Anno: 2011

BONUS BEBÈ: Ghizzoni (Pd), approvata risoluzione alla Camera, ora si attende atto formale di Palazzo Chigi per chiudere la vicenda

E’ stata approvata dalla commissione Bilancio la risoluzione sul bonus bebè promossa dal Pd e sottoscritta da tutte le forze politiche: il governo ora è impegnato a dare finalmente soluzione alla controversia, sorta con l’ingiunzione inviata a 8000 famiglie, di restituire il bonus sei anni dopo averlo ricevuto, e con il rischio concreto di incorrere in una sanzione penale. Il governo si è impegnato a sanare la situazione per tutte le famiglie che all’epoca dei fatti avevano un reddito netto inferiore a 50 mila euro netti”. Ne danno notizia Manula Ghizzoni e Pier Paolo Baretta, deputati Pd, i quali sottolineano che “ora si attende un atto conseguente da parte di Palazzo Chigi, dopo il quale molte famiglie potranno tirare un sospiro di sollievo, angosciate fino ad oggi dal rischio di dover pagare una multa e subire un ingiusto procedimento penale”. Ufficio Stampa Gruppo PD alla Camera

"Cie, situazione critica: interviene il Prefetto", di Silvia Bonacini

E una delegazione Pd propone un tavolo permanente e l’istituzione dello sportello su diritti e lavoro. Istituire un tavolo permanente in Prefettura che coinvolga, attorno al Cie anche la società civile che ha maturato competenze specifiche e differenziate sul tema dell’immigrazione unendo sindacati, avvocati, mondo dell’associazionismo e del volontariato. Fra i primi obiettivi vi sono la realizzazione di uno sportello legale che dia consulenze in tema di diritti e lavoro e l’attivazione di un osservatorio che intensifichi le visite consolidando i rapporti con la Misericordia. Questa la proposta emersa all’atto della nuova visita della Deputata Manuela Ghizzoni (Pd) ieri accompagnata anche dal Consigliere provinciale e Presidente della consulta degli immigrati Fausto Cigni (Pd) in via La Marmora, sull’onda della movimentazione LasciateCi entrare del 25 luglio, attuata sul territorio nazionale per opporsi alla recente direttiva di Maroni. Allora si profilava ciò che ora è divenuto effettivo: la detenzione nei centri d’identificazione fino a 18 mesi. A Modena la situazione dei trattenuti cambia rapidamente: la metà di coloro che erano presenti allora sono stati rimpatriati. Attualmente vi …

Parlamento, grazie al PD pensioni come per tutti gli italiani

I parlamentari avranno lo stesso trattamento pensionistico dei cittadini. Approvato il bilancio della Camera, passano le proposte PD sui costi della politica e la riforma dei vitalizi. Anche al Senato, grazie al PD tagli fino a 150 milioni pubblicato il 3 agosto 2011 , 2196 letture Alla Camera ieri è stato approvato il bilancio con i tagli e i risparmi proposti dal Pd. Tra questi la trasformazione dei vitalizi dei parlamentari in un normale trattamento pensionistico uguale a quello di tutti gli italiani e il contributo straordinario per i trattamenti più alti già in corso. Nel corso della giornata parlamentare l’Idv ha presentato un emendamento sempre sui vitalizi che prevedeva il taglio totale di quelli passati: l’emendamento non è stato ammesso perché non si può intervenire sul pregresso (nota bene: se fosse possibile, a ogni manovra sarebbero a rischio anche le pensioni già erogate di tutti gli italiani, mentre proprio il divieto di retroattività blocca ogni intervento del genere). Come dire: era una proposta di mera propaganda per fare i titoli dei giornali. Al Senato …

"Bersani: «Basta favole. La svolta non può venire da questo premier»", di Roberto Brunelli

Opposizioni e parti sociali avvertono Berlusconi: dia un «segnale forte», altrimenti si prepari a fare le valigie. Il segretario Pd «Silvio? Un marziano, lo scetticismo su di lui è mondiale. O si va a votare o soluzione transitoria». Si intensifica il pressing nei confronti del governo. Il segretario Pd: ha ragione Napolitano, ma lo scetticismo nei confronti di Berlusconi è mondiale. Udc: basta chiacchiere, ora i fatti. Di Pietro: elezioni anticipate. No, non è più il tempo delle favole. O Silvio Berlusconi dà un messaggio forte, oggi al Parlamento, un segnale credibile di fronte ai mercati in caduta libera, oppure è bene che salga al Quirinale e prepari le valigie. La pressione di Pd, Idv e Udc nei confronti del governo si fa di ora in ora più intensa, senza contare l’allarmata vigilanza del presidente della Repubblica, ulteriore motivo d’ansia per un premier in apnea costante. Ma le speranze che il Cavaliere possa veramente imprimere una svolta, dare il via a quella «discontinuità» che gli è stata chiesta sia dalle maggiori forze economiche, sociali e …

