"Sono cadaveri medievali non vittime dei partigiani", di Jolanda Buffalini
Quelle ossa risalgono a un periodo che va dal X al XII secolo e sarà anche interessante indagare l’origine di quell’antico cimitero. Ma non si tratta del “sangue dei vinti”, non aggiungono nulla alla tragica storia del nostro recente passato, quello che con la guerra di liberazione dal nazifascismo ha portato alla nascita della Repubblica e della Costituzione che ripudia il fascismo. Per anni qualcuno ha pregato, davanti a quegli scheletri credendo fossero i resti terreni dei propri cari. Furono anche celebrati dei funerali solenni immaginando quelle ossa appartenti a vittime di un eccidio partigiano. Dopo decenni di polemiche, l’oggettività scientifica ha chiuso un capitolo tra i più discussi del dopoguerra in Emilia riconsegnandolo al suo ambito di appartenenza, quello della storia medievale. Non appartengono al periodo della resistenza le ossa rinvenute nel 1962 a San Giovanni in Persiceto (Bologna). A dirlo è la prova del carbonio 14 che ha datato le ossa tra il X e il XII secolo. «Il rinvenimento di questi scheletri – ha detto il sindaco di San Giovanni Renato Mazzuca …