Tutti gli articoli relativi a: lavoro

«Fiat, basta con le minacce ora gli investimenti», di Oreste Pivetta

Ventiquattro ore e più dopo la sentenza, la lettura resta complicata e le interpretazioni incerte. Soprattutto non si colora d’azzurro il cielo sopra le fabbriche italiane: arriveranno o no gli investimenti promessi da Marchionne? L’avvenire è oscuro e sono preoccupati più a Torino che a Pomigliano, lo stabilimento al centro della contesa giudiziaria, perché bene o male la Fiat settecento milioni a Pomigliano li ha impegnati e a Pomigliano, bene o male, a ottobre dovrà partire la nuova linea di produzione della Panda, la nuova Panda, che s’attende per l’anno prossimo, carta sperata di rilancio in un mercato sempre più magro. La Fiat e i suoi tira e molla, la Fiat e la sua voglia di uscire da Confindustria, di far da sé, di poter decidere da sé, indisturbata, la Fiat sempre un passo avanti nell’attacco del contratto nazionale, «per partire – sostengono al Lingotto ed è ormai un ritornello – almeno alla pari con un concorrenza che per noi è globale». Che cosa resta? Pare che Marchionne reciti sempre la stessa parte: prima le …

Ripresa più difficile Lavoro, redditi e produzione sotto tiro", di Rinaldo Gianola

Siamo il paese più indebitato e con il tasso di crescita dell’economia più basso tra i “grandi” d’Europa. Ora, arrivati al terzo anno di recessione, l’interrogativo che imprese e sindacati si pongono è quali conseguenze può avere l’ondata speculativa che ha spazzato i mercati e il sistema finanziario italiano ed europeo in questi giorni. La prima preoccupazione è che la crisi del debito possa compromettere quei timidi segnali di ripresa dell’economia comparsi negli ultimi mesi. Per quest’anno e il 2012 le prospettive di crescita del Pil sono modeste, poco più dell’1%, ma queste stime non tenevano conto della caduta di questi giorni e della manovra correttiva di rientro del debito che, per generale considerazione, avrà un impatto recessivo sull’economia. Rischiamo, dunque, il cosiddetto «doubledip», cioè una seconda caduta, dopo la prima fase di recessione che dal 2008 a oggi ha cancellato circa mezzo milione di occupati, con una profonda ristrutturazione dell’apparato produttivo (compresa la scomparsa o il trasferimento di intere produzioni) con un ricorso record alla cassa integrazione. L’Inps ha calcolato che il “tiraggio” della …

"Ecco serviti i tagli alle pensioni", di Mario D'Adamo

Docenti e dirigenti perderanno da 9 a 64 euro al mese. La riduzione e il blocco delle prossime due rivalutazioni delle pensioni interessano tutto il personale della scuola a riposo: dal 1° gennaio 2012 e dal 1° gennaio 2013 l’indicizzazione annuale del loro assegno mensile lordo, compreso fra tre e cinque volte il trattamento minimo Inps (467 euro), verrà applicata per intero solo sugli importi fino a 1.400 euro, per essere ridotta al 45 per cento per la parte eccedente e fino a 2.340 euro (prima era corrisposta al 90 per cento). Tutti i dirigenti scolastici, poi, non avranno alcuna indicizzazione sulla quota di pensione superiore a 2.340 euro, mentre, se non fosse intervenuta la manovra, l’avrebbero percepita ridotta al 75 per cento. Il tutto, ovviamente, salvo non intervengano modifiche in sede di conversione parlamentare del dl, che è stato assegnato in prima lettura al senato. Intenzioni in tal senso erano state espresse dalla Lega Nord ma anche dallo stesso ministro del lavoro, Maurizio Sacconi. Dopo i dipendenti pubblici, il blocco dei cui contratti, già …

Lavoro ai giovani, lavoro ai precari. Le 19 proposte di legge del PD

Conferenza stampa del PD. Damiano e Fassina invitano il governo a recepire i testi presentati dal 2008 ad oggi Stabilizzazione del lavoro, sostegno al reddito, tutela dei lavoratori, difesa dei diritti, attenzione al lavoro autonomo ed all’autoimprenditorialità, previdenza: sono queste le cinque direttrici che caratterizzano le 19 proposte di legge che il Partito democratico ha presentato in questa legislatura alla Camera, illustrate oggi in Conferenza stampa da Cesare Damiano, capogruppo in Commissione Lavoro e Stefano Fassina responsabile economico del Pd. “Proposte – ha spiegato Damiano – proprie di un Partito che, diversamente da chi sostiene il contrario, non dice soltanto dei no ma appartiene ad una opposizione che avanza un’alternativa, con l’ambizione di andare al governo. Proposte, come base politica e parlamentare di un programma di governo – ha proseguito l’esponente democratico – che testimoniano un progetto, un pensiero, un’indicazione organica che ha come obiettivo principale non solo i giovani ma anche i cinquantenni che hanno perso il lavoro e che hanno difficoltà a ritrovarlo”. “Il lavoro dei giovani è assolutamente cruciale per i destini …

