Anno: 2011

"La TV del potere sconfitta dal voto", di Nadia Urbinati

Tra i tanti significati che queste elezioni amministrative dall´esito felice suggeriscono a lettori attenti è la sconfitta del centralismo monopolistico del sistema di informazione e propaganda. Già da qualche anno gli scienziati sociali hanno messo in luce la relazione tra l´incremento di potere che i media online sono capaci di dare ai cittadini e il declino dei big media. Alcuni paralleli si possono tentare che diano il senso di questa considerazione sugli effetti politici della tecnologia informatica. La Tv via cavo è giunta in Italia qualche mese fa, vent´anni o giù di lì più tardi che negli altri Paesi occidentali (e non). E vent´anni di un´opinione diramata da monopoli televisivi hanno corrisposto, anno più anno meno, agli anni dell´egemonia di Berlusconi. Il ritardo tecnologico del nostro Paese non è stato casuale. Nemmeno casuale è, per converso, il nesso tra innovazione tecnologica e liberalizzazione delle opinioni. E, per fare un passo oltre, tra l´uso capillare della comunicazione tele-online negli anni più recenti (quella che ha portato Internet nelle nostre tasche) e la vittoria elettorale delle forze …

"L’eredità di Draghi", di Franco Mosconi

La più europea delle istituzioni italiane, la Banca d’Italia, ha l’altro ieri idealmente salutato chi ne è alla guida da cinque anni e mezzo, Mario Draghi. Egli ha voluto esprimere il commosso tributo della Banca tutta a Carlo Azeglio Ciampi, autentico maestro per tanti funzionari che a palazzo Koch lavorano. E maestro per molti di loro è stato il compianto Tommaso Padoa-Schioppa, ricordato dal Governatore con parole molto significative. Che Banca d’Italia sarà senza Mario Draghi? Possiamo scorgere due eredità: la prima riguardante le persone, la seconda le idee e le politiche pubbliche. Le grandi istituzioni si contraddistinguono per la continuità che sanno imprimere alla loro azione, pur nel naturale succedersi delle leadership. Va proprio a merito di Draghi l’aver rinnovato profondamente in questi anni il Direttorio, ove sono entrate personalità di grande esperienza – maturata sia in Banca sia a livello internazionale – come il direttore generale Fabrizio Saccomanni e i vice direttori Anna Maria Tarantola (la prima donna a rivestire questo ruolo), Ignazio Visco e Giovanni Carosio. L’alta dirigenza della Banca d’Italia è …

"Il diritto restituito", di Stefano Rodotà

La Corte di Cassazione ha fatto la sua parte, con intelligenza giuridica e senso delle istituzioni. Gli effetti della decisione di far tenere il referendum sul nucleare sono evidenti, viene sventato il colpo di mano di un governo prepotente e incompetente. Viene impedita una frode del legislatore a danno degli elettori. Viene restaurata la legalità costituzionale. Disprezzata da chi pensava che con uno sgangherato tratto di penna potesse esser fatta tacere la voce dei cittadini. Viene così disinnescata la trappola congegnata con l´apparenza dell´abrogazione delle norme sulla costruzione delle centrali nucleari e con la sostanza di un governo che pretendeva di tenersi le mani libere per far ripartire a suo piacimento il programma nucleare. Un espediente misero, un´evidente legge truffa, che violava il principio secondo il quale il referendum non si tiene solo se la nuova legge va esattamente nella direzione voluta dai suoi promotori. La Cassazione ha colto la malafede governativa (implacabilmente documentata dalla memoria presentata da Alessandro Pace) e ha trasferito il referendum proprio sulla parte truffaldina della nuova norma. La morale di …

