Tutti gli articoli relativi a: memoria

Ustica, il monito di Napolitano "Ogni sforzo per rimuovere le ombre"

Sulla vicenda di Ustica “ogni sforzo deve essere compiuto, anche sul piano internazionale, per giungere finalmente a conclusioni che rimuovano le ambiguità, i dubbi e le ombre che ancora oggi circondano quel tragico fatto”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in occasione del 31enisimo anniversario della tragedia del DC9 ha inviato un messaggio alla presidente dell’Associazione parenti vittime della Strage di Ustica, Daria Bonfietti, rinnovando “ai famigliari delle vittime di quella terribile notte, la sua affettuosa e solidale vicinanza”. Era stata proprio Daria Bonfietti a lanciare un appello 1 affinché “il governo si impegni perché i Paesi ai quali è stato richiesto rispondano alle rogatorie internazionali”. Il 27 giugno del 1980 un Dc9 dell’Itavia si inabissò in mare. Persero la vita 81 persone. Una tragedia dai contorni mai chiariti, rimasta senza colpevoli, che ha prodotto in tre decenni inchieste della magistratura, interrogativi e polemiche e che rappresenta ancora oggi un mistero insoluto. Il volo IH870 decolla alle 20.08, con due ore di ritardo, da Bologna alla volta di Palermo. L’ultimo contatto radio …

Stragi e segreto di stato, D'Alema: «Per il Copasir non può durare oltre i 30 anni», di Valeria Tancredi

Il Copasir si è detto contrario all’ipotesi di prolungare il segreto di stato e pare che l’esecutivo sia dello stesso avviso». Il Presidente del Comitato per la sicurezza della Repubblica Massimo D’Alema, intervenendo ieri pomeriggio al convegno «Archivi negati, archivi “supplenti”: le fonti per la storia delle stragi e del terrorismo», ha voluto così rassicurare i parenti delle vittime delle stragi che temono che la maggiore trasparenza prevista nella legge di riforma dei servizi (L.124/2007), sia annacquata dalle proposte avanzate dalla Commissione Granata (in particolare quella che prevede che, su richiesta dei servizi, il segreto di stato possa essere prolungato di ulteriori 15 anni). D’Alema, nel suo ruolo di numero uno del Copasir, ha cercato di difendere il lavoro degli 007 («Che certo godono di pessima fama» ha detto) evidenziando come «non tutte le vicende che hanno insanguinato il paese e condizionato la sua storia vedono coinvolti solo i servizi segreti, in molte sono coinvolti altri apparati dello Stato». L’ex presidente del Consiglio ha anche ricordato come la vicenda Wikileaks renda “ridicolissimo” porre la segretezza …

"Il referendum sul nucleare ricordando Berlinguer", di Roberto Morassut

Nel 1977, parlando ad un’assemblea di intellettuali al Teatro Eliseo di Roma, Enrico Berlinguer – ieri il suo anniversario – sorprese l’Italia ed il mondo della cultura parlando di “austerità”. Disse « ….La politica di austerità può invece condurre verso un assetto economico e sociale ispirato a principi di produttività, razionalità, rigore, giustizia sociale e del godimento di beni autentici tra cui un libero e sano rapporto con la natura…”. Quelle parole non ebbero grande fortuna nel dibattito politico e forse neanche nel movimento operaio di allora. Era d’altra parte passato il momento peggiore delle crisi petrolifere del 1973-75 e la società italiana si avviava verso gli anni 80 che furono l’estremo trionfo di quella dissipazione e di quello spreco di energie materiali e morali che Berlinguer aveva lucidamente percepito. Pensavo a questo ieri recandomi a rendere omaggio, con altri parlamentari del Pd alla sua tomba presso Prima Porta. Pensavo come, alla vigilia del voto sui referendum – ed in particolare al quesito sul nucleare –, le parole di Berlinguer siano di una modernità incredibile. …

Oggi il 27° anniversario della morte di Enrico Berlinguer

L’11 giugno di 27 anni fa moriva a Padova, colpito da un grave malore durante un comizio elettorale, l’on. Enrico Berlinguer, segretario generale del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla sua prematura scomparsa. Nel giorno del silenzio alla vigilia della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno, invitiamo tutti a ricordarlo ed a proseguire nel suo nome l’impegno a vincere una battaglia fondamentale per il futuro democratico del nostro Paese.

