Tutti gli articoli relativi a: memoria

Lo sterminio prima dello sterminio: l´eliminazione delle "vite indegne", di Gad Lerner

Esce “Ausmerzen” il libro di Marco Paolini che racconta la soppressione dei deboli fatta dal Nazismo fin dal luglio 1933 Disabili e malati di mente vennero sterilizzati, reclusi, sottoposti a diete micidiali e uccisi nelle prime piccole camere a gas. Le testimonianze di medici e infermieri restituiscono lo stupore di chi è convinto di non avere nulla da rimproverarsi. Lo speciale rapporto dei veneti con la psichiatria dipenderà forse dal fatto che sono un po´ tutti matti, da quelle parti? Città e campagne che il capitalismo non ha mai irreggimentato del tutto nella sua regola tayloristica. Modernità imbevuta di strapaese. Fatto gli è che da Zanzotto a Rigoni Stern, fino alla generazione irregolare dei Diamanti, Stella, Bettin cui è lecito accostare un maestro del teatro italiano contemporaneo qual è Marco Paolini, il Nord-Est si configura come il laboratorio intellettuale critico più sensibile ai temi della diversità. Forse per contrasto alla cultura retriva di chi governa su quel territorio. Sarà un caso che pure la misconosciuta (da noi) riforma della psichiatria – valorizzata invece come esemplare …

"Ricostruire il Paese oggi come ieri i giovani devono vincere la sfida", di Alfredo Reichlin

Fu la capacità di mobilitare le energie rofonde del popolo La nostra bandiera Italia e giustizia sociale. Il voto francese può aiutarci a cambiare. Non abbiamo a che fare con una guerra perduta né con una dittatura fascista eppure il passaggio a cui siamo giunti è cruciale per l’avvenire della democrazia. È necessario un grande rinnovamento, bisogna rialzare la testa come allora. Sono passati quasi 70 anni -una intera epoca storica – dalla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. Io ricordo bene quella giornata che segnò l’avvento di una nuova Italia. Un mondo soprattutto di giovani prendeva in mano il destino di un Paese coperto di macerie, ferito da migliaia di morti, umiliato dalla sconfitta in una guerra ingiusta e sciagurata, occupato da eserciti stranieri. È in queste condizioni che i grandi partiti popolari, i rappresentanti delle masse contadine ed operaie che fino allora erano state escluse dalla vita pubblica dello Stato post-risorgimentale, presero la guida dell’Italia e la portarono alla riscossa. In meno di dieci anni il Paese intero fu ricostruito, uscì dall’arretratezza del vecchio …

"Così "pane nero" racconta la resistenza delle donne", di Franco Marcoaldi

Con “Repubblica” il celebre libro della giornalista appena scomparsa. Quando gli uomini sono partiti per il fronte molte ragazze hanno scoperto la libertà. Sono trascorse appena due settimane dalla morte di Miriam Mafai e oggi i tanti, tantissimi lettori che per decenni l´hanno seguita dalle colonne di questo giornale, avranno modo di riaccostare la sua indimenticabile figura leggendo Pane nero, che esce allegato al quotidiano. In una data nient´affatto casuale: giusto quel 25 aprile, ricorrenza della liberazione dal nazi-fascismo, su cui il libro chiude il suo racconto di guerra. Anche se poi la guerra Miriam la racconta a modo suo, ed è un modo davvero speciale. Le protagoniste di questo lungo viaggio dal ´40 al ´45, assieme tragico e avventuroso, si chiamano Bianca, Marisa, Zita, Lela, Adriana, Carla, Silvia, Lucia… E l´autrice del libro ne raccoglie le voci intessendole tra loro per dare forma a un coro tutto femminile, dove finalmente assume la parola chi, sotto la pressione di quella terribile contingenza storica, si trovò a prendere in mano, per la prima volta, il proprio …

"La Resistenza da difendere", di Migel Gotor

Il 25 aprile di quest´anno desideriamo celebrare il sangue versato dai vincitori e ricordare, accanto alla memoria e alla letteratura della Resistenza, anche la storia e la politica del movimento partigiano. Non solo, dunque, gli immaginifici sentieri dei nidi di ragno percorsi da piccoli maestri come il partigiano Johnny, ma i viottoli di montagna battuti 67 anni fa da uomini in carne e ossa come Arrigo Boldrini, Vittorio Foa, Sandro Pertini e Paolo Emilio Taviani. Grazie alla loro storia commemoriamo i migliaia di giovani caduti in nome della libertà, per la dignità e il riscatto della Patria, in difesa della propria comunità di affetti. Lo facciamo nella consapevolezza che senza la riscossa partigiana e senza la fedeltà all´Italia e il senso dell´onore di quei militari che, a Cefalonia e non solo, scelsero di impegnarsi nella guerra di liberazione dal nazifascismo, non sarebbe stato possibile gettare le fondamenta della nuova Italia democratica e repubblicana, quella che ancora oggi abbiamo il privilegio di abitare. Ma avvertiamo questa esigenza anche perché abbiamo alle spalle oltre vent´anni di un …

