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Dipendenti del Fermi, Muzzarelli al Governo “Serve intervento urgente, così non può continuare” – comunicato stampa – Provincia di Modena 30.07.15

«Non possiamo continuare a gestire e a sostenere i costi del personale del Fermi che non è più collegato con le nuove funzioni della Provincia. Con responsabilità garantiremo il regolare avvio dell’anno scolastico ma il Governo deve risolvere questo problema». E’ questo, in sintesi, il contenuto della lettera che Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia ha inviato al presidente del Consiglio Renzi e al ministro Madia, a proposito della situazione dei 55 dipendenti tra docenti e personale tecnico, amministrativo e ausiliario dell’istituto Fermi, tuttora dipendenti della Provincia.
«Vogliamo evitare – afferma Muzzarelli – di essere costretti, applicando le norme nazionali, a dichiarare in sovrannumero i 55 dipendenti dell’istituto Fermi ancora in carico alla Provincia. Vista l’attuale situazione finanziaria dell’ente, per scongiurare che ciò avvenga, il Governo deve intervenire».
La situazione dell’ente è stata illustrata nel corso di un incontro che si è svolto giovedì 30 luglio per informare il dirigente scolastico dell’istituto Maria Cristina Zanti su come la Provincia si stia impegnando per risolvere la situazione anche attraverso l’azione sul Governo dei parlamentari modenesi.
Come conferma, infatti, la deputata Manuela Ghizzoni «stiamo da tempo pressando il Governo affinché intervenga per risolvere questa situazione, alcuni passi avanti ci sono stati ma non è ancora sufficiente. Occorre salvaguardare un patrimonio professionale importante che opera all’interno di un istituto storico per tutto il territorio modenese».
Come prevede la legge, la messa in sovrannumero aprirebbe la procedura per la mobilità al fine di collocare i dipendenti presso altri enti o istituti, per Muzzarelli un’ipotesi da evitare ma che solo il Governo può scongiurare.
«Nessuno perderà il posto – aggiunge Muzzarelli – e continueremo a corrispondere gli stipendi, tuttavia non possiamo permetterci di continuare a sostenere una spesa di oltre due milioni e mezzo di euro all’anno, quanto costano alla Provincia i dipendenti, quando non abbiamo le risorse per le manutenzioni scolastiche o per chiudere le buche sulla viabilità provinciale».
Il problema del Fermi fa parte di un pacchetto di richieste al Governo da parte della Provincia per garantire il corretto funzionamento dell’ente, dopo i pesanti tagli alle risorse decisi con la legge di Stabilità, senza una conseguente riduzione delle competenze e passaggio del personale ad altri enti: oltre al Fermi, le richieste riguardano il passaggio dei dipendenti dei Centri per l’impiego e quelli della Polizia provinciale.