Anno: 2011

Carpi (MO) – Stazione FS – Presidio degli utenti

Stazione di Modena: per Carpi-Suzzara-Mantova… … non si cambia mai!!! L’intero comparto del trasporto pubblico rischia di soccombere sotto i tagli del 75% delle risorse approvati dal governo. Stentano a decollare i progetti previsti da anni sulla linea ferroviaria Modena-Carpi-Mantova: il cadenzamento dei treni almeno fino a Carpi, il miglioramento dei tempi di percorrenza sull’intera linea, la possibilità coincidenze sistematiche a Modena con la soppressione di arrivi e partenze dal binario 5, il raddoppio dei binari da Modena a Soliera. Dagli utenti un grido che si ripete da anni: Cittadini e utenti della Modena-Carpi-Mantova sono contrari a nuovi aumenti tariffari o ulteriori tagli dei servizi, con il rischio di avviare il trasporto pubblico al suo declino. Sollecitano invece un rapido completamento delle opere in programma e chiedono alle Amministrazioni Comunali e Provinciali interessate e alla stessa Regione Emilia-Romagna di intervenire immediatamente nei confronti delle imprese ferroviarie RFI, Trenitalia e FER per porre rimedio già dal prossimo orario di dicembre 2011 ad alcune ormai insopportabili criticità: · sostituzione immediata dei treni più obsoleti con materiale rotabile …

"I rischi dell'agonia prolungata", di Marcello Sorgi

I cittadini che – sentendo da giorni suonare le campane a morto per il governo e vedendo allungarsi la fila dei dissidenti che chiedono a Berlusconi di farsi da parte – si aspettavano legittimamente la crisi per domani, in occasione della prima votazione parlamentare alla Camera, resteranno delusi a sapere che anche stavolta la caduta del Cavaliere potrebbe essere rinviata: se ne riparlerà, probabilmente, a metà mese. La ragione di questo inatteso allungamento dei tempi di un’agonia che diventa giorno dopo giorno più tragica è presto detta: un po’ per senso di responsabilità e un po’ per furbizia, le opposizioni, che sembravano pronte a presentare un’ennesima mozione di sfiducia contro il governo (l’ultima, appena il 14 ottobre, non era stata approvata per soli due voti), avrebbero deciso di schierarsi nel voto di domani con un’astensione. Il senso di responsabilità sta nel fatto che trattandosi di rivotare il rendiconto dello Stato, che non era riuscito a passare un mese fa, troppo forte sarebbe il rischio che una nuova bocciatura si traducesse in un incoraggiamento alla speculazione …

"Opposizioni al premier: dimissioni o sfiducia. Pronta la mozione"

Le opposizioni al premier: o ti dimetti o sfiducia. Nel Pd si valuta se presentare già stasera la mozione. Bersani chiude a un governo Schifani o Letta. «Renzi? Discutiamo pure, ma dell’Italia, non di destini personali». Il Pd ha pronta la mozione di sfiducia al premier, ma calerà la carta solo al momento opportuno. Domani la Camera dovrà infatti votare il rendiconto dello Stato, dopo la bocciatura di tre settimane fa. E per l’opposizione sarà questo il primo passaggio in cui dimostrare che il governo non ha più la maggioranza. I deputati di Pd, Udc e Idv stanno infatti ragionando sull’ipotesi di astenersi, per consentire l’approvazione di questo fondamentale provvedimento ma al tempo stesso far vedere che i loro voti, insieme a quelli dei malpancisti del Pdl, costituiscono una maggioranza alternativa. Potrebbe bastare perché il Quirinale si impegni in un ulteriore accertamento sulla capacità di tenuta dell’asse Pdl-Lega-Responsabili, ma potrebbe non essere ancora sufficiente a far compiere a Berlusconi il necessario passo indietro per lavorare poi al governo di transizione auspicato da Pd e Udc …

"Islanda – L’isola salvata dalle donne", di Kira Cochrane

Servizi sociali efficienti. Un movimento femminista agguerrito. Una società aperta e tollerante. L’Islanda è il miglior paese al mondo per le donne. E si è affidata a loro per uscire dalla crisi economica del 2008. E’ un giorno umido a Reykjavik. La pioggia batte sulle barche dei pescatori, per strada ci sono negozi di souvenir e giovani artisti con baffi improbabili. La ministra dell’industria, dell’energia e del turismo mi spiega che il paese dovrebbe essere “più severo” nella lotta alle diferenze salariali tra uomini e donne. Katrín Júlíusdóttir è una donna di trent’anni, cordiale e attraente, ed è incinta di due gemelli. Nella sua voce c’è una leggera nota di frustrazione. Come in Gran Bretagna, anche in Islanda vige la legge dell’equal pay for equal work, che dovrebbe garantire la parità salariale tra lavoratori e lavoratrici. “E allora perché non abbiamo sanzioni più dure per chi non la rispetta?”, si chiede Júlíusdóttir. “Dobbiamo essere molto severi con chi infrange le leggi”. Siamo seduti nell’ufficio della ministra, in un anonimo palazzo a poche centinaia di metri …

"Io so che questa Italia si merita di più" di Walter Veltroni

Caro direttore, io so che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino non sono stati uccisi solo dalla mafia. Io so che lo Stato, o pezzi di esso, ha collaborato, coperto, deviato. Io so che l’attentato dell’Addaura fu organizzato da «menti raffinatissime», che volevano togliere di mezzo quel magistrato scomodo per tutti. Io so che qualcuno mandò lì, per salvare Falcone, due ragazzi, due agenti dei servizi leali allo Stato. Si chiamavano Antonino Agostino e Emanuele Piazza. Io so che non è stata solo la mafia ad ucciderli, l’uno massacrato con sua moglie e l’altro sciolto nell’acido, nelle campagne di Capaci. Io so che Scarantino ed altri si sono accusati di aver assassinato Borsellino e che per questo hanno fatto quasi venti anni di carcere. Ma non è vero, non sono stati loro. Io so che pezzi dello Stato hanno costruito una falsa verità sull’assassinio di Borsellino e che hanno guidato i falsi pentiti nelle loro bugie. Perché? Io so che Giuseppe Gullotta, muratore di Alcamo, è stato per venti anni in carcere innocente accusato di aver …