti, care cittadine e cari cittadini, il 22 aprile 1945, 72 anni fa, come gran parte della provincia modenese Novi veniva liberata finalmente dalla dittatura nazista e fascista. I testimoni raccontano di una giornata ventosa, per certi versi indecifrabile. Gli scontri a fuoco proseguirono per tutto il giorno, tra tedeschi e fascisti e i partigiani insorti, fino a quando in serata arrivò la colonna motorizzata americana. E allora si capì che la guerra era finalmente finita. Il 25 aprile, giorno della Festa nazionale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella onorerà il nostro territorio della sua presenza. Le sue riflessioni, immagino, si riferiranno al valore unitario di questa giornata – aspetto fondamentale e troppo spesso appannato dal dibattito pubblico – e sul senso etico della lotta di Liberazione. Visiterà anche l’ex campo di transito di Fossoli – un luogo straordinario, troppo a …

flebo

Biotestamento, seppur in ritardo, la politica onora la sua funzione

Torno su un argomento già affrontato. Perché stimo Luigi La Spina e condivido la sua riflessione, pubblicata oggi su La Stampa, sulla “prova” che il Parlamento è chiamato ad affrontare con l’approvazione della (seppur tardiva) legge sul testamento biologico. E proprio per questo mi colpisce ancora di più lo scivolone – uso non a caso questo termine – sulla presunta distrazione della politica su di un tema tanto sensibile, rappresentato dall’Aula vuota in occasione della discussione sulle linee generali del provvedimento. Ci torno sopra (ne avevo già parlato su Fb e sul mio blog a ridosso dell’avvio della polemica https://preview.critara.com/manughihtml/2017/03/15/dallaula-vuota-biotestamento-al-parere-sul-decreto-sulla-scuola/) per non lasciare un dibattito così importante a preconcetti frutto di una sommaria conoscenza delle regole di funzionamento della Camera. Che cos’è la discussione sulle linee generali? Si tratta della restituzione all’Assemblea, in modo che resti agli atti (con tempi contingentati e suddivisi tra i Gruppi), degli esiti dell’esame del provvedimento avvenuto in Commissione. Per regolamento, non vi possono partecipare tutti i deputati che lo desiderano, come avviene invece per il proseguo dell’esame sugli articoli …

letto d'ospedale

Non da soli, per affrontare il periodo finale della nostra vita

Venerdì mattina ho partecipato al convegno organizzato dalla https://fadoi.org/ FADOI e AMICA http://www.infoamica.it/ su “La coscienza del fine vita in sanità” e l’Aula di Montecitorio è stata impegnata, martedì e mercoledì scorsi, nella discussione dei primi emendamenti al testo sul consenso informato e sulle disposizioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari, il cosiddetto Biotestamento. Una coincidenza, dato che il convegno è stato fissato da molti mesi (peraltro sollecitato dalla presentazione romana – esattamente un anno fa – del film The perfect circle, di Claudia Tosi http://www.theperfectcirclefilm.com/wordpress/ , che sarebbe riduttivo definire come un film sulle cure palliative nel fine vita) ma è ben vero che l’argomento è, ormai, di consuetudine quotidiana: si pensi che son ben 16 le proposte di legge di iniziativa di deputati discusse e confluite nel testo base sul biotestamento). L’espressione “fine vita” non coincide, come si potrebbe fraintendere nel dibattito pubblico, con il caso drammatico di chi, a causa di una malattia mortale e dolorosa, invoca la fine o, caso altrettanto estremo, di chi in assenza di coscienza propria – per …