Tutti gli articoli relativi a: memoria

"Perugia si mobilita contro i nostalgici di Mussolini", da l'Unità

Il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, lo aveva definito «politicamente disgustoso», la presidente della Regione, Catiuscia Marini, aveva sottolineato che l’iniziativa è «in totale contrasto con la storia e la coscienza civile dell’Umbria e di tutto il Paese», il deputato umbro del Pd Walter Verini lo aveva segnalato al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri: dopo le aspre polemiche che lo avevano preceduto, è cominciato ieri pomeriggio nel capoluogo umbro, dove proseguirà anche oggi, il convegno di studi dal titolo «Marciare su Roma». «Devo annunciare ha messo le mani avanti il responsabile culturale dell’iniziativa, Pietro Cappellari, aprendo i lavori che questo non è un colpo di Stato e che non si vuole qui ricostituire nessun partito. Inoltre non si fa apologia di nulla perché noi rispettiamo le leggi sello Stato». L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato Pro 90/o anniversario della Marcia su Roma, avvenuta il 28 ottobre del 1922, e si svolge all’Hotel Brufani, da dove la Marcia su Roma era partita, 90 anni fa. All’esterno dell’albergo, nel centro storico della città, Eurochocolate con le sue decine …

"Gli studenti contestano i partigiani. Così si cancella la nostra memoria", di Vincenzo Cerami

Due forme di follia si sono manifestate dentro la scuola Giulio Cesare di Roma. Una l’altro giorno, quando alcuni giovani neofascisti hanno compiuto il loro raid presentandosi con tutto l’armamentario iconografico mussoliniano, e l’altro ieri quando gli studenti in assemblea non hanno permesso agli anziani partigiani dell’Anpi di solidarizzare con loro in nome dell’antifascismo. L’impressione che se ne ricava è che tutti i ragazzi coinvolti hanno un senso distorto della storia. Nessuno capirà mai com’è possibile che nel 2012 possa ancora esserci qualcuno che, soprattutto tra i giovani, ha nostalgia di un’epoca così lontana, inattuale e oltretutto nefasta. Così com’è altrettanto assurda l’ignoranza di quegli studenti che nella Resistenza identificano una specifica fazione politica. Non sanno che i partigiani non hanno un colore e che la loro bandiera sventola sulle tombe di tanti eroi caduti per la libertà, cattolici, repubblicani, socialisti, comunisti e cittadini che non avevano mai avuto a che fare con la politica. La nostra Costituzione è nata proprio dal loro estremo sacrificio. E l’orizzonte della Resistenza è più vasto di quello delle …

Stragi naziste: Ghizzoni, dopo 68 anni giustizia

“Oggi, anche se con 68 anni di ritardo, si è giunti ad una sentenza definitiva che rende giustizia, con la condanna di tre imputati, su una orribile pagina della nostra storia, per quella che è riconosciuta come la strage più feroce perpetrata nella provincia di Modena. Ora attendiamo le motivazioni che hanno portato alla sentenza. – lo dichiara la deputata modenese Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura della Camera, dopo il processo d’appello per la strage nazista di Monchio della Corte militare di appello di Roma. – Dopo la condanna in primo grado, arriva oggi una parziale conferma che riporta alla luce una verità dimenticata: il 18 marzo 1944 a Monchio, Susano e Costrignano, le truppe naziste, guidate da reparti della divisione corazzata Hermann Goring, trucidarono 150 persone, in rappresaglia contro la costituzione delle brigate partigiane sull’Appennino modenese. Ora – conclude Ghizzoni – abbiamo la responsabilità di tenere viva la memoria di quanto accaduto, perché solo attraverso la conoscenza del sacrificio e dell’impegno di quanti hanno perso la vita in difesa della democrazia e contro …

16 ottobre 1943

Non ho più avuto una vita normale.Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre allo stesso posto. È come se il “lavoro” che ho dovuto fare laggiù non sia mai uscito dalla mia testa. Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.(Shlomo Venezia) È il 16 ottobre del 1943, il “sabato nero” del ghetto di Roma. Alle 5.15 del mattino le SS invadono le strade del Portico d’Ottavia e rastrellano 1024 persone, tra cui oltre 200 bambini. Due giorni dopo, alle 14.05 del 18 ottobre, diciotto vagoni piombati partiranno dalla stazione Tiburtina. Dopo sei giorni arriveranno al campo di concentramento di Auschwitz in territorio polacco. Solo quindici uomini e una donna (Settimia Spizzichino) ritorneranno a casa dalla Polonia. Nessuno dei duecento bambini è mai tornato… Oggi la presentazione del disegno di legge contro il negazionismo prima firmataria Silvana Amati (PD) ***** L’addio a Shlomo Venezia IL MESSAGGIO DI BERSANI ALLA COMUNITÀ EBRAICA DI ROMA IN OCCASIONE DEL 69° ANNIVERSARIO DELLA DEPORTAZIONE DEGLI EBREI ROMANI Quella di oggi …