Strage nazista di Fucecchio in tre condannati all'ergastolo

Il tribunale ha anche disposto un maxi risarcimento, 13 milioni, per le famiglie dei 184 civili uccisi che si sono costituite parte civile. I tre hanno 88, 91 e 94 anni. Il pm Marco De Paolis: “Se la sentenza verrà confermata in Cassazione, speriamo che scontino davvero la pena”. Il Tribunale militare di Roma ha condannato tre ex militari tedeschi, oggi novantenni e contumaci, per la strage del Padule di Fucecchio, in provincia di Firenze, in cui nell’agosto ’44 morirono 184 civili, in gran parte anziani, donne e bambini. Fu uno degli eccidi più gravi compiuti dai nazisti in Italia durante la seconda guerra mondiale. Il Tribunale ha anche disposto un maxi risarcimento ai familiari delle vittime costituitisi parte civile di oltre 13 milioni, solo di provvisionale, a carico degli imputati e del responsabile civile individuato nella repubblica federale di Germania. Lo storico: “Fu un’operazione di desertificazione totale” I condannati sono l’ex capitano Ernst Pistor, di 91 anni, l’ex maresciallo Fritz Jauss, di 94 e l’ex sergente Johan Robert Riss, di 88, all’epoca tutti appartenenti …

Falcone, Bersani: "Dovere ricordare suo sacrificio"

A 19 anni dalla strage di Capaci il segretario PD commemora il magistrato: “Ha impegnato tutta la vita nella lotta contro la criminalità organizzata, è un riferimento morale per i giovani non solo della Sicilia ma dell‘Italia. Perché è bene ricordare che la mafia, oltre agli uomini e alla donne, uccide il futuro del nostro Paese”. “Desidero ricordare, a diciannove anni dalla strage di Capaci, con immutata commozione la figura di Giovanni Falcone. E’ un dovere continuare nel tempo a ricordare il sacrificio e l’insegnamento di uomini come Falcone. Un magistrato che ha impegnato tutta la vita nella lotta contro la criminalità organizzata, un riferimento morale per i giovani non solo della Sicilia ma dell‘Italia. Perché è bene ricordare che la mafia, oltre agli uomini e alla donne, uccide il futuro del nostro Paese. Falcone è stato un magistrato di straordinaria capacità e competenza, un uomo intelligente che ha servito con onestà e lealtà le Istituzioni democratiche. La strage di Capaci è un evento drammatico che ha segnato in maniera dolorosa la vita degli italiani. …

"Rossa, l’operaio che denunciò le Br", di Corrado Stajano

Che cosa sanno i ragazzi di oggi del terrorismo che insanguinò e inquinò l’Italia, fece regredire il Paese, cancellò i movimenti giovanili, trasformò per lunghi anni in un incubo la vita di milioni di cittadini? Quelle livide mattine. Cominciava la giornata con il Giornale Radio delle 8 che faceva entrare nelle case le notizie dei primi morti ammazzati. Lo Stato imperialista delle multinazionali, ossessivo fantasma delle Brigate rosse, era impersonato da carabinieri, guardie carcerarie, agenti di polizia, sorveglianti di fabbrica, trovati accartocciati nelle loro macchine all’alba, colpiti dalle mitragliette, dalle pistole, dai kalashnikov. Era impersonato anche da magistrati, giornalisti, dirigenti industriali, i migliori, quelli, diversi dagli assassini, che si battevano per la democrazia, per lo Stato di diritto, per una vita migliore. Giovanni Bianconi, giornalista del «Corriere della Sera» , ha scritto un libro, Il brigatista e l’operaio. L’omicidio di Guido Rossa. Storia di vittime e colpevoli (Einaudi Stile libero) che potrebbe aiutare anche chi nulla sa e fargli capire come fu arduo superare quell’infame stagione della nostra storia nazionale inzuppata di sangue innocente che …