Tutti gli articoli relativi a: memoria

"Anna Politkovskaja e gli altri trecento. Quanto costa la libertà in Russia" di Ludmila Ulitskaya

Prima di Eltsin in Russia — in Unione Sovietica — non c’erano mai stati omicidi politici di giornalisti. Perché non c’era libertà di parola. Paradossalmente, gli omicidi di giornalisti sono cominciati nell’era eltsiniana, che — comunque si consideri questo semi-riformatore — ha dato alla Russia la libertà di parola. Una libertà enorme, che il Paese non aveva mai conosciuto. La censura in Russia è stata abolita. Ed è difficile dire quando fosse nata. In ogni caso, il primo testo antico-russo che comprende un indice dei libri proibiti fu scritto nel 1079. Quasi mille anni fa. La censura nel nostro Paese è quasi più antica dello Stato stesso. E tutt’a un tratto, dopo dieci secoli di controlli e divieti, dopo la censura religiosa e laica, imperiale e burocratica, dopo la crudele censura sovietica, ecco che nel 1991 la libertà di stampa è piovuta quasi dal cielo. Bisogna riconoscere che nell’ambito della creazione letteraria la fine della censura non ha avuto conseguenze particolarmente evidenti. E si capisce: la libertà interiore dello scrittore non dipende dall’autorizzazione dei potenti. …

"Anna Politkovskaja e gli altri trecento. Quanto costa la libertà in Russia" di Ludmila Ulitskaya

Prima di Eltsin in Russia — in Unione Sovietica — non c’erano mai stati omicidi politici di giornalisti. Perché non c’era libertà di parola. Paradossalmente, gli omicidi di giornalisti sono cominciati nell’era eltsiniana, che — comunque si consideri questo semi-riformatore — ha dato alla Russia la libertà di parola. Una libertà enorme, che il Paese non aveva mai conosciuto. La censura in Russia è stata abolita. Ed è difficile dire quando fosse nata. In ogni caso, il primo testo antico-russo che comprende un indice dei libri proibiti fu scritto nel 1079. Quasi mille anni fa. La censura nel nostro Paese è quasi più antica dello Stato stesso. E tutt’a un tratto, dopo dieci secoli di controlli e divieti, dopo la censura religiosa e laica, imperiale e burocratica, dopo la crudele censura sovietica, ecco che nel 1991 la libertà di stampa è piovuta quasi dal cielo. Bisogna riconoscere che nell’ambito della creazione letteraria la fine della censura non ha avuto conseguenze particolarmente evidenti. E si capisce: la libertà interiore dello scrittore non dipende dall’autorizzazione dei potenti. …

Strage di Marzabotto: anniversario amaro

Oggi si svolgono le commemorazioni ufficiali dedicate al tema del lavoro e della solidarietà internazionale. Marzabotto e Stazzema, dopo l’archiviazione della procura di Stoccarda, protesteranno insieme. La commemorazione di quest’anno acquista particolare importanza alla luce della recente decisione della procura di Stoccarda di archiviare l’inchiesta sull’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. A tal proposito, il sindaco di Marzabotto Romano Franchi ha espresso tutta la sua indignazione per la decisione del tribunale tedesco, annunciando che assieme al sindaco di Stazzema verrà preparata una presa di posizione comune contro la decisione della procura tedesca. Il programma di quest’anno, presentato stamane a Palazzo Malvezzi, si presenta ricco di iniziative che denotano l’intento degli organizzatori di collegare il tema della memoria storica alle problematiche attuali del lavoro e della solidarietà internazionale. Significativa a tal proposito è la scelta del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, che sarà sul palco. Basti pensare alle vertenze Alcoa e Sulcis. Importate anche la presenza di Kareem Kheder, sindaco di Halabja, città del Kurdistan iracheno tristemente nota per gli attacchi con armi chimiche subiti durante la …

"Sant’Anna di Stazzema non è in Europa", di Moni Ovadia

La sentenza di archiviazione per gli imputati della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema è un atto di ingiustizia perpetrato contro le vittime innocenti trucidate dai carnefici delle SS, contro i sopravvissuti e i loro discendenti e rappresenta anche uno strappo brutale inferto alla carne della memoria europea. Il danno principale, tuttavia, lo riceve paradossalmente la credibilità di quei giudici. Il loro giudizio pone un interrogativo serio sul carattere del loro retroterra culturale. Cerchiamo di capire perché. Un tribunale militare italiano dopo anni di lunghe e dolorose indagini ha emesso una sentenza di colpevolezza e una conseguente condanna sulla base delle numerose deposizioni di testimoni oculari, ma anche sulla base di confessioni di colpevolezza rese agli inquirenti e alla stampa da alcuni esecutori di quell’eccidio. I magistrati di Stoccarda, indagando con puntiglio e meticolosità, hanno deciso per l’assoluzione degli imputati per insufficienza di prove, di fatto dichiarando che le prove di colpevolezza riconosciute dai magistrati italiani sono a loro parere prove «fabbricate». Inoltre hanno addotto, a titolo di attenuante, il fatto che lo scopo principale …

