Anno: 2011

"Ricerca, la scommessa dei fondi Ue", di Giovanni Scancarello

L’economia da sola non ce la fa. L’uscita dalla crisi è possibile solo se si imbocca la strada della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione. Nessun dubbio tra i protagonisti, il 14 novembre scorso, del convegno «Europa 2020: rendere l’Italia protagonista», svoltosi a Roma all’accademia dei Lincei. Tra questi c’era anche quello che sarebbe da lì a poco diventato il nuovo ministro dell’istruzione, università e ricerca, Francesco Profumo. Allora ancora presidente del Cnr. «Reingegnerizzare il sistema» è stato il leitmotiv del nuovo ministro, che ha indicato nella ricerca il motore per innalzare non solo i livelli di conoscenza ma anche per migliorare i livelli di appeal del sistema Italia sul mercato internazionale, in termini di prodotti e servizi. La ricerca ha bisogno innanzitutto di soldi: l’Europa è il nostro maggiore finanziatore. Ma per la prossima tornata di finanziamento. «niente sarà più dato gratis», ha avvertito Profumo, che anche precedentemente ha ricordato come dei 15 mld di euro che l’Italia paga all’Europa per la ricerca, ne riusciamo a recuperare soltanto 10. «Se si considera che la spesa …

Villa S. Fermo Lonigo (VI) – Tumori eredo-familiari: dalla ricerca alla pratica clinica

Ore 9.15 Saluto delle Autorità Ore 9.20 Apertura dei lavori (C. Oliani, A. Amadori) Moderatore: E. D’Andrea, A. Scarpa Ore 9.40 Il percorso diagnostico terapeutico condiviso: la consulenza oncogenetica (I. Mammi) Ore 10.00 Il valore del test genetico (M. Montagna) Ore 10.20 L’importanza dei programmi di sorveglianza nella Sindrome di Lynch (C. Oliani) Ore 10.40 L’importanza dei programmi di sorveglianza nelle portatrici di mutazione nei geni BRCA (S. Zovato) Ore 11.00 E la persona ? (A. Marcon, S. Castagna) Ore 11.20 Discussione Ore 11.50 Moderatore: S. Pucciarelli, G Meneghini Come cambia la terapia chirurgica (E. D’Urso) Ore 12.10 Coma cambia la terapia medica (MG. Artioli ) Ore 12.30 Discussione Ore 13.00 Pranzo Ore 14.30 Moderatore: M Venturini, R Labianca LEA e tumori eredo-familiari (E. Ghizzoni) Ore 15.00 Esempi di attuazione: il modello dell’Emilia Romagna (F. Artioli) Ore 15.30 L’esperienza Veneta: Rete Tumori Ereditari del Veneto (G. Opocher) Ore 16.00 Discussione Ore 16.30 Questionario ECM Ore 17.00 Chiusura lavori Segreteria Scientifica Daniela Barana Camilla Giabardo UOC Oncologia ULSS5 Ovest Vicentino

"Tornano pubbliche le statistiche sulla scuola la prima mossa di Profumo è metterle online", di Corrado Zunino

L´ex portavoce della Gelmini aveva bloccato ogni informazione per anni, dai tagli ai numeri dei bocciati e promossi. La documentazione contiene in cifre tutta l´istruzione italiana, con i suoi sette milioni e ottocentomila studenti. Parla poco anche il ministro dell´Istruzione, ma inizia a intervenire sulla macchina più depressa dell´intero arco ministeriale. Oggi il professor Francesco Profumo, al sesto giorno dall´insediamento nella stanza di viale Trastevere, sulla scrivania che fu di Benedetto Croce ha firmato il primo atto amministrativo: torneranno online, e saranno spediti agli uffici scolastici provinciali in duemila copie, le due pubblicazioni che fotografano i numeri dell´istruzione italiana: “La scuola in cifre” e “L´università in cifre”. Un atto semplice e trasparente, caldamente raccomandato dai dirigenti dell´Ufficio statistico che venerdì scorso, per primi, hanno raggiunto le stanze del portavoce per segnalare l´incomprensibile anomalia: «La Gelmini non ha mai fatto girare questi documenti, ma per gli uffici provinciali e i presidi sono testi necessari». Dentro i due tomi c´è la summa statistica della scuola italiana con i suoi 7 milioni e 830 mila studenti in classe …

