"La scuola dei ritardatari. Porte aperte alle dieci e i ragazzi sono più bravi", di Monica Ricci Sargentini
Vostro figlio ha 13 anni e la mattina non si vuole alzare dal letto per andare a scuola. Voi lo mettete in croce, lo accusate di essere pigro e indolente, di non volere andare a dormire all’ora giusta la sera. Nulla di più sbagliato. Secondo un neuroscienziato dell’Università di Oxford gli adolescenti vivono in uno stato di costante jetlag perché la melatonina, l’ormone che incoraggia il sonno, si presenta due ore più tardi del normale. Il loro cervello, insomma, funziona meglio nel primo pomeriggio. E costringerli alla levataccia quotidiana può causare irritabilità, mancanza di concentrazione, sonnolenza. Non è soltanto una teoria. Lo scorso anno Paul Kelley, il vulcanico preside della Monkseaton School, una scuola secondaria inglese di Whitley Bay vicino a Newcastle, ha deciso di spostare l’inizio delle lezioni dalle nove alle dieci di mattina proprio per sintonizzarsi meglio con l’orario interno dei ragazzi. I risultati degli esami, arrivati la scorsa settimana, sono stati sorprendenti, i migliori degli ultimi 30 anni con un incremento nei voti tra il 21% e il 34%. «La scienza — …
