Tutti gli articoli relativi a: lavoro

"Disoccupati a quota 3 milioni", di Sandra Riccio

Cala il Pil, vola il debito pubblico, la pressione fiscale segna l’ennesimo record, la disoccupazione raggiunge il livello record degli ultimi 21 anni. È la fotografia dell’Italia scattata dall’Istat: dice che a gennaio sono 3 milioni gli italiani che cercano un lavoro, e i precari sono poco di meno: 2,8 milioni circa. Nel 2012 il Pil è diminuito del 2,4%, un calo dello 0,8% rispetto all’anno precedente che porta la produzione sotto i livelli del 2001. Magra consolazione, il dato è in linea con le stime del governo. Di conseguenza – meno produzione significa anche meno entrate per l’Erario, perché le imprese pagano meno tasse -, vola il debito pubblico che raggiunge il 127% del Pil, ovvero il dato più alto da quando si compilano queste serie statistiche, ovvero dal 1990. A quel punto allo Stato non resta che cercare di fare cassa altrimenti. E infatti l’anno scorso la pressione fiscale ha superato i massimi precedenti (del 1990) e si è attestata al 44%, segnando un aumento di quasi due punti percentuali rispetto al 42,6% …

Disoccupazione a Gennaio è record: dati istat, 3 milioni senza lavoro

Il numero di disoccupati a gennaio sfiora i 3 milioni. Lo rileva l’Istat, precisando che con un aumento di 110 mila unità (+3,8%) su dicembre si è arrivati 2 milioni 999 mila. Su base annua la crescita è di oltre mezzo milione di disoccupati (+22,7%, +554 mila unità). A gennaio – secondo i dati Istat – gli occupati sono 22 milioni 688 mila, in calo dello 0,4% (-97 mila unità) rispetto a dicembre 2012. Su base annua si registra una diminuzione dell’1,3% (-310 mila unità). Il calo dell’occupazione riguarda sia gli uomini sia le donne. Il tasso di occupazione è pari al 56,3%, in calo di 0,3 punti percentuali nel confronto congiunturale e di 0,7 punti rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 999 mila, aumenta del 3,8% rispetto a dicembre (+110 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 22,7% (+554 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Il tasso di disoccupazione si attesta all’11,7%, in aumento di 0,4 …

"Così si muore all'Ilva", di Adriano Sofri

Moccia, dirà il direttore dello stabilimento tarantino in un comunicato di condoglianze, è “lavoratore modello… sempre disponibile”. Ambedue disponibili a salire, alle 4 e mezzo di notte, sul ponte che sovrasta le batterie della cokeria: vi corrono i binari della macchina caricatrice che va su e giù ai forni. Sulla batteria 9, ferma per i primi lavori di messa a norma, una rotaia ha un rialzo che intralcia la corsa, i due devono ripararla. Lavorano a cielo aperto, fra i binari c’è una passerella assicurata, ai lati invece sono state posate alla meglio delle lamiere, solo per impedire che cadano materiali sugli operai che lavorano sotto. La lamiera cede e i due precipitano: Liddi è sopravvissuto solo perché è caduto addosso al compagno. In ospedale, le sue sorelle raccontano che anni fa avevano perduto un altro fratello precipitato da un ponteggio. Moccia, un omone cordiale di origine napoletana e di famiglia tarantina di “Paolo VI”, il quartiere che prese il nome dalla visita del Papa, ha moglie, che lavora alla mensa dell’Ilva, e due figlie …

"Blocco stipendi nel 2014 allarme pubblico impiego", di Barbara Corrao

Il governo prepara una proroga al 2014 del blocco degli stipendi nel pubblico impiego e degli scatti di anzianità nella scuola? A lanciare l’allarme è stata Rossana Dettori, segretario generale della Funzione pubblica Cgil che ha chiesto al governo di smentire le indiscrezioni che da qualche giorno hanno messo in fibrillazione se non tutti, almeno una buona parte dei 3 milioni di dipendenti pubblici. «Sarebbe davvero inopportuno – ha osservato la sindacalista ieri mattina – un decreto approvato dal Governo Monti, una forzatura ai danni dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni. Il ministro della Funzione pubblica Patroni Griffi dovrebbe smentire le voci che lo annunciano come imminente». «Un’altra proroga al blocco dei contratti pubblici sarebbe inaccettabile», aggiungono i segretari generali Funzione pubblica e Scuola della Cisl, Giovanni Faverin e Francesco Scrima, ricordando che le retribuzioni sono già ferme dal 2010, «mentre la spesa pubblica continua a crescere». Dello stesso tenore le dichiarazioni Ugl. Il governo si è limitato, con una nota serale del ministero Economia, a precisare che «nulla è stato deciso» e che della questione …

