Anno: 2013

“Docenti di sostegno ecco cosa cambia per le famiglie”, di Melania Di Giacomo

«Da quattro anni con i tagli alla spesa pubblica si è cercato di ridurre il numero delle ore di sostegno a scuola, le famiglie si sono coalizzate, hanno fatto vari ricorsi al Tar e li stanno vincendo. Quindi è necessario che il ministero corra ai ripari». Salvatore Nocera, vicepresidente di Fish, una delle due grandi federazioni delle associazioni di disabili inquadra così la situazione. Ora che si parla di un piano di stabilizzazione, per portare gli insegnanti di sostegno da 65 a 90 mila, le famiglie rivendicano di più. Oltre a un numero adeguato occorre un aggiornamento continuo sulla disabilità per tutti i docenti. Mentre è al lavoro sul decreto che dovrebbe prevedere il piano per l’immissione in ruolo di insegnanti, il ministero dell’Istruzione dovrà anche pensare a come risolvere la questione bonus maturità (assegnato in base al voto di diploma e utile per l’accesso alle facoltà a numero chiuso), dopo che le tabelle ufficiali hanno evidenziato le enormi differenze tra scuole. «Abbiamo rispettato la legge», ha detto il ministro Maria Chiara Carrozza, e «ci …

“Sulla Casa Bianca il fantasma di Saddam”, di Alexander Stille

Certamente l’elemento sorpresa non sarà il pezzo forte di un eventuale attacco militare americano alla Siria come rappresaglia per i presunti attacchi chimici perpetrati dal governo di Bashar al-Assad. Il presidente Obama chiederà l’autorizzazione del Congresso. Cercherà così di creare consenso attorno ad un’azione della cui opportunità lui stesso non sembra del tutto convinto. E alla cui eventualità il pubblico americano ha reagito in modo molto tiepido. Diciamo la verit à: Obama ha davanti a sé in Siria una serie di pessime opzioni. 1. Un pieno intervento militare con l’intento di rovesciare il regime di Bashar al-Assad. 2. Un intervento limitato e inconcludente con conseguenze imprevedibili 3. Non fare nulla. Obama sembra convinto che la seconda opzione sia la meno peggio. Ma la logica sottesa a questa scelta sembra una logica negativa: non si può non fare qualcosa. Anziché avere un’idea chiara su cosa si vuole fare e su ciò che si vuole ottenere con un attacco militare che potrebbe aggiungere morti civili a questa guerra e avere conseguenze militari e politiche imprevedibili. Curiosamente l’opinione …

“È il momento di restituire risorse per le pensioni”, di Cesare Damiano

Ho sostenuto, passo dopo passo, le scelte dell’esecutivo. Dal plauso per la restituzione dei debiti della PA alle imprese, alla iniziativa di Letta in Europa che ci ha ridato dignità e risolto qualche problema, a partire dall’uscita dalla procedura di infrazione. Ho considerato un avanzamento le misure di parziale rifinanziamento della cassa integrazione in deroga e il sostegno all’occupazione giovanile. Ora però la partita si fa pesante perché i ricatti del centrodestra nei confronti del governo non cessano, nonostante il compromesso raggiunto sull’Imu. Spero che, in una coalizione con comportamenti politici asimmetrici, che vanno a tutto svantaggio del Pd (gli ultimi sondaggi Swg sono rivelatori), il nostro partito faccia sentire con più forza quali sono le sue priorità irrinunciabili, altrimenti saremo costantemente sotto scacco. Parliamo dell’Imu: non ritengo che l’abolizione di questa tassa anche per i più ricchi sia una soluzione politicamente corretta e socialmente giusta. C’è un evidente squilibrio tra le risorse (potenzialmente?) impegnate per togliere la tassa sulla prima casa, oltre 4 miliardi, e quanto viene destinato per la cassa integrazione in deroga …

