Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Marchionne non fa tendenza. Parola di Emma Marcegaglia", di Giuseppe Vespo

Marchionne? Fra gli industriali non fa tendenza. Parola di Emma Marcegaglia, secondo cui il modello voluto dal manager Fiat per governare gli stabilimenti del Lingotto non è stato ripreso da nessuna altra impresa italiana. Edi conseguenza, non avrà nessun impatto sulle future relazioni industriali. La leader di viale dell’Astronomia lo assicura a Susanna Camusso, insieme alla quale è intervenuta al Festival «Manifutura» a Bologna. Alla segretaria della Cgil, invece, Marcegaglia chiede di rilanciare il tavolo sulla produttività e di trovare un «accordo complessivo » con i sindacati. Perché Fiat è Fiat, sostiene l’industriale mantovana, ha delle sue specificità che vengono dal passato, come l’assenteismo di alcuni stabilimenti. Ma il resto del mondo industriale è un’altra cosa, e quindi altrove va cercata la soluzione all’impasse delle attuali relazioni tra imprese e sindacati. «Non bisogna più ragionare con vecchie logiche perché la competizione è durissima – dice Marcegaglia alla Camusso – dobbiamo lasciare l’ideologia da parte, rispettandoci reciprocamente, ma lo dobbiamo fare». Va bene, sembra rispondere la segretaria di Corso Italia: lavoriamo a un tavolo di discussione …

"Cgil verso lo sciopero generale contro l’inerzia del governo", di Felicia Masocco

La Cgil va verso lo sciopero generale. Tempi e modi saranno decisi dalla segreteria di Susanna Camusso che ieri ha ottenuto il mandato dal Direttivo a continuare la mobilitazione che Corso d’Italia ha messo in campo e che, in alternativa, potrebbe concludersi con una manifestazione nazionale, ipotesi che appare tuttavia molto remota. La due giorni di discussione, rigorosamente a porte chiuse come non accadeva da tempo, si è conclusa con un documento che ha ottenuto 83 voti a favore e nessun contrario. La minoranza interna si è infatti astenuta (20 voti) : valutato positivamente il probabile ricorso alla più pesante delle proteste, reclamato con insistenza da mesi, gli esponenti della “Cgil che vogliamo” non sono riusciti però a spuntarla sui tempi, la proposta di proclamare lo sciopero entro aprile è stata infatti respinta. Se ne parlerà più in là, maggio se non giugno, comunque al termine delle iniziative in cantiere che vanno dalle marce per il lavoro (sabato quella di Venezia) allo sciopero del pubblico impiego e della scuola del 25 marzo, alla campagna di …

"Quote latte, le multe le pagano gli ammalati", di Luigi Chiarello

Gli irriducibili delle quote latte, quelli che finora non hanno versato il becco di un quattrino allo stato per le multe subite, potranno beneficiare dell’ennesima proroga per evitare di pagare il dovuto. E, soprattutto, per scansare i procedimenti esecutivi di Equitalia, almeno fino al 30 giugno 2011. Solo che, stavolta, a finanziare la dilazione saranno anche i malati di cancro. Già, perché in base a quanto previsto dal maxiemendamento al decreto mille-proroghe, oggi al voto di fiducia del senato, i cinque milioni necessari a dare copertura finanziaria alla riapertura dei termini di adesione alla rateizzazione, verranno prelevati da un fondo di 50 mln di euro, istituito dalla Finanziaria 2011 per «interventi urgenti finalizzati al riequilibrio socio-economico, allo sviluppo dei territori, alle attività di ricerca, alle attività di assistenza, ricerca e cura dei malati oncologici e alla promozione di attività sportive, culturali e sociali». Obiettivi ambiziosi per un budget di soli 50 mln. E fatti due conti, sottrarre cinque milioni di euro a questi interventi, per agevolare poche centinaia di allevatori riluttanti a pagare le multe, …

