Anno: 2009

Giovani a casa con mamma e papà: il 72,9% degli italiani fra i 18 e i 39 anni vive ancora con i propri genitori. Solo il 20,8% ha lasciato la famiglia di origine. Lo dice l’Istat in un rapporto.

Quello dei “mammoni per forza” è un vero e proprio problema strutturale del sistema Italia, rileva l’Istat, dovuto principalmente alla difficoltà di trovare lavoro e casa: se poi si è donna e si vive nelle regioni meridionali, gli elementi di criticità si aggravano ulteriormente. E la possibilità di fare figli si allontana. La conferma del difficile approccio all’età adulta degli italiani viene dall’indagine multiscopo dell’Istat dedicata alla famiglia, con dati raccolti nel 2003 e poi aggiornati nel 2007, in modo da esaminare l’evoluzione della popolazione. Nel corso del tempo, spiega l’istituto di statistica, l’entrata nel primo lavoro si è progressivamente spostata verso un’età più avanzata, anche in conseguenza del prolungamento dei percorsi formativi, ma l’ingresso nel mercato del lavoro delle donne continua a essere più tardivo di quello degli uomini e il differenziale di genere e territoriale non si riduce nel corso delle generazioni. I differenziali di genere per chi entra nel mercato del lavoro entro i 35 anni, che soprattutto nel Nord del Paese sono abbastanza contenuti, esplodono nelle aree del Mezzogiorno, nonostante il …

“Focherini, un esempio per le nuove generazioni”

L’on. Manuela Ghizzoni del Pd ricorda la figura del grande carpigiano che sacrificò la vita per salvare un centinaio di ebrei dai nazifascisti. “Focherini è ancora oggi uno dei miglior interpreti del nostro Novecento, che ha lasciato alla comunità carpigiana una straordinaria testimonianza morale e civile”. Così ha dichiarato l’on. Manuela Ghizzoni del Pd in occasione della cerimonia di commemorazione di Odoardo Focherini che si terrà domani a Carpi, nel 65° Anniversario della sua scomparsa. “Una figura di credente e antifascista – ha aggiunto la parlamentare democratica – da portare come esempio alle nuove generazioni, soprattutto in questa stagione di revisionismo storico”. Già Presidente dell’Azione Cattolica diocesana di Carpi, Focherini si dedicò anche all’amministrazione de «L’Avvenire d’Italia». Padre di sette figli, una vita normale come ispettore assicurativo, Focherini non si sottrasse al richiamo della sua fede e a un moto di solidarietà concreta nei confronti degli ebrei perseguitati dal nazi-fascismo, sacrificando la propria vita per salvarne almeno un centinaio. Li nascose e li protesse, falsificandone i documenti e contraffacendo timbri e bolli, in modo da …

“Cosa insegna quella cultura azionista”, di Giunio Luzzato

“Ho fatto un errore, e devo riconoscerlo»” Per una persona come Massimo D’Alema una dichiarazione come questa, fatta nel colloquio con Giovanni Maria Bellu pubblicato dall’Unità il 24 dicembre, è molto inconsueta. In tale colloquio, mentre ha puntigliosamente difeso tutti gli altri punti della precedente intervista al Corriere della sera sulla quale si sono sviluppate intense polemiche, D’Alema ha affermato che il suo accostamento dell’antipolitica all’ “azionismo” era stato “improprio e frettoloso”. È giusto prendere atto del passo indietro, ma poiché, a destra come a sinistra, ci si trova spesso davanti a esorcizzazioni della “cultura azionista” vale la pena di cercare di comprendere le ragioni di questo fenomeno. Un fantasma sembrerebbe cioè aleggiare sull’Italia, e danneggiarne le sorti che in assenza di esso potrebbero essere invece, grazie ad astuti compromessi, magnifiche e progressive: il Partito d’Azione scomparso da oltre sessant’anni. E la corrispondente cultura, quella del rigore nel perseguimento della Giustizia con la Libertà. Scriveva Carlo Rosselli: “Il fascismo è stato l’autobiografia di una nazione che rinuncia alla lotta politica, che ha il culto dell’unanimità, …

“Una città italiana scossa nel cuore culturale”, di Michael Kimmelman (The New York Times) traduzione di Fabrizio Bottini