“Un nuovo partito per la destra italiana”, di Eugenio Scalfari

Due notizie meritano una breve anteprima. La prima è la volatilità di Berlusconi che l’altro ieri ha dato per certa la caduta del governo Letta se gli sarà tolto lo scranno di senatore, ma ieri ha detto esattamente il contrario affermando l’incrollabile fiducia nel suddetto governo indipendentemente dalle sue vicende giudiziarie. La seconda notizia è la nomina di quattro senatori a vita da parte di Napolitano alle persone di Abbado, Piano, Rubbia ed Elena Cattaneo. La volatilità mentale è a volte un dono di natura, altre volte è una sciagura. Quando può influire sui destini di un Paese può arrecare gravi danni e questo è il caso. Resta da capire se nel caso specifico si tratti d’un elemento caratteriale o d’un sopravvenuto disturbo mentale. L’unico rimedio è di non dargli alcuna importanza. La scelta dei quattro senatori è in perfetta linea con i requisiti previsti dalla Costituzione. Le reazioni del centrodestra, dei giornali berlusconiani e della Lega sono state di motivare quella scelta con ragioni politiche volte a rafforzare al Senato il centrosinistra. La stessa …

“E ora i Cinquestelle il «vaffa» se lo dicono tra loro…”, di Andrea Carugati

C’era una volta il «Vaffa» destinato alla Casta, a Pd e Pdl, ai giornalisti e a tutti i nemici veri o presunti del Movimento 5 stelle. Quel grido era partito da piazza Maggiore a Bologna l’8 settembre del lontano 2007 e ieri, per la prima volta in pubblico, si è sprigionato dentro lo stesso movimento. L’autrice è Laura Bottici, pugnace questore del Senato, considerata uno dei falchi. Ma il messaggio, appunto il «Vaffa» destinato ai colleghi «aperturisti», «dialoganti», o comunque più morbidi, è stato prontamente rilanciato via Facebook da Claudio Messora, responsabile della comunicazione dei grillini al Senato. Ecco il Bottici pensiero: «Oggi abbiamo un governo Pd che protegge il pregiudicato Berlusconi in accordo con il Pdl e alcuni senatori del M5S escono sui giornali affermando che sarebbero disposti ad appoggiare un governo Letta bis per fare la legge elettorale nuova…». «Pensate veramente che il Pd possa ascoltare i vostri consigli? Se le risposte sono positive vi invito a unirvi a loro e trasferire il virus della buona politica anche a loro, per il resto …

“Anticipare al 2013 la Service tax sulle case di pregio” di Massimo D’Antoni

Chi ha vinto e chi ha perso sull’Imu? L’uso delle metafore bellico-sportive in questi casi non aiuta. La negoziazione nell’ambito di un governo di grande coalizione prevede necessariamente che ciascuna delle parti sia disposta a cedere qualcosa. Il fatto è che larga parte del centrosinistra non ha ancora elaborato la mancata vittoria di febbraio e la decisione di dar vita ad un governo di compromesso, ogni decisione del quale rinnova le ferite aperte. Si aggiunga che anni di retorica sull’elezione diretta del governo rendono difficile accettare un dato di realtà ovvio di una repubblica parlamentare: governo e partiti che lo sostengono non sono tra loro identificabili. Solo così possiamo spiegarci il senso di frustrazione diffuso tra gli elettori di centro sinistra, e una certa difficoltà a riconoscere, tra il bianco e il nero, la gamma dei grigi. Va detto che nella vicenda dell’Imu Berlusconi partiva da una situazione di obiettivo vantaggio: l’accoglimento della sua richiesta di abolire l’imposta sulle abitazioni principali può essere presentato oggi come una vittoria, ma il mancato accoglimento gli avrebbe consentito …

“Maturità, al Sud i voti più generosi”, di Leonard Berberi

Le polemiche, attese, non sono mancate. Le curiosità nemmeno. Così come le conferme, stavolta supportate da migliaia di informazioni. La prima, su tutte: al Sud è molto più «facile» diplomarsi con un voto alto. Altissimo, in certi casi. E se non ci fosse stato quel vincolo dell’«ottantesimo percentile» — aggiunto dal ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza — forse ora avremmo migliaia di studenti del Mezzogiorno con in tasca già 8, 9, 10 punti di bonus ancora prima di effettuare il test d’ammissione all’università. Staccando così i colleghi del Nord che da tempo accusano di essere penalizzati dal punteggio finale perché al Settentrione «le commissioni danno voti più bassi». La preoccupazione è legittima. Due o tre punti in più alla prova d’ingresso nelle facoltà a numero chiuso potrebbero far avanzare nella graduatoria finale anche di mille o duemila posti. A confermare il divario sul voto del diploma tra i due estremi geografici dell’Italia — dopo le indagini e i risultati Invalsi — sono i dati pubblicati ieri dal ministero dell’Istruzione sul sito www.universitaly.it che tengono conto …