Anno: 2014

"Ma in Italia si «gioca» il secondo tempo del voto 2013", di Lina Palmerini

Più che elezioni europee sembra il secondo tempo delle politiche dello scorso anno. Perfino il confronto sulle percentuali di voto non si è fatto e non si farà con il 2009, ma con il 2013, come se davvero questo voto fosse l’omologo di quello di un anno fa. Eppure i sondaggisti spiegano che non sono dati comparabili perché «quando va a votare almeno un 15% di cittadini in meno, come accade alle europee, è tutta un’altra partita», spiega Roberto Weber di Ixè. È vero che nel 2009 non c’era Grillo e non c’era la versione renziana del Pd (Berlusconi c’era), ma questo voto si gioca su un equivoco pienamente “riuscito”: e cioè che le europee possano cambiare il destino della legislatura e del Governo. È un equivoco su cui ha giocato per primo Beppe Grillo annunciando la «marcia su Roma» più che su Bruxelles, riuscendo così a centrare l’obiettivo di puntare contro Matteo Renzi e non contro le politiche europee. Un gioco a cui il premier non ha potuto sottrarsi perché una legittimazione democratica è …

"La posta in gioco nella Procura divisa", di Massimo Giannini

C’È una posta in gioco altissima, che non si può e non si deve perdere di vista, in quella che viene volgarmente e strumentalmente liquidata come la “faida” interna alla Procura di Milano. Il pg di Cassazione Ciani farà le sue verifiche. Le due commissioni del Csm interessate al caso stenderanno martedì le relazioni da trasmettere al plenum per il giudizio finale. Ma intanto, dietro lo scambio di accuse tra il sostituto Alfredo Robledo e il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati si nasconde solo incidentalmente un conflitto “gerarchico”, che chiama in causa due diverse visioni su come si assegnano i fascicoli nel più importante ufficio inquirente del Paese dai tempi di Tangentopoli in poi. Un ufficio che ha sciolto il colossale grumo di malaffare costruito intorno al Caf, ha gestito le inchieste più scottanti sulla micidiale macchina corruttiva berlusconiana, e oggi ha riacceso i riflettori sul gigantesco e mai dismesso mazzettificio di quelli che un tempo rubavano “per” il partito, e oggi rubano “al” partito. UN UFFICIO che è storicamente un avamposto della legalità: capace …

"L'integrazione europea risposta al populismo", di Roberto D'Alimonte

Le elezioni europee sono sempre state elezioni un po’ particolari. Queste lo sono ancora di più. La gente le sente come meno importanti di quelle nazionali. Si vota per un parlamento distante di cui si sa poco o niente. La posta in gioco è minore e si va meno a votare. A partire dal 1979 l’affluenza è sempre calata. Alle ultime elezioni del 2009 è stata il 43%, ma con rilevanti variazioni territoriali. Escludendo i paesi con voto obbligatorio (Belgio e Lussemburgo) si va dal massimo di Malta (79%) al minimo della Slovacchia (20%). L’Italia è sempre stata uno dei paesi in cui si è votato di più, il 65,1% nel 2009. Ma il calo, a partire dal 1979, è stato costante anche da noi. La differenza tra quanto si vota alle politiche e quanto si vota alle europee è un altro dato che coglie bene il relativo disinteresse dei cittadini europei verso la competizione per il Parlamento di Strasburgo. Anche in questo caso gli andamenti sono molto diversi territorialmente. Mettendo a confronto l’affluenza alle …

"A scuola di inclusione", di Franco Bomprezzi

C’è un problema nella scuola italiana, evidente a occhio nudo. Il sistema attualmente in vigore dell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità sta paurosamente scricchiolando, sotto il peso degli anni, della burocrazia, della contraddittorietà delle norme, della mancanza di risorse, della scarsa convinzione a livello dirigenziale, del rigetto anche psicologico da parte degli stessi genitori di bambini con disabilità che temono più esclusione che inclusione. L’elenco dei campanelli d’allarme potrebbe continuare a lungo. Ma fortunatamente l’Italia è un Paese nel quale operano, spesso sotto traccia, energie intellettuali e morali di alto livello, competenze che ci vengono invidiate all’estero, persino case editrici che in questo periodo così difficile riescono a produrre contenuti utili al confronto culturale, senza che questo avvenga subito e solo in chiave politica. E’ il caso del bel libro di Dario Ianes, “L’evoluzione dell’insegnante di sostegno – verso una didattica inclusiva” edito recentemente da Erickson e già al centro di un vivacissimo dibattito. La tesi di Dario Ianes (nella foto di questo post), uno dei punti di riferimento culturali nel campo della pedagogia speciale …

