Anno: 2014

Parole e silenzio – Manuela Ghizzoni 08.11.2014

Parole e silenzio Le parole sono quelle dei #Q96Scuola: sono parole giuste ed io ho avuto ed ho orecchie per ascoltarle. Il silenzio (parziale e presunto) che mi viene imputato è quello di chi si riserva di parlare nei momenti appropriati e di chi prende molto sul serio quello che fa (e ha pagato qualche scotto personale per averci creduto fino in fondo). Il silenzio di chi è stato accusato, illogicamente, di avere condotto una battaglia pur consapevole della sconfitta. Chi lo afferma pare dimenticare quanto accaduto solo 3 mesi fa, in occasione del decreto legge Madia. Allora lo voglio ricordare, sinteticamente: alla Camera è stato approvato l’emendamento a mia prima firma per il pensionamento dei Q96. Approvato prima in Commissione Affari costituzionali, poi dalla Bilancio (e non senza discussione con il governo) e infine dall’intera Aula, con un voto di fiducia sul testo complessivo del decreto. Al Senato, pochi giorni dopo e per unilaterale decisione del governo che ha assunto i dinieghi della Ragioneria dello Stato e dell’INPS nei confronti della copertura individuata alla …

"I giovani talenti si «richiamano» con politiche mirate e giusti incentivi", di Fabrizio Onida – Il Sole 24 Ore 06.11.14

I giovani talenti si «richiamano» con politiche mirate e giusti incentivi di Fabrizio Onida Si parla sempre più dei giovani talenti italiani che per mancanza di prospettive, sfiducia, rassegnazione rinunciano a rientrare in Italia dopo un periodo di studi all’estero, dove spesso si distinguono per ottimi risultati e infatti ricevono offerte interessanti di lavoro. Il Rapporto “Italiani nel mondo” 2014 della Fondazione Migrantes segnala che l’Italia è quarta in Europa come numero di studenti in mobilità e che la forbice tra uscite ed entrate di cittadini italiani con l’estero si è ampliata vistosamente dal 2008 fino a raggiungere un saldo di 50mila unità nel 2013. Sulle 82mila unità in uscita nel 2013 due terzi sono laureati e diplomati, il 40% origina nelle regioni del Nord. Eppure diverse affiliate italiane di gruppi multinazionali cercano giovani laureati e diplomati di materie tecnico-scientifiche, in particolare ingegneri di cui apprezzano senza riserve le qualità: competenza tecnica combinata con flessibilità e creatività in dosi nettamente superiori a quelle dei loro pari grado tedeschi, francesi, inglesi, americani. Allora che cosa manca …

"Generosi, semplici, di successo. Ecco gli eroi della normalità", di Elisabetta Rosaspina – Corriere della Sera 05.11.14

Che una buona notizia faccia notizia potrebbe già essere, di per sé, una cattiva notizia. Notizia, in quasi tutte le redazioni del mondo, è qualcosa di notevole perché inatteso, sorprendente o, per enfatizzare un po’, clamoroso. Funziona soprattutto se suscita angoscia, rabbia e magari orrore. Ma siccome sangue, indignazione e paura hanno il difetto di provocare assuefazione, capita che il dosaggio richiesto debba aumentare. E aumenti.  Le buone notizie, si è creduto finora, perdono la gara con quelle cattive perché rispecchiano una realtà banale: non vendono, non generano traffico online, non scatenano dibattiti, non scaldano Facebook e Twitter. Ma se si scopre che, senza voler molestare De Amicis, scaldano i cuori e addolciscono l’umore quotidiano, ecco che una dose diventa necessaria, come un piccolo spot rinfrescante, durante il film dell’attualità che inizia e finisce con un prevedibile «mal»: malcostume, malgoverno, malfunzionamento, malasanità, malavita, maleducazione, malcontento. Quando proprio non è colpa di nessuno: maltempo. «Buone notizie», ovvero «Storie di un’Italia controcorrente nelle pagine del Corriere della Sera », il volume curato dal vicedirettore Giangiacomo Schiavi, ne …

"Grandi italiani crescono (soprattutto all'estero)", di Beppe Severgnini – Corriere della Sera 05.11.14

