Anno: 2009

Una piazza viola che dice no a Berlusconi

Bindi: “Non mettiamoci il cappello”. Alla manifestazione autoconvocata in rete la presidente del PD, Marino e Franceschini. Solo YouDem e RaiNews24 trasmettono la diretta Piazza San Giovanni piena a Roma per il NO B DAY la prima manifestazione autoconvocata via internet per chiedere le dimissioni del premier Silvio Berlusconi. Un corteo, partito con inusuale puntualita’ da Piazza della Repubblica alle 14, tutto viola. E’ stato il viola, colore scelto perché ”non occupato ancora dalla politica” e come simbolo ”di quegli italiani che non vogliono ‘violare’ le leggi”, a predominare nella giornata del ‘No B’ di Roma. Tra i tantissimi striscioni che hanno sfilato, mischiati tra quelli dei precari dell’Alitalia o del Comitato ‘No Ponte’, c’erano cartelli dal sapore sarcastico con su scritto: ”Viva Panama” o ”Questo e’ il miglior corteo degli ultimi 150 anni”. ”Qui non c’e’ un popolo di frustrati, ma di indignati – ha detto la presidente del Pd, Rosy Bindi sfilando nel corteo, con tanti applausi – sono qui per capire qualcosa di più di quello che abbiamo letto in questi mesi …

«Finanziaria nuova versione. Colpo di mano su giornali e Tv», di Bianca Di Giovanni

Un colpo di mano su giornali e Tv. È l’ultima amara novità (ce ne sono molte altre) della Finanziaria, riscritta in nottata e depositata in Parlamento nella tarda serata di venerdì. Ieri il termine per i subemendamenti alle 20, stasera alle 21 previsto l’inizio del voto in commissione sul maxiemendamento che riscrive tutto il testo e aumenta anche il peso della manovra, che sale a 9 miliardi. Nella nuova versione pesanti punti interrogativi sul finanziamento al patto per la salute. «Se ci fossero tagli (in tabella si passa da 1,6 miliardi a 600 milioni), sarebbe gravissimo per un’intesa siglata poche ore fa. Per ora studiamo le carte», fa sapere Vasco Errani, e preoccupanti conferme sulla scuola, sui beni della mafia, sul lavoro (che cala sotto il miliardo). Giornali e democrazia L’operazione che si abbatte sul finanziamento pubblico ai giornali (di cui si avvale anche l’Unità, assieme a tutte le testate politiche) non è nuova: il governo ci aveva provato già nell’estate del 2008. Si impone un «tetto» alle erogazioni, demolendo così il diritto soggettivo dei …

«La metà degli studenti italiani non capisce quello che legge», di Anna Maria Sersale

ROMA – Dopo i dati severi del Censis, sulla scuola anche l’Europa boccia l’Italia. La capacità di lettura dei nostri studenti è al di sotto di quello che è necessario in un Paese evoluto. Complessivamente in Italia il 50,9% dei ragazzi tra 15 e 18 anni si colloca al di sotto del “punto 3”, che secondo l’Ocse rappresenta il livello base di competenza necessario «per confrontarsi in modo efficace nei contesti e nelle situazioni di vita quotidiana che richiedono l’esercizio della lettura». Carenze di questo tipo impediscono a un giovane di avere un ruolo pienamente attivo nella società. Il dato è contenuto nel Rapporto 2009 dell’Unità di analisi e studi della Direzione generale Education della Commissione Europea. Un dato che per la sua drammaticità dovrebbe scuotere non solo i Palazzi del potere (che fine fa l’Italia?) ma la scuola, gli insegnanti e le famiglie tutte. In poche parole, gli esperti della Commissione europea ci dicono che un ragazzo su due non è in grado di capire quello che legge! Parliamo di un testo con terminologie …

Nel dossier 2009 di Legambiente i tagli all’istruzione dal 2002 al 2010

Il Governo Berlusconi mantiene la promessa: 36.218 docenti e 4.945 classi in meno, a fronte di un aumento di 37.876 alunni. La dieta imposta all’istruzione non migliora la qualità della scuola. 322 istituzioni scolastiche aggregate, 68 piccoli plessi chiusi e 36.218 cattedre tagliate. Sono questi i risultati dei tagli attuati alla scuola solo nel primo anno del piano Tremonti-Gelmini che sono andati ad aggiungersi alla riduzione di risorse dei precedenti provvedimenti governativi. Una dieta ferrea dalle conseguenze pesanti, che Legambiente ha ricostruito nel dossier 2009 sui tagli alla scuola italiana dal 2002 al 2010. Otto anni che raccontano, a fronte di un aumento degli alunni, il taglio di classi e organici, la riduzione di risorse finanziarie alle scuole pubbliche e, nel contempo, i nuovi finanziamenti a quelle private. Indicatore più significativo della china in discesa della scuola italiana è, a tutti gli effetti, il precariato. Secondo il dossier di Legambiente, infatti, dal 2002 al 2010 si sono persi 29.302 docenti di ruolo, per arrivare nell’anno scolastico 2008/09 a un 15,66% di precari (130.835) nel corpo …

