Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"«Sei il peggior ministro» L’Italia migliore chiede le dimissioni di Brunetta", di Jolanda Bufalini

Insopportabile, sgradevole, candidato alle sberle, al premio Nobel per la maleducazione. Il ministro Brunetta le prende (metaforicamente) da tutte le parti. E i precari portano al ministero cassette di mele. Insopportabile, sgradevole, precario della politica (l’azienda governo non sembra in buona salute), premio Nobel in maleducazione. Sono alcuni degli epiteti che si è guadagnato il ministro Brunetta con quella frase insultante ai precari, «siete l’Italia peggiore». Nell’ordine pronunciati dal segretario della Cgil Susanna Camusso, a Bologna per inaugurare la festa della Fiom, dal segrtario della Cisl Bonanni, dall’onorevole Lo Presti di Fli, da una precaria in un messaggio su Facebook. Il giorno dopo non si è placata la tempesta sul “ministro alla sfrontatezza” come recita un cartello portato in piazza da una precaria della P.A.. E si aggiunge il giornale dei vescovi, Avvenire: «Chi non ascolta si candida alle sberle». Contro il ministro alla innovazione tecnologica e alla digitalizzazione si è scatenata la generazione digitale, d’altra parte è noto, senza i precari nella Pubblica amministrazione le nuove tecnologie sarebbero all’anno zero. «Ho ricevuto 12mila insulti …

"Un piano nazionale per tornare al futuro", di Stefano Fassina

Oggi il lavoro subisce rapporti di forza sfavorevoli mai visti nel secolo scorso.La sfida è comporre un`alleanza tra tutte le persone che lavorano. Domani e sabato, a Genova, il Pd svolge il passaggio conclusivo della Conferenza nazionale per il lavoro. Non è un appuntamento rituale. È la prima assise strutturata del Pd dedicata al lavoro. Il Pd, partito fondato sul lavoro, prende corpo fisicamente, non soltanto in termini di impianto culturale e proposte programmatiche. L`asse della discussione è imperniato su tre parole intimamente connesse: «Persone, lavoro, democrazia». Il lavoro come snodo tra l`affermazione dell`irriducibile identità individuale della persona e la costruzione delle fondamenta della democrazia effettiva. Il lavoro nel primo scorcio del XXI secolo si esprime in una straordinaria varietà e variabilità di condizioni materiali, storie personali e collettive. Anche conflitti fondati su interessi diversi, non su un`ideologia antagonista come racconta la vulgata reazionaria del ministro Sacconi. L`emergenza lavoro di tanti figli si intreccia con la disperazione di tanti padri “scartati” ma ancora etichettati come “garantiti” e tanti artigiani, commercianti e professionisti “fuori mercato”. Eppure, …

"Il nuovo lavoro, precario e no. Il Pd si confronta a Genova", di Bruno Ugolini

Uno dei momenti centrali della Conferenza nazionale per il lavoro promossa dal Pd e che inizia domani a Genova sarà un’inchiesta realizzata da Swg. Il titolo è promettente «Essere operai in Italia». Un viaggio nella condizione operaia con l’ambizione non di presentare un’indagine definitiva sul mondo del lavoro italiano in questo 2011 ma di cogliere umori, esperienze vissute, cambiamenti. Il tutto dentro il ciclone di una crisi che non ha lasciato certo indenni le condizioni lavorative e nemmeno forza e ruolo dei sindacati. Il tentativo è quello di delineare la figura dell’operaio nelle sue diverse componenti: dalle condizioni oggettive (qualifica, stipendio, ore di lavoro, contratti integrativi), al grado di soddisfazione, alle preoccupazioni per il futuro. Unafoto tessera di Cipputi oggi, insomma. L’appuntamento di Genova non sarà così solo un confronto fra stati maggiori, un vertice di esperti. Anche per la presenza massiccia di 600 delegati eletti nel corso di 78 conferenze sul territorio, con la partecipazione di dodicimila persone. Con molti ospiti e tra questi la segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati Bernadette Sègol, …

Brunetta attacca i precari. E diventa testimonial nello spot PD per la conferenza lavoro

