Anno: 2013

“Il macigno della destra”, di Claudio Sardo

Le motivazioni della sentenza con la quale Silvio Berlusconi è stato condannato in via definitiva per frode fiscale, segnano un punto fermo nel confuso dibattito no- strano. Berlusconi è dunque colpevole per un grave reato contro la fede pubblica e l’amministrazione dello Stato: è stato l’«ideatore» di un meccanismo illecito finalizzato alla frode fiscale e questo sistema gli «ha permesso di mantenere e alimentare illecitamente disponibilità patrimonia- li» su conti esteri. A differenza di quanto hanno sostenuto i suoi avvocati, non ha subito truffe da dipendenti infedeli. La sua responsabilità è stata personale, diretta e la gestione dell’illecito si è protratta nel tempo, anche quando ha formalmente lasciato gli incarichi nella propria azienda per guidare il governo nazionale. In uno Stato di diritto queste parole sono macigni. Ovviamente un condannato resta sempre libero di criticare, o di non condividere. Ma le sentenze si rispettano. E si rispettano la dignità, l’autonomia e la separazione dei poteri. Berlusconi non è stato condannato per reati politici: chi lo sostiene, o comunque lascia intendere che c’è una ragione politica …

“Se tocca alla Germania salvare i tesori di Pompei “, di Antonio Ferrara

Sei mesi per definire il programma dei lavori per salvare Pompei: la precisione tedesca fissa al giugno 2014 l’avvio del restauro da 10 milioni di euro promosso dalla Tecnische Universität di Monaco di Baviera, dall’Istituto di fisica delle costruzioni del Fraunhofer di Stoccarda e dall’Iccrom, l’ente internazionale di restauro. IL POMPEI Sustainable Preservation Project è già definito e prevede l’arrivo di archeologi e restauratori che si occuperanno di volta in volta di un isolato della città romana: la durata prevista è di 10 anni. I tecnici tedeschi lavoreranno fianco a fianco con persone da formare provenienti da tutto il mondo e con un duplice obiettivo: conservare interi quartieri di Pompei e codificare metodologie di intervento da esportare in altri siti monumentali. Per far questo, scendono in campo l’università numero uno in Germania, la Tu di Monaco (che nella sua pagina web spiega di volere evitare che Pompei «sia seppellita una seconda volta»), e la più importante struttura di ricerca scientifica tedesca, il Fraunhofer, sede principale in Baviera, ma impegnata con l’Ibp, l’Istituto di fisica delle …

“Nodo presidi, più prof di sostegno”, da Gazzetta di Modena

«Stiamo pensando a un “provvedimento-scuola” per l’avvio dell’anno scolastico, rivolto principalmente agli studenti, alla loro vita e allo studio». Non si vuole sbilanciare il ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sulle misure per la scuola, preannunciate anche dal premier Enrico Letta, che intende portare in Consiglio dei ministri. La complessità dei temi legati all’istruzione è confermata dalle parole di Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento: «Abbiamo bisogno di lavorare qualche giorno in più e quindi il decreto scuola andrà in Consiglio dei ministri credo lunedì 9, comunque prima dell’inizio dell’anno scolastico». Certamente si proporranno norme con l’obiettivo di superare l’impasse dei concorsi per presidi annullati dal giudice amministrativo. Una disposizione che dovrebbe tamponare soprattutto la situazione della Lombardia dove un errore nella scelta delle buste contenenti il cartoncino con le generalità dei candidati ha determinato l’annullamento di alcune fasi della procedura, che dovranno essere rinnovate; di conseguenza, il concorso non si è potuto concludere in tempo per dotare di nuovi dirigenti molte scuole attualmente scoperte. Come ha ricordato nei giorni scorsi la Disal, …

La service tax peserà meno di Imu e Tares. Pd lavora per scongiurare l’aumento dell’Iva