"Sant’Anna di Stazzema non è in Europa", di Moni Ovadia

La sentenza di archiviazione per gli imputati della strage nazista di Sant’Anna di Stazzema è un atto di ingiustizia perpetrato contro le vittime innocenti trucidate dai carnefici delle SS, contro i sopravvissuti e i loro discendenti e rappresenta anche uno strappo brutale inferto alla carne della memoria europea. Il danno principale, tuttavia, lo riceve paradossalmente la credibilità di quei giudici. Il loro giudizio pone un interrogativo serio sul carattere del loro retroterra culturale. Cerchiamo di capire perché. Un tribunale militare italiano dopo anni di lunghe e dolorose indagini ha emesso una sentenza di colpevolezza e una conseguente condanna sulla base delle numerose deposizioni di testimoni oculari, ma anche sulla base di confessioni di colpevolezza rese agli inquirenti e alla stampa da alcuni esecutori di quell’eccidio. I magistrati di Stoccarda, indagando con puntiglio e meticolosità, hanno deciso per l’assoluzione degli imputati per insufficienza di prove, di fatto dichiarando che le prove di colpevolezza riconosciute dai magistrati italiani sono a loro parere prove «fabbricate». Inoltre hanno addotto, a titolo di attenuante, il fatto che lo scopo principale …

"Anna Politkovskaja", di Andrea Riscassi

Se Anna non fosse stata Anna Politkovskaja, cronista implacabile, animata solo dalla volontà di vedere, capire e raccontare, noi non saremmo qui a piangere la sua morte, non perderemmo tempo a ricordarla mentre gli alberi del cimitero Troekurovskij stanno facendo cadere, come da sei anni a questa parte, le ultime foglie sulla sua tomba. Se il regime russo avesse impiegato un decimo delle forze utilizzate per punire il concerto blasfemo (ma soprattutto anti-putiniano) delle Pussy Riot, oggi gli assassini e i mandanti dell’omicidio di Anna Politkovskaja sarebbero a cucire guanti in qualche sperduta colonia penale della Siberia. Se Anna, anziché criticare il regime per le stragi di civili in Cecenia, avesse invocato la difesa della Madre Patria Russia ora dirigerebbe qualche quotidiano vicino al partito di gomma che governa l’impero. Se Anna, dopo aver cercato di mediare (coi terroristi) per evitare la strage al teatro moscovita di Dubrovka fosse riuscita ad arrivare a Beslan, forse avrebbe impedito la morte di qualcuno dei bambini di quella maledetta scuola osseta. Ma l’hanno avvelenata in volo. Se Anna …

"Anna Politkovskaja", di Andrea Riscassi

Se Anna non fosse stata Anna Politkovskaja, cronista implacabile, animata solo dalla volontà di vedere, capire e raccontare, noi non saremmo qui a piangere la sua morte, non perderemmo tempo a ricordarla mentre gli alberi del cimitero Troekurovskij stanno facendo cadere, come da sei anni a questa parte, le ultime foglie sulla sua tomba. Se il regime russo avesse impiegato un decimo delle forze utilizzate per punire il concerto blasfemo (ma soprattutto anti-putiniano) delle Pussy Riot, oggi gli assassini e i mandanti dell’omicidio di Anna Politkovskaja sarebbero a cucire guanti in qualche sperduta colonia penale della Siberia. Se Anna, anziché criticare il regime per le stragi di civili in Cecenia, avesse invocato la difesa della Madre Patria Russia ora dirigerebbe qualche quotidiano vicino al partito di gomma che governa l’impero. Se Anna, dopo aver cercato di mediare (coi terroristi) per evitare la strage al teatro moscovita di Dubrovka fosse riuscita ad arrivare a Beslan, forse avrebbe impedito la morte di qualcuno dei bambini di quella maledetta scuola osseta. Ma l’hanno avvelenata in volo. Se Anna …