"Scoppia il caso Sevel, Fim e Uilm con la Fiom", di Antonella Baccaro

Dopo Pomigliano e Mirafiori, scoppia il caso Sevel. Nello stabilimento Fiat con sede a Atessa (Chieti), che produce veicoli commerciali leggeri, ieri il 50%degli operai ha aderito allo sciopero proclamato dalla Fiom-Cgil per il turno di straordinario del mattino. E quelle di ieri avrebbero dovuto essere le prime ore di straordinario, secondo un accordo discusso da Fiat con tutti i sindacati che, alla fine, è stato firmato solo da Fismic. L’intesa, resasi necessaria per «sfruttare la ripresa del mercato dei veicoli commerciali leggeri» , come ha detto lo stesso ad della Fiat, Sergio Marchionne, prevedeva l’applicazione di un vecchio accordo del 1985 che consentiva di aggiungere due sabati lavorativi straordinari ai 5 previsti dal contratto nazionale. In cambio i sindacati ottenevano l’assunzione di 150 persone e il trasferimento dalla ex-Bertone di Torino a Chieti di altri 150 lavoratori. Il tavolo, per tutti tranne Fismic, è saltato quando i sindacati si sono visti presentare per la firma un testo in cui erano state introdotte da Fiat la clausola di esigibilità e le clausole sanzionatorie previste già …

«All'Italia servono 50mila infermieri», di Paola Simonetti

Sono sempre più necessari a un paese che invecchia, ma i neolaureati e il ricorso agli stranieri non colmano la lacuna. La metà degli studenti abbandona i corsi. Paradossalmente, anche su questa categoria si affaccia lo spettro della disoccupazione Sono il pilastro dell’assistenza sanitaria alla persona, in un paese dove l’incidenza di anziani genera una delle più grandi urgenze sociali a lungo termine mai viste in Europa. Eppure il reclutamento degli infermieri in Italia arranca, funestato da problemi di varia natura. All’appello dei bisogni delle strutture ospedaliere, del Centro-Nord soprattutto, ne mancano ad oggi circa 50mila, stando alle ultime stime della Federazione dei Collegi degli infermieri (Ipasvi). Alla fine del 2007 nel nostro paese c’erano circa 5,4 infermieri ogni mille abitanti, contro i 9,8 della Germania, i 12,8 dell’Olanda o, addirittura, i 14,8 dell’Irlanda: la quota era di circa il 27% inferiore alla media dei Paesi Ocse. Il nodo pensionamenti All’emorragia di infermieri provocata dai pensionamenti non riesce a mettere un argine il flusso dei neolaureati di settore proveniente dalle 40 università attive da oltre …

Tutto il mondo si mobilita: «Tassare la speculazione», di Bianca Di Giovanni

Lo chiedono i sindacati di tutto il mondo, quelli dell’opulento occidente e quelli del Terzo mondo: che sia la finanza a pagare la crisi, con una (piccola) tassa sulle transazioni finanziarie. Si è celebrata ieri la giornata globale di mobilitazione in sostegno alla ftt (financial transation tax), che vede unite sigle sindacali e associazioni della società civile in una battaglia senza quartiere contro la speculazione e i maxi-bonus dei miliardari. L’obiettivo è di porre la proposta sul tavolo del G20 di marzo, per arrivare finalmente al varo definitivo in quello di novembre. «Se ne parla già da molto tempo, Francia, Germania e Consiglio europeo hanno già fatto ampie aperture: il governo italiano è l’unico che non ha ancora preso posizione», ha denunciato Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil, presentando ieri l’iniziativa in Corso d’Italia. La leader Cgil, Susanna Camusso, ha scritto una lettera a Berlusconi e Tremonti invitando chiedendo che il governo sostenga la proposta nelle diverse sedi internazionali. ZEROZEROCINQUE Contemporaneamente in Piazza Montecitorio le associazioni aderenti alla campagna ZeroZeroCinque (tra gli altri, le Acli, …

"Lavori usuranti la legge gli ostacoli", di Cesare Damiano

Con tre anni di ritardo (il provvedimento avrebbe dovuto diventare esecutivo entro il 31 maggio 2008) sembra essere giunta a una svolta la vicenda dei lavori usuranti. A fine gennaio il governo ha approvato lo schema di un decreto legislativo che dovrà ora completare il suo iter parlamentare. Secondo fonti di stampa il decreto prevede che (dal 2013) possano andare in pensione con tre anni di anticipo rispetto agli altri dipendenti i lavoratori già identificati dal decreto Salvi del 1999 (personale impegnato in cave, miniere, gallerie o addetto a lavorazioni ad alte temperature, palombari, operai del vetro ecc.), quelli impegnati nel lavoro notturno, gli addetti alle catene di montaggio e i conducentin di autobus. Secondo le previsioni, circa 5000 persone all’anno, con uno stanziamento di 2,52 miliardi di euro nel decennio 2008-2017, già completamenteì coperto dal governo Prodi. Per poter accedere al beneficio è necessario aver svolto attività usuranti per almeno sette degli ultimi dieci anni di lavoro, nel caso ci si avvalga del beneficio entro il 2017, mentre dal 2018 si dovrà aver svolto …