«La nuova guerra mondiale», di Barbara Spinelli

Gli scienziati più preveggenti, quando descrivono l’evoluzione possibile dello sconquasso climatico, parlano di guerra. Guerre tra Stati, per metter le mani su acqua, combustibili, metalli scarseggianti. E poi una guerra più enorme, mai vista, nella quale siamo già immersi come responsabili e vittime. Una guerra che impone revisioni radicali: nel modo in cui viviamo, pensiamo, diciamo; nell’idea che ci facciamo della democrazia, dell’economia. Michel Serres, il filosofo francese che insegna a Stanford, parla di guerra mondiale, un termine apparentemente noto ma che per lui significa tutt’altro: questa volta il conflitto è mondiale perché ha per protagonisti l’umanità e il nostro pianeta, il mondo. Un conflitto anomalo, non tra Stati. L’immagine evocata da Serres è quella dei due uomini di Goya che lottano fino allo stremo. Inutile domandarsi chi avrà la meglio, nel mortale accapigliamento. I volti striati di sangue, i duellanti hanno i piedi conficcati nelle sabbie mobili. Non ci sono vincitori, se non le sabbie mobili che inghiottiranno l’uno e l’altro indistintamente. Il vertice sul clima che comincia domani a Copenhagen è un consiglio …

“Il Presidente al governo: garantire risorse a chi opera nel volontariato”, di Marcello Ciarnelli

Da tutta Italia a Roma i rappresentati del volontariato, quelli che ci sono sempre quando il Paese ha bisogno. E il presidente Napolitano ha ricevuto al Quirinale i testimoni di un’Italia migliore di cui si parla poco. Parla ai volontari il presidente della Repubblica ricevendoli in delegazione al Quirinale. Sono arrivati da tutt’Italia aRomaper la loro Giornata e affollano il salone dei Corazzieri con le macchie di colore delle loro divise che qui segnano l’appartenenza ad un corpo, ad una missione, ad un dipartimento, mentre per chi si trova all’improvviso protagonista involontaria di una tragedia rappresentano la speranza di uscirne, l’aiuto, il conforto. Sono intimiditi dal palazzo così come sono invece sicuri di sè quando c’è bisogno di intervenire per salvare una, tante vite.E Napolitano è al loro impegno che rivolge un omaggio dovuto che troppo spesso viene negato nella rincorsa che media e politica fanno ad altri argomenti, ad altre questioni. «I mezzi di comunicazione e noi stessi che lavoriamo nelle istituzioni siamo spesso troppo assorbiti dai comportamenti litigiosi o comunque poco cooperativi, che …

Guardiamo con speranza alla manifestazione . Tutti lavorino per un progetto efficace di alternativa. La nota di Bersani sul “No B day”

Vedo nella manifestazione la possibilità che prendano voce nuovi protagonisti della democrazia capaci di dare il loro libero e autonomo contributo alla difesa dei valori fondamentali della Costituzione, di fatto sviliti e deformati dalla destra guidata da Berlusconi. Come più grande partito dell’opposizione vogliamo impegnarci ancora di più sia nella denuncia e nel contrasto alla leggi ad personam sia nel rendere più evidente agli italiani come dieci anni di governo di Berlusconi abbiano portato guasti profondi nella nostra vita democratica senza portare nulla di buono alle condizioni sociali dei cittadini. Lo si vede oggi nella crisi economica che stiamo vivendo e che non ha risposta alcuna nelle politiche del governo.Su questo il PD si mobiliterà durante il mese di dicembre in tutti i luoghi del Paese. Noi guardiamo con speranza alla manifestazione di sabato, una manifestazione di cittadini e non di partiti, e, nell’assoluto rispetto dell’autonomia del movimento che tutti devono garantire, militanti e dirigenti del nostro partito parteciperanno. Per noi la cosa più importante è che tutte le forze politiche e i movimenti che …