Ascoli, dopo denuncia de l'Unità sarà rimosso il quadro del Duce

Il ritratto «idealizzato» di Benito Mussolini (a cavallo, con una tunica bianca e con tanto di capelli) verrà rimosso oggi dall’aula magna dell’Itcg Umberto primo di Ascoli Piceno. Lo rende noto sul suo sito l’Anpi di Ascoli Piceno suo, al quale è stato comunicato dal preside Arturo Verna. Dopo la denuncia di ieri de l’Unità, il dipinto, del 1937 realizzato da Aldo Castelli e restaurato da poco, verrà restituito agli originari proprietari. L’esposizione aveva suscitato un mare di polemiche e secondo l’Anpi, la decisione è stata presa per evitare di «esacerbare ulteriormente gli animi e provocare incidenti. Il preside, desistendo dalle precedenti considerazioni espresse sull’infausta iniziativa – sottolinea l’associazione partigiana – ha accolto l’invito dell’Anpi ad un sereno confronto, da sviluppare nella scuola, sui temi della Resistenza e dell’antifascismo». «Pensiamo che tale saggia decisione rappresenti la vittoria del buon senso e della ragione e quindi una vittoria di tutti – conclude il post dell’Anci -, anche per i familiari dell’autore dell’opera, che avevano manifestato il loro disagio per l’iniziativa». Eppure fino a qualche giorno fa …

"A Isernia 7 persone condannate per aver cantato «Bella ciao», in Abruzzo strade intestate a gerarchi, e a Catanzaro…", di Roberto Rossi

Scriveva Luis Sepulveda che «un popolo senza memoria è un popolo senza futuro». La memoria aggrega, è il collante che unisce generazioni, la memoria è la base della storia e del civismo. Ma in Italia la memoria spesso cambia forma, muta la sua pelle, si plasma a seconda della forma e dei contesti. Lascia spazio, alle volte, a rigurgiti di nostalgia che in politica trovano terreno nei movimenti che si rifanno al fascismo. Che non solo vengono tollerati, ma che spesso sono incoraggiati anche dai pubblici amministratori e ufficiali.Come è successo a Isernia. Dove fra qualche settimana si discuterà l’appello contro una strana sentenza di condanna di cinque uomini e due donne avvenuta il 5 maggio scorso. Strana non tanto per l’entità della pena, otto giorni di reclusione poi trasformati in un’ammenda da 1350 euro per ciascun imputato, quanto per le aggravanti. I fatti, in breve. Il 27 ottobre del 2011 nella città molisana si confrontano due gruppi. Da una parte Casa Pound e Gioventù Italiana del Molise, movimenti di estrema destra, dall’altra il Comitato …

"A Isernia 7 persone condannate per aver cantato «Bella ciao», in Abruzzo strade intestate a gerarchi, e a Catanzaro…", di Roberto Rossi

Scriveva Luis Sepulveda che «un popolo senza memoria è un popolo senza futuro». La memoria aggrega, è il collante che unisce generazioni, la memoria è la base della storia e del civismo. Ma in Italia la memoria spesso cambia forma, muta la sua pelle, si plasma a seconda della forma e dei contesti. Lascia spazio, alle volte, a rigurgiti di nostalgia che in politica trovano terreno nei movimenti che si rifanno al fascismo. Che non solo vengono tollerati, ma che spesso sono incoraggiati anche dai pubblici amministratori e ufficiali.Come è successo a Isernia. Dove fra qualche settimana si discuterà l’appello contro una strana sentenza di condanna di cinque uomini e due donne avvenuta il 5 maggio scorso. Strana non tanto per l’entità della pena, otto giorni di reclusione poi trasformati in un’ammenda da 1350 euro per ciascun imputato, quanto per le aggravanti. I fatti, in breve. Il 27 ottobre del 2011 nella città molisana si confrontano due gruppi. Da una parte Casa Pound e Gioventù Italiana del Molise, movimenti di estrema destra, dall’altra il Comitato …