Anno: 2013

“L’Ospedale, che bellezza!”, di Luca Molinari

Appartengo a una generazione che è stata pericolosamente educata all’happy end. Mi si dirà che non sono i tempi giusti per un atteggiamento di questo tipo, ma oggi credo sia significativo guardare a questa bella storia d’architettura da questo punto di vista. Poche settimane fa l’Aga Khan Award for Architecture, una sorta di corrispettivo del Pritzker Price per il mondo islamico, ma con una cadenza triennale e una forte prospettiva sociale concentrata sull’opera piuttosto che sull’architetto, ha indicato le cinque opere meritevoli del prestigioso premio. Tra queste c’è il Centro di Cardiochirurgia Salam di Emergency a Khartoum disegnato dallo studio veneziano Tamassociati. Questa è l’ultima di una lunga serie di belle notizie che hanno accompagnato l’opera e che comincia con l’inaugurazione nel 2007 del l’incredibile, piccolo, edificio sorto al l’estrema periferia della capitale sudanese tra il deserto e il Nilo Bianco, e diventato il più importante centro di cardiochirurgia di tutta l’Africa Equatoriale, con un bacino d’utenza di almeno 300 milioni di abitanti. In questi anni l’ospedale ha accolto e curato, gratuitamente, pazienti da 23 …

“La memoria non si cancella”, di Vittorio Emiliani

I grandi maestri latini ci hanno insegnato a «non infierire sui morti» e noi non lo faremo neppure su Erich Priebke spentosi centenario nel suo letto senz’ombra di pentimento per il ruolo criminale avuto nel massacro delle Fosse Ardeatine. Nemmeno un sussulto critico sugli orrori del nazismo. La morale laica e quella cristiana ci dettano il rispetto per ogni persona umana. Anche per quelle che, come Priebke, si sono comportate con una ferocia che ha rari riscontri nella storia, partecipando in modo diretto a radunare centinaia di ostaggi e a sopprimerli barbaramente. Il rispetto umano, certo. Ma non pietà, perché, come dice la canzone partigiana scritta dal comandante «Nuto» (Nuto Revelli): «Tedeschi e fascisti, fuori d’Italia! / Gridiamo a tutta forza. Pietà l’è morta!». Non pietà, né funerali pubblici (giusto il no dello stesso Vicariato) che possano consentire anche la minima manifestazione apologetica nella Roma della eroica resistenza di Porta San Paolo, della razzia del ghetto (e il 16 ottobre è qui), delle tante deportazioni senza ritorno, del carcere di via Tasso, nella Roma che …

“Migranti, la svolta di Letta: missione militare umanitaria”, di Ninni Andriolo

L’Italia non attende l’Europa. Pretende che l’Unione faccia la propria parte per bloccare la strage continua che insanguina il Mediterraneo ma intanto anticipa i tempi. «Da lunedì metteremo in campo una missione militare-umanitaria» annuncia Enrico Letta ospite assieme a Martin Schulz della edizione veneziana de La Repubblica delle idee. Navi e aerei italiani quindi, e per «rendere il nostro mare più sicuro possibile nella parte in cui in questi giorni è diventato una tomba». Almeno sulla carta la filosofia dell’intervento che illustra il presidente del Consiglio è opposta alla politica dei respingimenti che animò i governi Pdl-Lega. L’obiettivo della missione è quello di «soccorrere, aiutare, evitare nuove tragedie», non certo – spiegano dal governo – «quello di utilizzare la forza contro centinaia di disperati che fuggono dal- la guerra e dalla miseria». Serviranno «molti soldi» per «mettere in campo tre volte le navi che ci sono adesso e le unità aeree», ammette il premier. Ma l’Italia affronterà subito l’emergenza senza – per questo – rinunciare a battere i pugni per ricordare a Bruxelles che le …