Dopo l’attacco ai lavoratori precari definiti “l’Italia peggiore” la replica di Bersani: “Nelle espressioni estreme del ministro è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella società”. Fassina: “Se avesse un minimo senso delle istituzioni si dovrebbe dimettere”. “Nelle espressioni estreme di Brunetta e non solo sue è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella società e c’è da preoccuparsi perché dal governo non è arrivata alcuna autocritica sulla sua incapacità di agire davanti alla più grave crisi economica dal dopoguerra”. Questo è stato il primo commento del segretario del PD Pier Luigi Bersani dopo le gravi affermazioni del ministro Renato Brunetta che, non volendo rispondere a due lavoratrici precarie, le aveva apostrofate come “l’Italia peggiore” abbandonando un convegno pubblico. “Si tratta sempre – ha continuato Bersani – di quel divorzio tra governo e realtà che non legge quanto negli ultimi mesi si è mosso nella società: lo spontaneo movimento di lavoratori e insegnanti, il movimento delle donne, la manifestazione a piazza S. Giovanni, la trasmissione di Fazio e Saviano, le celebrazioni …

"«Accordo o legge», sui contratti il bivio della Confindustria", di Giuseppe Vespo

«Una chiacchierata, un giro d’orizzonte » di oltre due ore quello che ha visto ieri faccia a faccia Emma Marcegaglia e Susanna Camusso. La leader degli industriali e quella del sindacato si confrontano su rappresentanza e contratti di lavoro. L’intento è di trovare un accordo che, senon dovesse arrivare, potrebbe spingere Confindustria anche a «ragionare su una legge» che regoli i contratti, così come proposto dal ministro Sacconi. Il tavolo scotta. I temi forti del mondo del lavoro si fanno sempre più spinosi, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi che vogliono la Fiat in continua smania di «flessibilità nelle realtà industriali» – anche a costo di uscire da Confindustria – e la Uil che ha già disdettato gli accordi del 1993, proprio quelli che regolavano la contrattazione in azienda. Binari paralleli percorsi dall’impresa che conta e dai sindacati decisi a proseguire sulla scia dell’accordo separato del 2009 e, magari, a smarcarsi da Corso Italia. Marcegaglia ha fatto sapere che su questi temi ci sarà modo di dibattere tutti insieme dalla prossima settimana: mercoledì la leader …

"La cassa integrazione torna a crescere a maggio", di R.E.

Cresce la cassa integrazione a maggio rispetto ad aprile, pur registrandosi un calo rispetto al maggio del 2010: lo segnalano gli osservatori della Cgil, della Cisl e della Uil, rielaborando i dati dell’Inps. Nel mese di maggio sono state autorizzate 103,2 milioni di ore di cassa integrazione, coinvolgendo oltre 607 mila lavoratori, in aumento del 12,1% rispetto ad aprile. L’incremento ha interessato indistintamente le 3 gestioni: il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è aumentato del 3,3%, quello alla cassa in deroga del 3,8%, e quello alla cassa straordinaria del 22%. Invece nel confronto del mese di maggio 2011 con lo stesso mese del 2010 le ore autorizzate sono complessivamente diminuite dell’11,1%. Il calo ha caratterizzato in particolare la cassa integrazione ordinaria (-42,6%) e la cassa in deroga (-11,5%), mentre la straordinaria è aumentata del 13,2% anche nel raffronto annuale oltre che in quello congiunturale. Emerge una sostanziale omogeneità dei dati a livello territoriale: a maggio rispetto ad aprile la cassa integrazione cresce in tutte e tre le macrozone italiane (Nord, Centro e Sud) e in …

"C´è un abuso di contratti a termine", di Roberto Mania

Tremonti cerca un´intesa con industriali e Cgil: limite agli atipici ma più patti aziendali. Più accordi aziendali al posto di quelli nazionali e meno abusi sui contratti a termine. Giulio Tremonti, ministro dell´Economia, lo definisce «una forma di abigeato», per dire che sta compiendo un´invasione di campo, ma la sua, in realtà, è la proposta di uno scambio che mira a tirare dentro la partita fisco-lavoro anche la Cgil di Susanna Camusso. Tremonti parla a Santa Margherita Ligure al convegno dei Giovani di Confindustria, ottiene il consenso della leader degli industriali, Emma Marcegaglia, ma pensa soprattutto di incunearsi così nel fortino di Corso d´Italia, sede del sindacato rosso. E´ la prima mossa politica, fuori dal circuito governo-maggioranza, che compie Tremonti per realizzare la sua riforma fiscale. Quasi un passo propedeutico. Di certo significativo perché il ministro dell´Economia, al di là dei vincoli di bilancio, vuole cambiare le regole fiscali senza scontri sociali. Cerca il consenso di tutti, quasi un «patto tra produttori» vecchio stile per abbassare le tasse su chi lavora. La Cgil diventa allora …