“Il pacchetto delle misure economiche varate ieri dal governo Letta merita apprezzamento e va approfondito. Il governo ha varato infatti un mix di provvedimenti utili e necessari sul terreno delle priorità economiche e delle emergenze sociali, come il rifinanziamento della cassa integrazione, l’intervento per gli esodati da licenziamenti individuali, i giovani e il sostegno per i mutui casa”. E’ quanto affermato dal responsabile economico del Pd, Matteo Colaninno. “Abbiamo lavorato facendo squadra con il presidente Letta e i ministri e il risultato è largamente positivo, soprattutto se si tiene conto dei difficili vincoli finanziari”. Colaninno ha inoltre sottolineato come “anche per quanto riguarda il superamento dell’Imu e della tassa sui rifiuti – ripeto: il superamento dell’Imu, ma anche della tassa sui rifiuti, perché entrambi vengono superati con la riforma – il risultato è molto positivo e imbocca una strada importante per la modernizzazione del Paese: una vera imposta federale, da sempre chiesta dai sindaci e caratterizzata da autonomia ed equità. La riforma conterrà infatti componenti patrimoniali più progressive rispetto all’Imu così come consentirà un minor …

“Un passo avanti con incognite”, di Ruggero Paladini

L’accordo sull’Imu avviene in un clima politicamente molto difficile Da quanto hanno detto Letta e i suoi ministri la prima rata sulla casa di residenza (finora solo sospesa) scompare, mentre la situazione è più incerta sulla seconda rata, per la quale c’è un impegno di eliminazione ma con problemi di copertura. È sicuro in- vece l’Imu verrà poi sostituita (a partire dall’anno prossimo) dalla Service tax, che assorbirà la Tares, l’imposta che finanzia la nettezza urbana. È’ chiaro che un prezzo alle richieste del Pdl è stato pagato, e che un governo di rinnovamento avrebbe fatto scelte molto diverse. Non bisogna scordarsi che quando s’impegnano delle risorse pubbliche in una direzione, si annullano altre scelte possibili, cioè nel caso specifico interventi sull’Irpef a favore dei lavoratori dipendenti e dei pensionati di reddito medio-basso. Il provvedimento illustrato dal premier Letta stanzierà delle risorse anche per una parte degli esodati e cassintegrati, ma necessariamente con risorse più limitate, oltre a rinviare l’aumento dell’Iva anche per l’ultimo trimestre. Angelino Alfano ha già trovato il modo di presentare il …

“Imu «prima casa » cancellata in tre tappe”, di Marco Mobili e Marco Rogari

Con un decreto legge il Governo ha deciso l’abolizione dell’Imu, che avverr à in tre passaggi: la cancellazione della rata di giugno (già sospesa) sulla prima casa, quindi lo stop alla rata di dicembre con la futura legge di stabilità e infine il passaggio alla service tax dal 2014. Letta: «Ora possiamo guardare al futuro del Governo con maggiore fiducia». L’Imu finisce in soffitta. Ma per cancellarla definitivamente occorrerà attendere il completamento di un’operazione in tre tappe. Che scatta subito per le abitazioni principali, per i terreni agricoli e le case rurali con l’immediato azzeramento della rata di giugno, fin qui congelata, per la quale sono già disponibili i 2,4 miliardi di risorse necessarie. E che prevede la cancellazione anche del versamento di dicembre, ma per il momento solo sulla carta seppure con un impegno politico su cui è d’accordo tutta la “strana maggioranza” che dovrà tradursi nell’individuazione di altri 2,4 miliardi con un prossimo decreto da collegare a met à ottobre alla legge di stabilità. La terza fase prenderà poi il via il 1° …

“Salvi 6500 esodati. Cassa integrazione, c’è mezzo miliardo”, di Antonio Pitoni

L’ emergenza doveva essere affrontata. Disinnescando la bomba sociale che, tra cassa integrazione in scadenza e lavoratori intrappolati nel limbo degli esodati, rischiava di esplodere tra le mani del governo. E nonostante la coperta decisamente corta a disposizione, alla fine le risorse necessarie sono state trovate. In gran parte con tagli di spesa, per il resto ricorrendo alla leva fiscale sulle imprese operante nel settore dei giochi e delle scommesse. In tutto, 1,2 miliardi rastrellati nelle pieghe del decreto-Imu per la copertura delle misure adottate ieri dal Consiglio dei ministri. A dare un titolo alla giornata ci ha pensato allora il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini: «I più deboli al centro del decreto legge varato dall’esecutivo». Nel dettaglio, 500 milioni saranno destinati al rifinanziamento della Cig (2,5 miliardi il totale degli stanziamenti nel 2013), altri 700 (spalmati però tra il 2014 e il 2019) daranno respiro agli esodati, quei lavoratori cioè senza più impiego né pensione, prodotto (distorto) della riforma Fornero. Come chiarito dal premier Enrico Letta ne beneficeranno circa 6.500 …