"25 Aprile: Profumo senza memoria", di Pippo Frisone

Siamo alla vigilia della festa civile fondativa della Repubblica italiana. Il 25 aprile del ’45 la Resistenza italiana, anticipando le forze alleate, dava il suo contributo determinante per la sconfitta delle truppe occupanti naziste e dei collaborazionisti repubblichini. Il 25 aprile del ’45 l’Italia, grazie alla lotta di Liberazione, usciva dalla dittatura e dalla guerra, riconquistando con la Costituzione la libertà e la democrazia. Per tutte queste ragioni il 25 aprile non va dimenticato, soprattutto nelle scuole e vanno contrastate tutte quelle azioni che vogliono, in nome di uno strisciante revisionismo pacificatore , perderne progressivamente la memoria. Cominciò Berlusconi a disertare la ricorrenza del 25 aprile, con l’unica eccezione del 2009 quando si presentò a sorpresa a Onna in uno dei comuni abruzzesi maggiormente colpiti dal sisma. L’ex ministra Gelmini non fu di meno e sulla scia del Capo, andò a inaugurare alcune scuole-tenda nel martoriato Abruzzo. Per il resto e fino allo scorso anno, dopo vari tentativi di declassamento delle festività civili del 25 aprile e 1 maggio, da viale Trastevere ha prevalso un …

L’appello di Rosetta Stame ai partigiani di Roma: «Tutti siano invitati», di Mariagrazia Gerina

Clima teso nella capitale. Il sindaco: è una manifestazione privata I sindacati all’Anpi: «Il 25 aprile in piazza anche le istituzioni». Dopo la decisione dell’Anpi Roma di non invitare Alemanno e Polverini per evitare contestazioni, il dibattito si fa acceso. Intervengono i sindacati. E il giorno della Liberazione scioperi contro l’apertura dei negozi. «Mio padre, fu torturato nel carcere di via Tasso ed ucciso alle Fosse Ardeatine quando io avevo sei anni. Mi ha lasciato un testamento morale: ha dato la vita per coloro che la pensavano come lui, ma ancora più per gli avversari in modo che si superasse la contrapposizione e si diventasse un unico popolo», racconta Rosetta Stame, figlia di Ugo, cantante lirico e comandante partigiano, davanti alle divisioni, che ancora, a 67 anni dalla Liberazione, non mancano di incidere sul 25 aprile. A Roma, in particolare. Dove, da quattro anni, le celebrazioni, alla presenza della giunta Alemanno prima e di quella Polverini poi, si sono trasformate puntualmente, ogni anno, in occasione di contestazione. «Alemanno sbaglia, ma ha il diritto di essere …

Reichlin: "I giovani rialzino la testa e ritrovino le ragioni dell'Italia"

Contributo di Alfredo Reichlin per il 25 aprile. Durante la Resistenza, il popolo si sentì protagonista e i suoi diretti rappresentanti scrissero un nuovo patto di cittadinanza, la Costituzione repubblicana, fondata sul lavoro e garante di nuovi diritti. E’ con questi pensieri che io mi rivolgo ai giovani e li esorto a rialzare la testa come fecero i giovani di allora dopo il fascismo. Sono passati quasi 70 anni -una intera epoca storica- dalla liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista. Io ricordo bene quella giornata che segnò l’avvento di una nuova Italia. Un mondo soprattutto di giovani prendeva in mano il destino di un Paese coperto di macerie, ferito da migliaia di morti, umiliato dalla sconfitta in una guerra ingiusta e sciagurata, occupato da eserciti stranieri. E’ in queste condizioni che i grandi partiti popolari, i rappresentanti delle masse contadine ed operaie che fino allora erano state escluse dalla vita pubblica delle Stato post-risorgimentale, presero la guida dell’Italia e la portarono alla riscossa. In meno di dieci anni il Paese intero fu ricostruito, uscì dall’arretratezza del …