"Lo statale perde fino a 43mila euro", di Gianni Trovati

Fino a 43mila euro lordi in cinque anni per gli alti vertici delle amministrazioni centrali, ma oltre 2mila anche per un bidello che ne guadagna 23mila all’anno. È il conto che, a consuntivo, potrebbe essere chiesto ai dipendenti pubblici dall’effetto combinato delle ultime due manovre. Quella approvata la settimana scorsa torna a concentrarsi sul pubblico impiego, blinda i risparmi previsti con le misure del 2010, e propone al Governo un pacchetto di opzioni per ridurre la spesa di 1,1 miliardi nel 2013-2015 e di altri 370 milioni annui dal 2016. Tra le scelte aperte dal nuovo intervento, la più probabile è un ulteriore blocco di incrementi e contrattazioni, che potrebbero rimanere congelati fino al 2015. Una certezza: quelli chiesti al pubblico impiego non sono risparmi temporanei, da recuperare passata la buriana, ma sono strutturali e andranno consolidati nei prossimi anni. Un sospetto fondato: il nuovo rinvio che pende sui rinnovi contrattuali, che dovrebbero ripartire nel 2013 ma possono slittare al 2015. Un punto interrogativo sulle misure che arriveranno dal 2016 in poi. Sono questi gli …

«È la solita storia: si usa la previdenza solo per fare cassa», intervista a Cesare Damiano di Bianca Di Giovanni

L’ex ministro difende le misure volute da Prodi: «Noi toccammo gli assegni più ricchi per dare la quattordicesima ai più poveri e aiuti ai precari». Niente di più falso. La nostra manovra era di segno nettamente opposto a quella attuale». Chi prova ad alludere a un parallelismo tra la manovra Prodi e quella attuale con Cesare Damiano, riceve una risposta tranchant: falso. L’ex ministro fornisce le cifre del suo intervento e prospetta i rischi di quello attuale. «Sacconi punta i piedi, Bossi punta i piedi, ma poi alla fine le pensioni ci sono sempre», osserva Damiano. Le trappole per i pensionati sono disseminate in tutti i provvedimenti targati Tremonti. Quanto all’ultimo, il segno è preciso: «Si toglie ai poveri per dare ai ricchi. Esattamente come si fa con le tre aliquote nel fisco». Eppure, si continua a dire che l’intervento prospettato è analogo a quello sugli assegni d’oro voluto da Prodi. «Niente di più falso. Al tempo del governo Prodi io avevo congelato per un anno la rivalutazione delle pensioni pari a 8 volte il …

"L'Italia è ormai incapace di usare il suo capitale umano", di Laura Matteucci

L’unico segnale non negativo è la lieve diminuzione della disoccupazione, soprattutto femminile. Per il resto si confermano dati disastrosi: quello sulla disoccupazione giovanile, di dieci punti percentuali più alta rispetto alla media europea, peraltro già elevata, e quello sulle donne disoccupate nel sud. Tra quante cercano lavoro, che già sono poche, praticamente la metà è disoccupata ». Da Berlino, la sociologa Chiara Saraceno commenta i nuovi dati Istat su occupazione e (soprattutto) disoccupazione italiana, che – ce ne fosse bisogno – riportano alla realtà del Paese all’indomani di una manovra che lei stessa definisce «scandalosa nella sua totale irresponsabilità». Nuovi dati, in realtà sempre gli stessi: ormai la situazione è sclerotizzata. «L’Italia è un Paese che nonè in grado di utilizzare il proprio capitale umano, e che esclude una parte significativa della popolazione, impossibilitata a rendersi autonoma, a fare progetti per il futuro. Abbiamo la più alta percentuale in Europa di giovani che non sono impegnati nè a scuola nè al lavoro. Quello che sconvolge è il fatto in sè, e anche che non riesca …