"Il patto sociale che serve al professore", di Daniele Marini*

La nuova fase è definitivamente cominciata. Ora il governo Monti è nel pieno dei suoi poteri e il suo abbrivio è accompagnato da un livello di legittimazione altissimo. A livello europeo e internazionale sono giunti subito attestati di stima e di fiducia. L’asse istituzionale con il Presidente Napolitano è determinante e da tempo non si assisteva a una così forte reciprocità fra le più alte cariche dello Stato. L’appoggio ottenuto dalle votazioni parlamentari alla sua fiducia è stato ampio, al limite dell’unanimità di bulgara memoria. Il consenso presso la popolazione rilevato dai sondaggi è crescente e largamente maggioritario. Non è ancora chiaro quali sono le misure effettive che saranno messe in atto per cercare la ripartenza dell’economia, ma il solo fatto che si sia attenuata la bufera finanziaria sull’Italia appare già un primo risultato importante. Dopo un lungo periodo di malessere e di rissosità, più che nella sospensione della democrazia (come qualche esponente politico a «responsabilità limitata» ha scritto), siamo entrati in una fase di moratoria, una sorta di tregua. Una coesione reciprocamente guardinga, ma …

"Della valutazione di sistema: come e perché. Lettera aperta al ministro Francesco Profumo", di Maurizio Tirittico

Gentile Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, parlare di valutazione di sistema oggi non è affatto una cosa facile, non solo perché alcuni luoghi comuni in negativo agitati da alcune parti ne snaturano le finalità, ma anche perché il concetto stesso si è venuto maturando con difficoltà nel corso degli ultimi decenni e, a mio giudizio, non è ancora giunto a un suo definitivo ubi consistam. Una storia non priva di difficoltà Cominciammo a parlare di valutazione di sistema un po’ timidamente in occasione della Conferenza della scuola del 1990 (ministro Mattarella), consapevoli che il miglioramento degli apprendimenti non è direttamente dipendente solo da un progressivo aumento degli investimenti. Poi nel ’94, con il varo del Testo unico dell’istruzione, con l’articolo 603, giungemmo a una prima definizione di “parametri di valutazione della produttività del sistema scolastico” e avvertimmo la necessità di allertare gli allora Cede, Bdp e Irrsae per un’attività di questo tipo (l’articolo 603 venne poi abrogato dall’articolo 17 del dpr 275/99). In seguito, con la legge 59 del ‘97 all’articolo 21, commi 9 …

"Visco: bene interventi su ICI e contanti. La patrimoniale? non risolve i problemi", di Alessandro Trocino

L`ex ministro delle Finanze: meglio i tecnici al fianco dei ministri, l`esecutivo deve garantirsi la collaborazione della burocrazia. «Un governo capace, che arriverà alla fine del suo mandato. E un presidente del Consiglio, Mario Monti, che dovrà far ragionare Angela Merkel e Nicolas Sarkozy». Vincenzo Visco, ex ministro del Tesoro e delle Finanze ed esponente del Partito democratico, è ottimista sulle sorti del nuovo esecutivo. Monti ha davanti una strada difficile. «È una persona capace, sobria, seria Non dimentichiamo che ha una grande esperienza politica, come commissario a Bruxelles. Anche se lì il Parlamento contava poco». Anche qui, dicono i critici, il Parlamento conta sempre meno e hanno preso in mano il potere i tecnici. «I parlamenti contano sempre, perché i tecnici devono prendere i voti da questi. Però è chiaro che siamo in una situazione drammatica, di emergenza, e quindi i tecnici sono indispensabili». Anche i sottosegretari dovranno essere tecnici? «Credo di sì, ragionevolmente. Nel senso che servirà comunque gente che abbia esperienza della macchina. Il governo deve riuscire a garantirsi la collaborazione della …

"Il regalo del buon ritorno", di Piero Graglia

Partire è un po’ morire, si sa. E mentre la ministra Gelmini lascia il suo solido posto all’Istruzione e Università, non ci pensa due volte e spera di essere ben ricordata. E quale miglior modo per essere ricordata che lasciare un regalino di addio? Grazie alle risorse europee del Piano Operativo Nazionale Ricerca & Competività, decise nel 2007 dalla Commissione europea, incrementate di 250 milioni di euro di soldi italiani, il ministro uscente può elargire ben 650 milioni di euro a università e enti di ricerca nonché ONLUS delle quattro regioni inserite nell’obiettivo convergenza dell’Unione europea (Puglia, Calabria, Sicilia, Campania) (il documento è scaricabile qui). Intendiamoci, alcuni progetti sono sicuramente degni di considerazione. Non ci si può pronunciare senza avere visto i progetti relativi ma colpisce l’entità delle risorse distribuite in alcuni casi, come ad esempio la Fondazione Mediterranea Terina, guidata dall’avvocato Giancarlo Nicotera (UDC), destinataria di ben 14.650.000 euro. Lo stesso dicasi per il progetto “Polo di innovazione Cyber Brain” – promosso da due fondazioni che si occupano a vario titolo di studi su …