"Corruzione, giro di vite torna il falso in bilancio più poteri a Cantone", di Liana Milella

A Cantone veri poteri per Expo, ovviamente con un decreto legge. Senza sovrapposizioni con la magistratura. E svolta sulla riforma della giustizia, a partire dal falso in bilancio, dalla prescrizione, dall’auto- riciclaggio. Parola di Renzi per Cantone e di Orlando per la manovra anti-corruzione. Bisogna solo aspettare che si voti per le europee e poi il premier manterrà la promessa che ha fatto sulla giustizia sin dal suo arrivo a palazzo Chigi, cui si è aggiunta adesso l’emergenza di Expo a Milano. PRIM’ANCORA di rivelare quali saranno gli effettivi poteri per il commissario anti- corruzione, merita una finestra l’anticipazione sulla riforma della giustizia. Raccontano in via Arenula che il Guardasigilli Andrea Orlando abbia deciso di bruciare i tempi. A fargli rompere gli indugi le notizie, sicuramente non buone, che arrivano dal Senato sul ddl anti- corruzione, che nasce come ddl Grasso, ma rischia di diventare tutt’altro, soprattutto perché l’Ncd di Alfano ha già manifestato perplessità sul falso in bilancio. Una riforma — riportare a 5 anni, come in passato, la punibilità massima del delitto azzerato …

"L’Europa e la notte dei musei, al Colosseo i dirigenti fanno le guide", di Alessandro Capponi e Maria Rosaria Spadaccino

Il costo del biglietto è di un euro ma lo spettacolo, il più delle volte, è di grande fascino: anche per questo forse, in Italia, i primi dati in arrivo nella «Notte dei Musei» raccontano di file ordinate, di famiglie con bambini e coppie di turisti, di pensionati sorridenti per l’ingresso pagato con una sola monetina. Tutti ad aspettare il proprio turno, col buio, e il cuore leggero di chi va incontro all’arte. «Pienone e file ovunque», scrive su Twitter il ministro Dario Franceschini. E la gente è così tanta che non mancano le proteste: a Pompei, ad esempio, perché la serata è a numero chiuso (370 persone) e in molti sono costretti a tornare indietro. A Roma è una notte tiepida, il cielo senza nuvole, e i visitatori del Colosseo sono accolti da Barbara Nazzaro, la direttrice che due mesi fa raccontò l’Anfiteatro Flavio a Barack Obama; stavolta, lo spiega ai tremila fortunati che sono riusciti a prenotare un biglietto. Ma sia chiaro: il Colosseo, sia pure a numero chiuso, è solo uno dei …

E nella rossa Emilia Renzi riscopre il fascino del «noi», da l'Unità

Tre camicie cambiate in corsa, due bocconi di maccheroni al ragù mangiati in piedi perché rifiutare non è cortese, un’ora di allenamento in palestra dalle sette alle otto di mattina. Il ciclone Matteo Renzi investe l’Emilia Romagna e porta nelle piazze decine di migliaia di persone come neanche Stefano Bonaccini, qui in casa sua, responsabile Enti locali, si aspettava. Qui dove il M5s è andato fortissimo alle ultime politiche conquistando pezzo pezzo la terra rossa d’Italia. Voleva la piazza il segretario Pd e la piazza si è preso, con buona pace di quanti temevano che stando al governo tempi di piazze piene non fossero. Lontanissimi i tempi delle convention al chiuso, della Leopolda del giovane sindaco che sfidava il ghota del partito. Il primo banco di prova da quando è arrivato a Palazzo Chigi è proprio la campagna elettorale per le europee e le amministrative con un vero unico sfidante, Beppe Grillo a testa bassa contro Renzi. Non cambia solo verso al Paese, cambia verso alla sua strategia comunicativa il premier. «Voglio stringere mani e …