“Per vincere serve un partito”, di Claudio Sardo

Il congresso del Pd è cominciato. Deve dare all’Italia un progetto di cambiamento e legittimare una nuova classe dirigente. Si tratta di una responsabilità nazionale, non inferiore a quella che il Pd ha assunto mettendosi alla guida del governo di «necessità». Senza questa prospettiva, senza visione del futuro, l’orizzonte stesso del governo si accorcerebbe. Le larghe intese sono la febbre, non certo la normalità del sistema democratico. Oggi servono per porre le basi – istituzionali e sociali – del cambiamento di domani: in un sistema al collasso non possiamo permetterci che anche le prossime elezioni siano nulle. L’obiettivo di vincere le elezioni – obiettivo da porre fin d’ora – è dunque un proposito sano. Che di per sé non si contrappone alla battaglia necessaria nel governo Letta affinché si raggiungano risultati in termini di ripresa economica, di equità sociale, di riforme elettorali e istituzionali. E proporsi di vincere le elezioni per il Pd – che non le ha mai vinte, ed è erede di un centrosinistra che nell’ultimo ventennio non ha mai vinto davvero neppure …

“I veri nemici della Carta”, di Carlo Galli

La Costituzione è ora al centro della politica. Torna a unire e torna a dividere. Non è una cattiva notizia, di per sé: almeno, si parla di cose serie e non di escort. Del progetto di una vita civile improntata alla democrazia, e non di ridicole e tracotanti pretese di immunità dalla legge. Tuttavia, si deve stare attenti a definire i fronti polemici, le linee d’amicizia e d’inimicizia: ci sono molti modi di difendere e di attaccare la Costituzione, che vanno distinti con accuratezza. C’è il modo della destra, di sostanziale estraneità – storica, politica, valoriale – rispetto alla Carta; il modo di chi ignora che cosa significhi «fondata sul lavoro», di chi critica come «bolscevica» l’indicazione della responsabilità sociale dell’impresa, di chi teorizza la disuguaglianza, di chi detesta la Resistenza. È un modo che conosciamo, purtroppo, da vent’anni; e contro di esso molti che oggi paiono divisi hanno a suo tempo combattuto uniti. C’è poi il modo del movimento di Beppe Grillo; un finto amore per la Costituzione – della quale in realtà non …

“Germania, il silenzio dei forti”, di Gian Enrico Rusconi

La Germania non ha ancora un nuovo governo, a tre settimane dalle elezioni. Ma i tedeschi non sembrano preoccuparsi. I partiti potenzialmente coalizzabili con la Cdu della Mer-kel – socialdemocratici e verdi – continuano a incontrarsi e a confrontarsi. «Roba da Prima Repubblica» – direbbe qualche commentatore credendosi spiritoso. Ma non è affatto così. E’ il ritmo di chi sa che a Berlino è comunque garantita la continuità politica interna e l’influenza, anzi l’assertività della Germania verso l’esterno. Anche e soprattutto verso l’Europa, guardata ormai con circospezione. Continuità all’interno e assertività nei confronti dell’Europa è ciò che sta a cuore ai tedeschi. Per questo hanno scelto Angela Merkel, qualunque governo formi. A fronte di questa Germania c’è un’Italia politica frenetica e infelice, con un governo volonteroso ma sostanzialmente impotente per poter fare scelte incisive. Solo una disinvolta incompetenza e una cattiva conoscenza della realtà politica può presentare le nostre «larghe intese» come una versione italica della grande coalizione tedesca. Manca l’ingrediente principale: una cultura politica solidale sulle grandi cose da fare in nome dell’interesse comune, …

“L’orrore e la tomba”, di Adriano Prosperi

La chiesa si rifiuta di celebrare i suoi funerali, l’Argentina respinge la salma, Roma gli nega la sepoltura. Priebke è morto e nessuno lo vuole. Il suo corpo, quel corpo di vecchio che lui nelle uscite con la badante si studiava di mantenere eretto come si conveniva a un ufficiale delle SS, ora è composto nella bara. Ma in quella morte non c’è nessuna pace. La sorte di quel cadavere rischia di diventare un incubo. Dove sarà sepolto? Questa era stata la prima domanda che ci si era posti. E la risposta era stata: in Argentina, dove aveva vissuto per mezzo secolo indisturbato. Era un desiderio più che una risposta, dettato dal senso della speciale sacralità del suolo italiano e romano dove riposano le vittime delle Fosse Ardeatine. E invece no, l’Argentina non lo vuole. Così è cominciata una storia che promette di essere una strana ma importante cartina di tornasole di abitudini antiche e di problemi nuovi. Qui sono presenti e in conflitto l’opinione pubblica, le regole civili e le norme ecclesiastiche. L’esecrazione per …