"Doppio disonore", di Ezio Mauro
Forse la vergogna, più probabilmente lo stop del Quirinale, hanno portato Berlusconi a ritirare in tutta fretta la norma salva-Fininvest che aveva infilato di soppiatto nella manovra, aggirando il Tesoro e lo stesso Consiglio dei ministri. Era una norma suicida, incostituzionale e soprattutto spudorata, perché trasformava l´interesse economico di una sola persona in legge dello Stato, disprezzando il diritto e l´interesse generale. Una vera e propria prova di forza, che in sole 24 ore si è rovesciata in una nuova sconfitta. Con un disonore politico doppio per il premier: per averci provato, e per non esserci riuscito. Il capo del governo ha voluto sottolineare, nel momento della ritirata, che la norma «era giusta e doverosa», ma veniva tolta dalla manovra davanti alla «crociata» delle opposizioni. Ha poi minacciato la corte d´Appello che deve pronunciare a giorni la sentenza sul risarcimento Cir per la corruzione con cui Fininvest «comprò» il Lodo Mondadori: se la sentenza di primo grado non fosse annullata, si verificherebbe «un´assurda e incredibile negazione di principi giuridici fondamentali». La realtà parla tutt´altra lingua. …