"Ferie lunghe, scontro in aula. No Pdl al taglio proposto dal Pd", di Susanna Turco

Costi politica: La Camera approva il taglio da 150 milioni. Parlamento chiuso per 45 giorni. Franceschini: «Troppi, si torni prima». Cicchitto: «Impossibile, 100 deputati in pellegrinaggio». L’aula chiusa dal 3 agosto al 12 settembre. Protesta il Pd: «Visto il momento avevamo chiesto di anticipare la ripresa dei lavori». Cicchitto: «La prima settimana del mese circa un centinaio di parlamentari in Terra Santa». Oggi, salvo ripensamenti, la Camera chiude per cinque settimane e l’esempio più lampante di una classe politica in fortissima difficoltà sta forse già tutto qui: nessuna prontezza (magari solo propagandistica) nell’accorciarsi le ferie in un momento tanto difficile e, ancor di più, nessuna capacità di gestire mediaticamente la faccenda. Ieri, per dire, proprio al momento di decidere il calendario dei lavori in conferenza dei capigruppo, il Pd Dario Franceschini ha proposto di ricominciare il 5 settembre invece del 12, «con unasettimana d’anticipo, perché lo riteniamo doveroso». Ma il capogruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto, surreale: «I primi giorni di settembre tradizionalmente ci sono cento parlamentari che fanno pellegrinaggio in Terra Santa. Per rispetto nei …

"Le riforme che si possono davvero fare", di Stefano Lepri

Forse l’Italia sta rischiando oggi più che nel 1992; pur se questi giudizi storici li dà solo il senno del poi. Allora, almeno, si poteva sperare nei partiti che fino a quel momento non avevano mai governato, o in forze nuove capaci di emergere dalla società civile. Per giunta, inseriti come siamo nell’unione monetaria europea, abbiamo lo sgradevole potere di coinvolgere in un disastro anche altri Paesi. Il 2011 offre meno speranze politiche e molto minori margini di manovra nell’economia. Nelle ultime ore tutti sembrano essersi convinti che occorra uno sforzo nuovo. Al punto in cui siamo giunti, placare i mercati finanziari sarà arduo; quei mercati che ancora, a quattro anni dall’inizio della grande crisi, conservano l’inquietante forza di avverare sciagure che ritengono probabili. L’Italia deve risalire la china riconquistando una fiducia che i mesi scorsi le hanno fatto perdere. Non basta far meglio le stesse cose che si sono fatte finora. Ad esempio, come misura per la crescita era stato gabellato a suo tempo lo «scudo fiscale», il cui fallimento sotto questo profilo viene …

"Con gli occhi dei bambini", di Giuseppe Caliceti

L’immigrazione vista dal basso, dai minori, è assai diversa da quella che vedono gli adulti. Il mar Mediterraneo assomiglia sempre di più a una grande bara d’acqua a cielo aperto. I morti ormai non si contano più. Nell’ultima tragedia di Lampedusa sono stati 25, probabilmente uccisi dalla calca nella stiva della nave o forse anche dalle botte ricevute. Tutti innocenti. Con una sola colpa, che poi non è una colpa: sognare un futuro migliore per sé e per le loro famiglie. Tra i 271 sopravvissuti, 36 sono le donne e 21 sono i minori. L’immigrazione vista dal basso, dai minori, è assai diversa da quella che vedono gli adulti. Me lo hanno spiegato in questi anni, nella scuola primaria italiana, i miei alunni di origine straniera. Provenienti per lo più dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Egitto, dall’Albania. «I bambini non immigrano», mi ha detto Aziz, 8 anni, proveniente da un sobborgo di Casablanca. «Non vanno da nessuna parte – ha spiegato – Loro stanno fermi. Sono i grandi che immigrano, i genitori. E allora portano i …