“Un paese ostaggio dei rancori”, di Cesare Martinetti
Sarà mai possibile in questo nostro Paese aprire una discussione su un argomento – mettiamo, non a caso, l’emergenza carceri – e discutere del merito di quel problema e non aprire una rissa su un aspetto eventuale e marginale di quella questione? Per poi risolvere tutto nel nulla, dimenticarsi il fondo di quell’emergenza, naturalmente non risolverla e passare a una nuova emergenza purché si possa trasformare al più presto in rissa? No, non pare possibile. Abbiamo citato le carceri non a caso perché sono l’esempio più recente e più plastico di questo fenomeno tutto italiano. Il sistema penitenziario italiano è una vergogna, l’Italia rischia di subire l’onta di una condanna europea – ma la si potrebbe semplicemente definire una condanna «di civiltà» – per lo stato delle nostre carceri, un inferno dove esseri umani sono costretti a vivere in un metro e mezzo quadrato, in un supplizio inimmaginabile e feroce che si perpetua quotidianamente. Quanto se n’è parlato quando il Presidente della Repubblica ha messo il Parlamento e il sistema politico di fronte a una …