"Produttività, accordicchi no", di Luigi Mariucci
Sul tema della produttività si sta svolgendo una strana trattativa. A quanto risulta sono oggetto di negoziato tra associazioni di impresa e confederazioni sindacali questioni di grande rilevanza. E cioè: un ulteriore depotenziamento del contratto nazionale, di cui verrebbe messa in discussione la funzione di recupero salariale sull’inflazione, uno spostamento del baricentro contrattuale verso il livello aziendale (quando è noto che la contrattazione si svolge solo in una minoranza di unità produttive), nonché la deroga a un insieme di garanzie disposte dallo Statuto dei lavoratori a partire da quelle in tema di professionalità (cosiddetto de-mansionamento). Che vi sia la necessità di un nuovo patto sociale tra le forze produttive è indubbio: si tratta di uno strumento essenziale, da collegare a coerenti politiche di intervento pubblico, per contrastare la fase recessiva che stiamo attraversando, il basso utilizzo della capacità produttiva potenziale a seguito della caduta della domanda, interna e estera (basti pensare al settore auto) o i differenziali in termini competitivi di costi strutturali, a partire dalla energia e dal rispetto dei vincoli ambientali (si veda …