"Scuola, stop alle richieste di soldi alle famiglie", di Salvo Intravaia

È illegittimo chiedere soldi alle famiglie per mandare avanti gli istituti scolastici. Lo afferma un recente documento pubblicato nel sito del ministero dell´Economia. A darne notizia è la Uil scuola attraverso il suo segretario generale, Massimo Di Menna, che cita il Massimario dei rilievi ispettivi della Ragioneria generale dello stato. Il documento elenca «i rilievi più significativi formulati dai servizi ispettivi di finanza pubblica nel corso dell´esercizio 2010»: un elenco delle irregolarità più ricorrenti commesse da dirigenti scolastici, segretari (ora direttori dei servizi amministrativi) e organi collegiali nella gestione delle risorse scolastiche. La notizia non mancherà di avere strascichi polemici, specialmente dopo le ultime prese di posizione di tanti dirigenti scolastici che si sono rivolti alle famiglie per tirare avanti la carretta e sanare i bilanci in rosso. Ultimi in ordine di tempo i 376 presidi dell´Asal – l´Associazione delle scuole autonome del Lazio – che hanno inviato una lettera a migliaia di genitori, denunciando il «più imponente taglio nella scuola della storia italiana del dopoguerra». «Abbiamo sempre auspicato – continuano – che le scuole …

"Berlusconi paralizza l'Italia con i suoi problemi. Si dimetta"

Pier Luigi Bersani intervistato in videochat da Repubblica TV risponde alle domande degli italiani e spiega a cosa punta il PD: riforme, tutela del lavoro, nuova legge elettorale, riduzione del numero dei parlamentari “La maggioranza di oggi non è più quella uscita dalle urne alle politiche del 2008. Quindi alla verifica richiesta anche dal Presidente della Repubblica, sull’effettiva tenuta di questa maggioranza di governo, Berlusconi si dovrebbe presentare dimissionario. Perché l’Italia non può girare attorno ai problemi di una persona sola, il governo è paralizzato e non è in grado di mandare avanti il Paese”. Parte da un dato ovvio il Segretario del PD, Pier Luigi Bersani, intervistato durante la videochat di Repubblica.tv, il giorno dopo i ballottaggi per le elezioni amministrative, che hanno decretato la vittoria del Partito democratico e del centrosinistra in tutto il Paese. “Ormai andiamo avanti da mesi col pilota automatico, mentre abbiamo bisogno di riprendere la strada. Andiamo a votare se non si può fare altro, perché non possiamo continuare a stare in una palude. Se Berlusconi è uno statista, …

"Nucleare, sì al referendum. Bersani: trucchi caduti", di Andrea Carugati

Il 12 e 13 giugno si voterà anche per il referendum sul nucleare. L’ufficio elettorale della Corte di Cassazione ha stabilito, infatti, che le modifiche apportate dal governo alle norme sul nucleare non precludono la celebrazione della consultazione popolare. La Cassazione ha quindi confermato che i cittadini potranno esprimersi anche sul quesito depositato a suo tempo dall’Idv, che resta in campo assieme agli altri tre, due sull’acqua e uno sul legittimo impedimento di premier e ministri a partecipare alle udienze. È stata così accolta l’istanza presentata dal Pd che chiede di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel dl omnibus: quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). Si brinda sotto il Palazzaccio Un presidio organizzato dai Verdi ha accolto, stappando con una bottiglia di spumante, la decisione della Corte di Cassazione di andare alle urne per il nucleare. «Oggi – ha detto Angelo Bonelli dei Verdi – ha …

"Così il paese spreca (ancora) il talento delle donne", di Maria Silva Sacchi

Un incredibile spreco di talenti. Nelle sue ultime considerazioni da governatore della Banca d’Italia Mario Draghi per la prima volta parla apertamente della questione femminile che caratterizza il nostro Paese. «La scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro è un fattore cruciale di debolezza del sistema» , ha detto ieri Draghi, ricordando come le donne si laureino di più e meglio degli uomini, e da tempo non più solo nelle materie umanistiche. Eppure «in Italia l’occupazione femminile è ferma al 46%della popolazione in età da lavoro, 20 punti in meno di quella maschile» ; «è più bassa che in quasi tutti i Paesi europei, soprattutto nelle posizioni più elevate e per le donne con figli» ; le retribuzioni «a parità di istruzione ed esperienza, sono inferiori del 10%a quelle maschili» ; il tempo di cura della casa a carico delle donne «resta in Italia molto maggiore che negli altri Paesi» . Aiuterebbero — ha concluso Draghi — «maggiori servizi e una organizzazione del lavoro volti a consentire una migliore conciliazione tra vita e lavoro, una …