"La rete che ha armato Breivik", di Timothy Garton Ash
«Si può scegliere di ignorare la Jihad, ma non si possono ignorare le conseguenze della scelta di ignorarla», così Pamela Geller, blogger anti-islam, ha reagito a caldo alla notizia degli attacchi terroristici in Norvegia. Ha quindi postato il video di una manifestazione pro-Hamas a Oslo già apparso qualche anno fa sul suo sito Atlas Shrugs (traduzione letterale “Atlante fa spallucce”). Quando è emerso che l´autore della strage non era un terrorista islamico bensì Anders Behring Breivik, un terrorista anti-islamico, che aveva pubblicato su Internet un manifesto zeppo di citazioni di autori anti-islamici come lei, la Geller-Atlante ha alzato a sua volta le spalle: «È un maledetto assassino. Punto. È il solo responsabile delle sue azioni. L´ideologia non c´entra», ha commentato. Bruce Bawer, americano trapiantato ad Oslo, autore di un saggio che lamenta la conquista dell´Europa da parte dei musulmani, è più riflessivo. Osserva che nel suo manifesto dei cavalieri templari Anders Behring Breivik: «Riproduce e approva molte frasi mie e cita il mio nome 22 volte». Con sana costernazione aggiunge: «È agghiacciante pensare che i …
