“Il macigno della destra”, di Claudio Sardo
Le motivazioni della sentenza con la quale Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale, segnano un punto fermo nel confuso dibattito no- strano. Berlusconi è dunque colpevole per un grave reato contro la fede pubblica e l’amministrazione dello Stato: è stato l’«ideatore» di un meccanismo illecito finalizzato alla frode fiscale e questo sistema gli «ha permesso di mantenere e alimentare illecitamente disponibilità patrimonia- li» su conti esteri. A differenza di quanto hanno sostenuto i suoi avvocati, non ha subito truffe da dipendenti infedeli. La sua responsabilità è stata personale, diretta e la gestione dell’illecito si è protratta nel tempo, anche quando ha formalmente lasciato gli incarichi nella propria azienda per guidare il governo nazionale. In uno Stato di diritto queste parole sono macigni. Ovviamente un condannato resta sempre libero di criticare, o di non condividere. Ma le sentenze si rispettano. E si rispettano la dignità, l’autonomia e la separazione dei poteri. Berlusconi non è stato condannato per reati politici: chi lo sostiene, o comunque lascia intendere che c’è una ragione politica …