I fatti: l’italiana Fabiola Gianotti sarà il prossimo direttore generale del Cern di Ginevra, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare. Il commento: bella notizia, ma non sorprendente.  Ogni volta che gli scienziati italiani vengono messi in condizione di lavorare bene, i risultati arrivano. Lavorare bene vuol dire: disporre di mezzi economici sufficienti e strutture adeguate; operare con procedure ragionevoli; poter scegliere i collaboratori (e allontanarli, quand’è il caso); non dover lottare quotidianamente contro politicanti ubiqui e bradipi burocratici. Certo, non tutti si trovano a dirigere grandi laboratori o istituti internazionali. Una sola è arrivata al vertice nel centro del superacceleratore Lhc, che ha studiato il bosone di Higgs. Ma la regola è la stessa: i buoni luoghi generano buoni pensieri, e i buoni pensieri conducono a grandi risultati. I nomi degli italiani arrivati ai vertici della scienza mondiale sono molti. Un brevissimo elenco, tra le persone che ho conosciuto: l’immunologo Lanzavecchia in Svizzera, il biologo Vescovi in Canada, il genetista Pandolfi a Harvard, il fisico Coppi al MIT, Ferrari a Houston (nanotecnologie mediche), Cipolla a …

"Un anno di lavoro presso le organizzazioni dell’Onu per i laureati under 30", di Federica Micardi – Scuola 24 05.11.14

Un’esperienza di almeno un anno all’estero presso un’organizzazione internazionale nell’orbita Onu. È quanto offre il programma Jpo (Junior Professional Officer Programme), anche noto come Programma esperti associati e giovani funzionari delle organizzazioni internazionali, finanziato dal ministero degli Esteri. L’iniziativa è rivolta a giovani laureati, con meno di 30 anni (33 se la laurea è in medicina) che supereranno le rigorose selezioni. I requisiti richiesti sono: l’essere nati il 1° gennaio 1984 (1981 per i laureati in medicina) o dopo; la nazionalità italiana; il possesso di una laurea specialistica o magistrale oppure di un master successivo a una laurea triennale; l’ottima conoscenza dell’inglese. La conoscenza di altre lingue ed eventuali esperienze maturate saranno tenute in considerazione. Il processo di selezione prevede una prima fase curata dall’ufficio Un/Desa (United Nation Department of Economic and Social Affairs) di Roma. Seguirà, probabilmente tra giugno e luglio, un colloquio di selezione finale a Roma con i rappresentanti delle varie organizzazioni di destinazione che saranno le responsabili dei risultati della selezione finale. Chi avrà superato la selezione, prima della candidatura ufficiale, …

Alluvionati, parlamentari Pd “L’Inail disponibile a rateizzazioni” – comunicato stampa 04.11.14

I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari sono impegnati a cercare soluzioni per gli imprenditori agricoli delle zone alluvionate che dal 17 novembre devono pagare i premi assicurativi sospesi. Dall’Inail una prima risposta positiva: è possibile la rateizzazione fino a 36 mesi. L’Inps ha dato appuntamento ai parlamentari modenesi già per giovedì, mentre si lavora a una soluzione che potrebbe essere imminente con l’Agenzia delle Entrate e il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ecco la loro dichiarazione: “Mentre Salvini, in pieno loop elettorale, pensa di accattivarsi qualche voto in più parlando di uno Stato buffone, come sempre, noi parlamentari del Pd stiamo muovendoci per trovare una soluzione fattiva. Facile offendere, molto meno essere efficaci. Venendo incontro alle preoccupazioni espresse dagli imprenditori agricoli delle zone colpite dal sisma e dall’alluvione per i quali, a partire dal 17 novembre, scade la sospensione dei pagamenti dei premi assicurativi, abbiamo contattato l’Inail nazionale e, giovedì, incontreremo i vertici nazionali dell’Inps. Da Inail, intanto, è già arrivata una notizia rassicurante: chi si troverà in difficoltà …

Gas Rivara, parlamentari Pd “Il deposito non si farà” – comunicato stampa 04.11.14

  “Non è vero che lo Sblocca Italia ha riaperto la strada alla realizzazione del deposito interrato di gas a Rivara. E’ il parere della Regione, introdotto nell’art. 38 grazie al lavoro di noi parlamentari in Commissione, il nostro argine più sicuro contro progetti non voluti dai territori”: con queste parole i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari fanno chiarezza sulle voci che si stanno rincorrendo nell’Area Nord, spesso alimentate ad arte da chi difende interessi di parte. Ecco la loro dichiarazione: «Finché in questa Regione il Partito democratico sarà forza di governo il deposito interrato di gas a Rivara non verrà realizzato. Questa è una delle poche certezze nelle voci che si vanno rincorrendo nella Bassa, in alcuni casi fatte circolare ad arte da chi difende interessi di parte. Ricordiamo, innanzitutto, che per quanto riguarda Regione e Stato, il provvedimento è già archiviato con un no definitivo di entrambi: sono proprio la Regione Emilia Romagna e l’allora ministro dell’Ambiente Orlando ad aver pronunciato il diniego definitivo e nessuna delle ragioni …