"Un casco giallo per proteggere la scuola" Intervista a Sofia Sabatino* di Giulia Tosoni
Le macerie lasciate dai ministri Gelmini e Tremonti ingombrano la scuola italiana. Ma gli studenti sono intenzionati a ‘ripulire’ tutto, senza dar tregua a un governo che non sopporta la democrazia.. Gli studenti delle scuole hanno partecipato alle proteste contro la riforma dell’università. Ora che il voto finale al Senato è stato rimandato a dopo il 14 dicembre tornerete sui banchi? Gli studenti medi sono scesi in piazza a fianco degli studenti universitari per protestare contro il ddl Gelmini, che è una pietra tombale per l’università italiana, poiché vuole creare un’università non più pubblica e accessibile a tutti, ma indirizzata dai privati e fruibile soltanto da chi ne ha le possibilità economiche. In realtà, però, le proteste degli studenti quest’anno sono partite molto presto, al suono della prima campanella. Da quattro mesi gli studenti delle scuole scendono in piazza, si mobilitano, organizzano occupazioni e autogestioni. Non soltanto contro la riforma universitaria, che grazie alle nostre battaglie è stata rimandata, ma perché questo governo ha deciso di distruggere tutto il sistema pubblico di istruzione e ricerca, …
