Anno: 2009

“Il mistero delle tasse scomparse”, di Paolo Baroni

Tasse sparite nel nulla, decine di Comuni sull’orlo del crack ed almeno un migliaio di posti di lavoro a rischio. Sembra un giallo, mentre in realtà è una classica storia all’italiana di affari&politica, privatizzazioni e cattiva gestione, amministratori a volte conniventi e amici influenti. Ufficialmente (sono stime del Tesoro) il «conto», oggi, è di 89 milioni di euro; ma potrebbe salire a 200, qualcuno dice anche 4-500 milioni di euro. A battere cassa sono 135 Comuni, ma anche questa cifra sembra destinata a lievitare perché non passa giorno che un sindaco, dal Piemonte alla Sicilia, non presenti una denuncia contro la società Tributi Italia per il mancato versamento nelle casse comunali di Ici, Tarsu, Tosap e via dicendo. La società parla di «tensioni finanziarie» e scarica la colpa sul taglio dell’Ici sulla prima casa che ha ridotto di 40 milioni di euro i suoi incassi. Dice che sta trattando con le banche un finanziamento da 70 milioni (schierando come advisor un big come Ubaldo Livolsi) e che farà fronte a tutti i suoi impegni. Intanto …

“Nilde Jotti, una donna della Repubblica”, di Marisa Rodano

Sono passati 10 anni dalla morte di Nilde Jotti; ma dieci anni drammatici e difficili. Siamo veramente entrati in un altro millennio. Quale è oggi il contesto in cui ci troviamo a ricordarla? Un contesto difficile per le donne, segnato da un attacco contro le conquiste ottenute: -pensiamo alla parità di retribuzione: impressionanti i dati sulle disparità salariali emerse, pochi giorni fa, dalla assemblea delle consigliere di parità -al diritto al lavoro: tra i lavoratori precari, la maggioranza sono donne; l’Italia è agli ultimi posti in Europa per la presenza delle donne nel mondo del lavoro -sono sotto attacco anche la tutela della maternità, l’autodeterminazione nella maternità, nella procreazione assistita, nell’interruzione volontaria di gravidanza: ultimo episodio di questi giorni l’assurdo voto in senato contro la commercializzazione della pillola RU486 -permane la sottorappresentazione ai vertici della politica e delle istituzioni, in tutti i luoghi decisionali, (che provoca un impoverimento della democrazia), un trend opposto a quello che, nell’ormai lontano 1979 , con la elezione di Nilde alla Presidenza della Camera dei Deputati sembrava si stesse aprendo. …

“Visite fiscali: una delle tante grida manzoniane?”, di R.P.

La Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti ha esaminato nelle scorse settimane la questione del pagamento delle visite fiscali e ha chiarito che le scuole non sono tenute a liquidare le fatture emesse dalle Asl. In effetti già l’articolo 17 (comma 23) del decreto legge n. 78 del 1° luglio 2009, convertito poi nella legge 102 del 3.08.2009, aveva stabilito che le visite fiscali rientrano nei compiti istituzionali delle Asl e quindi nulla è dovuto dalle Amministrazioni pubbliche per tale attività. Ma il problema ancora irrisolto riguardava le visite effettuate prima dell’entrata in vigore del decreto 78 e legate all’applicazione dell’articolo 71 del decreto legge n. 112/2008 con il quale era stata introdotta l’obbligatorietà delle visite anche per assenze di un solo giorno. La sentenza della Corte dei Conti fa chiarezza: la disposizione contenuta nel decreto 78 – sostiene la Corte – deve essere intesa come interpretazione autentica di norme già esistenti che – seppure in modo non esplicito – non avevano mai inteso porre a carico di scuole e altre amministrazioni pubbliche il …

“Chiudono i centri di ricerca. In Italia è strage di ‘cervelli'”, di Roberto Mania

ROMA – Questa non è una fuga di talenti, questa è una sottrazione di cervelli. Una rinuncia al futuro. Perché c’è in atto una decimazione silenziosa di ingegneri, tecnici, ricercatori. Produttori di conoscenze, di innovazione, di ricchezza immateriale nella presunta epoca del post-industrialismo. In questo terribile 2009 sono saltati quasi 20 mila posti di lavoro nell’information technology, dove si concentra, tra gli addetti, la più alta percentuale di laureati rispetto agli altri settori: il 30 per cento. Sono un pezzo importante di quei colletti bianchi creativi così decisivi nel far decollare, solo qualche anno fa, il nostro “quarto capitalismo” di medie imprese internazionalizzate, quando ancora non si immaginava la tempesta dei sub-prime. Ora i nostri “cervelli” sono diventati esuberi. Come i metallurgici dell’Alcoa, i siderurgici della Dalmine, i metalmeccanici della Fiat di Termini Imerese e dell’Alfa di Arese, della Antonio Merloni di Fabriano e Nocera Umbra, le tute blu specializzate nel distretto bresciano dei tondini. “Abbiamo dato i natali a Guglielmo Marconi e Antonio Meucci – dice Emilio Lonati, segretario nazionale della Fim-Cisl – eravamo …

«Una scuola di base in cui si conti e si racconti veramente», di Maurizio Tiriticco

Quando la scorsa estate Ivano Dionigi, insigne latinista, è sceso in campo per essere eletto rettore dell’ateneo bolognese, mi sono augurato che ce la facesse, perché è ormai da alcuni anni che si adopera per ricucire quei due mondi che da sempre, almeno nell’immaginario nostrano, sono stati considerati ben distinti, quello classico letterario e quello matematico scientifico. In più scritti ho sempre tentato di dimostrare che non è così, o meglio che non è stato mai così, e che da una malintesa tradizione tardoromantica abbiamo cominciato a dividere due “culture” che, invece, nella tradizione europea hanno sempre marciato all’unisono! Giorgio Vasari era in primo luogo pittore ed architetto, ma… sapeva anche scrivere! E non è un caso che lo si ricordi più per le sue Vite dei più eccellenti pittori, scultori, architetti… ecc., che non per le sue opere! E Leon Battista Alberti non fu solo il valente architetto che conosciamo, ma anche un musicista, un matematico, e scrisse di architettura e di pittura. Analogo discorso vale per Galileo, che non costruiva soltanto cannocchiali, ma …

“Crisi, i consumatori: saldi a Natale”, di Laura Matteucci

Tutti a sperare nel regalo di Natale, che però sono in molti a prevedere deludente, ultimo atto di un anno disastroso. Più che un regalo, un miracolo. Confcommercio stima che nel 2009 il calo dei consumi si attesterà intorno al 2%, Confesercenti concorda, le associazioni di consumatori parlano addirittura di un -2,5-3%, che aumenta a -4% per chi è a reddito fisso. In termini assoluti, significa che gli italiani a fine anno avranno speso qualcosa come 25-30 miliardi in meno rispetto al 2008. Un crollo proporzionale alla perdita di potere d’acquisto, che secondo Federconsumatori quest’anno rispetto allo scorso sarà di 980 euro, 3.600 per chi (centinaia di migliaia di persone) ha un cassintegrato o licenziato in casa, spiega il presidente Rosario Trefiletti. A Natale, le stime convergono, gli italiani spenderanno in regali meno del già magro 2008: in media 174 euro contro 190. Per consolarsi, partiranno, fosse anche solo per due giorni: il turismo terrà, dice Confesercenti, si sposteranno in 16 milioni. Ma questa sarà l’unica nota positiva. Tanto che i consumatori (Trefiletti ha in …