I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari, che più attivamente in questi anni si sono occupati di post-sisma e ricostruzione, intervengono nella polemica sollevata delle opposizioni di San Felice sul sindaco e presidente dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord, Alberto Silvestri. Ecco la loro dichiarazione:
“Non abbiamo certo bisogno della lezioni di centro destra e Movimento 5 stelle sull’importanza delle azioni, anche simboliche, per testimoniare la distanza fra un’Amministrazione locale sana e la criminalità organizzata. Lo abbiamo sempre ripetuto, non solo a parole però, anche attraverso fatti concreti a cominciare dalle procedure introdotte per la ricostruzione post sisma. Pratiche che più d’uno, anche all’interno di quelle stesse opposizione che oggi strepitano, avevano additato come inutili orpelli capaci solo di rallentare un lavoro che avrebbe dovuto invece procedere quanto più speditamente possibile. Se allora avessimo ceduto difronte a chi chiedeva più velocità e meno rigore nei controlli quella che oggi ci troveremmo a discutere sarebbe una storia diversa, sicuramente peggiore del quadro comunque preoccupante descritto dall’inchiesta Aemilia. Nessuno ha sottovalutato l’importanza della richiesta di costituzione di parte civile in quel procedimento. L’Unione di Comuni dell’Area Nord, già lo scorso mese di febbraio, aveva provveduto ad approvare una delibera in cui si evidenziava la necessità di seguire con attenzione l’evolversi delle indagini, riservandosi di adottare gli atti necessari alla tutela degli interessi dell’Ente, nel momento in cui si fossero concretizzati i relativi presupposti di legge. Documento d’indirizzo cui è stato dato seguito lo scorso 9 dicembre, con una seconda delibera nella quale si dava mandato all’avvocato Dè Biase, che già seguiva la costituzione di parte civile per Provincia di Modena e Comune di Finale Emilia, di procedere con analoga procedura anche per l’Unione dei Comuni dell’Area Nord. Entrambi gli atti sono consultabili sul sito dell’Unione, nessuna dimenticanza dunque ne tanto meno falsità. Paradossalmente al sindaco di San Felice si contesta invece di essere stato fin troppo zelante, avendo avviato le pratiche per la costituzione di parte civile del Comune per il processo da cui ha poi preso le mosse parte dell’indagine relativa all’inchiesta Aemilia, ossia il procedimento a carico dei Bianchini. Per altro definire come fa il centro destra una modesta problematica ambientale questa costola del processo, pare un evidente errore, riguardando questa la gestione e lo smaltimento di alcune decine di tonnellate di amianto. Chi chiede oggi le dimissioni di Silvestri accusandolo di ritardi ed inadempienza dimostra forse di non aver seguito questa complicata vicenda sin dall’inizio. La criminalità organizzata si combatte anche con gli atti simbolici, non vi è dubbio, ma forse anche più realisticamente tenendo quotidianamente alta la guardia ed operando concretamente ogni giorno per costruire quelle difese e quegli anticorpi necessari a individuare e affrontare ogni eventuale campanello d’allarme.”