Le città impiegano secoli a crescere, ma possono morire in un batter d’occhio. Dopo il terremoto che in aprile ha fatto centinaia di vittime e lasciato decine di migliaia di persone senza casa, dentro e attorno il nucleo medievale e barocco di questo centro un centinaio di chilometri a est di Roma, è stata straordinaria la reazione di emergenza. Soro accorsi volontari da tutta Italia in aiuto. Installati rapidamente villaggi di tende fuori dalla zona a rischio. Organizzati concerti per dare speranza e idea di continuità, e presto gli operai iniziavano a costruire decine di complessi abitativi fuori dalla città. Ma oggi, poco prima della scadenza di gennaio in cui il governo regionale il ministero italiano delle cultura si apprestano a rilevare l’impegno della ricostruzione dall’organismo di emergenza, pare in gioco il futuro sui tempi lunghi di L’Aquila. Mancanza di fondi, volontà politica, buon senso architettonico, controllo internazionale — oltre all’inclinazione tutta italiana per un modo di pensare un po’ irrazionale — minacciano di portare a termine il lavoro iniziato dal terremoto. Non sarebbe neppure …

Un’agenda sociale per il 2010

Bersani indica al centrodestra le riforme da fare subito: provvedimenti per l’occupazione e per il sistema pensionistico dei più giovani. Penati: “Non si intasi il parlamento con leggi ad personam”. Il confronto sulle riforme è nelle mani della maggioranza, tutto dipenderà dagli “atti” che la maggioranza compirà a gennaio. Di sicuro il PD vuole partire dalle riforme sociali, Bersani non ha “pregiudizi”, ma sottolinea: innanzitutto servono provvedimenti per l’occupazione e per il sistema pensionistico dei piu’ giovani. “Facciamo qualcosa per animare l’economia. Nel centrodestra l’ideologia che si diffonde è ‘il temporale passa’. Ma per chi è sotto l’acqua non risulta che il temporale passi”. E’ stato uno dei passaggi cruciali dell’intervista a SkyTg24 dove ha ribadito lacontrarietà alle leggi ad personam: “Noi siamo tutti convinti che non possiamo in nessun modo appoggiare leggi che risolvono i problemi di una persona sola. Ci appelliamo a Berlusconi, che si è paragonato a De Gasperi: ecco, prenda a cuore la prospettiva di questo Paese, si renda conto, che, vista la nostra disponibilità davanti a una prospettiva di riforma, …

Terromoto: L’Aquila da PD 8 mln di euro per il rilancio del polo elettronico

Oggi il presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, il sindaco Massimo Cialente e Giovanni Lolli incontreranno il capogruppo del Pd Dario Franceschini, che sara’ a L’Aquila per presentare l’iniziativa legata al recupero dell’ex polo elettronico. Otto milioni di euro saranno messi a disposizione dal Partito Democratico e consegnati al Comune e alla Provincia per il rilancio dell’ex polo elettronico, da trasformare in incubatore di piccole e medie imprese. Come gia’ annunciato, nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa, gli otto milioni di euro provengono dalla cosiddetta ‘legge mancia’, prevista dalla legge finanziaria per le iniziative dei singoli parlamentari. Il Pd ha stabilito di rinunciare a questi fondi e di destinarli interamente a L’Aquila per il rilancio dell’ex polo elettronico. ”Un ottimo risultato e un impegno straordinario del Pd, che ha stabilito di destinare questi fondi al rilancio economico e sociale citta’ ferita”, ha commentato Pezzopane. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto Pezzopane – e’ di restituire al territorio L’Aquila Sviluppo e di rafforzare la rinascita economica della citta’. Il sito dell’ex Italtel dovra’ …

“Quel falso federalismo che sta distruggendo l’Italia delle autonomie”, di Vittorio Emiliani

Con l’accetta, maneggiata dal ministro leghista Roberto Calderoli, del solito emendamento alla legge finanziaria si è inferto, da Roma, un taglio secco al numero dei consiglieri comunali, si sono decapitate le circoscrizioni e i difensori civici, si è rattrappita l’autonomia di ottomila Comuni. Anni di dibattito politico azzerati di colpo. L’alibi? Ridurre il costo della politica. Risibile perché il “risparmio” è molto relativo, mentre ben altre economie si sarebbero potute ottenere agendo sui 945 parlamentari e su migliaia di consiglieri e assessori regionali. Molti dei quali pagati svariate migliaia di euro al mese. Contro i 19 euro lordi a riunione (una volta o due al mese) dei consiglieri dei Comuni minori e il costo minimo degli eletti nelle circoscrizioni il cui incarico poteva essere reso gratuito evitando di abolire lo stesso decentramento di quartiere. Alla faccia della partecipazione e dello spirito federale. In realtà alla Lega Nord importa la secessione di intere regioni del Nord e non un’Italia federale poggiata sulle autonomie. Ma pure agli altri maggiori partiti poco sembra interessare il ruolo dei Comuni. …