"Italia in recessione, debito al 128% ma per ora niente manovra correttiva", di Elena Polidori

Alla vigilia del voto la Ue certifica quello che tutti sanno e temono: la recessione continua e la disoccupazione galoppa. L’Istat annuncia un crollo delle vendite al dettaglio del 2,2%, come non accadeva dal 1995: vuol dire che le famiglie, schiacciate dalla crisi, tirano la cinghia. In compenso però l’Italia è riuscita a mettere in sicurezza i conti, tanto da scongiurare per adesso il ricorso ad una manovra correttiva. La recessione, ovviamente, è anche europea: il Pil di Eurolandia scenderà quest’anno dello 0,3%, per rimbalzare l’anno dopo. La Francia è al palo, con il deficit in corsa. I conti spagnoli sono in rosso profondo. Non è escluso che Bruxelles conceda ai paesi più tempo per rimettere il bilancio in sicurezza: si parla già, appunto, di Francia e Spagna. La Germania invece resta ancorata alla sua crescita, pur se modesta, dello 0,5%. E dunque: quest’anno il Pil nazionale scenderà di un altro 1%, più di quello che Bruxelles pensava in un primo momento, ma in linea con le previsioni della Banca d’Italia e del Fmi. Una …

"Diritti e formazione sul lavoro da seguire la ricetta Hollande", di Nicola Cacace

La proposta avanzata da Bersani sulla formazione, in uno dei pochi paesi europai in cui ancora manca una legge per la formazione permanente, ricalca le linee dell’ «Accord interprofessionnel pour un nouveau modele economique et social au service de la competitivite des enterprises et de la securisation de l’emploi et des percours professionales des salaries», siglato a gennaio in Francia, quasi contemporaneamente all’Accordo di produttività siglato in Italia da tutte le organizzazioni, Cgil esclusa. L’Accord affronta molti «scogli» posti da una riorganizzazione dell’impresa e predispone gli strumenti perché le misure aziendali non riducano disponibilità a collaborare e diritti del lavoro. Si chiede la disponibilità ai cambiamenti ma non si riducono i diritti. L’arco degli impegni richiesti dall’Accord è ampio, dalla mobilità professionale e geografica agli orari flessibili sino al part time, dalla formazione (tra l’altro garantita da un nuovo strumento, il Compte personnel de formation) sino alle esigenze di orari diversi come il «travail intermittent», oltre la riconferma della flessibilità di orari introdotta con la legge delle 35 ore, l’Annualisation des oraires, molto apprezzata dagli …

"Italia, i lavoratori stranieri se ne vanno", di Flavia Amabile

Dal 2011 l’Italia non è più paese di immigrazione, ma è tornata a essere terra di emigrazione, spiega ActionAid nel documento che presenterà domani. Nel 2011 sono arrivati in Italia 27mila stranieri e se ne sono andati 50mila italiani. Gli effetti della crisi economica stanno pesando fortemente sui più deboli e quindi anche sui migranti, che se ne vanno a cercare fortuna altrove. Il saldo è pesantemente negativo, l’Italia si spopola e anche le previsioni a lungo termine di un Paese popolato in gran parte da stranieri nel 2060 a questo punto dovranno essere riviste. Di questo passo fra cinquant’anni l’Italia sarà soltanto un luogo da evitare. “Ad andarsene sono i migranti che appartengono alle categorie più deboli e in particolare quelli che a causa della crisi economica hanno perso il lavoro”, afferma Marco De Ponte, segretario generale di Action Aid. Ed è il lavoro una delle principali criticità della condizione dei migranti in Italia, spiega l’associazione nel documento “Il mondo è un pianeta migrante. La condizione del lavoro per loro si riassume nelle “5 …