Tutti gli articoli relativi a: memoria

"Thyssen, mai più", di Cesare Damiano

Ricordo come fosse oggi quel giorno di tre anni fa, il giorno della strage alla ThyssenKrupp. Ricordo il dolore che ho provato. Un dolore grande. Il dolore di chi, dopo una vita passata a contatto con la fabbrica, con i lavoratori, si sente personalmente colpito. Ero ministro del lavoro, allora. In quella veste avevo un dovere in più. Il dovere di cercare una spiegazione razionale a quanto accaduto. E soprattutto – dopo aver portato la solidarietà alle famiglie tanto profondamente colpite – il dovere di operare, con tutti gli strumenti a disposizione, affinché tragedie così non potessero accadere mai più. Un compito quanto mai difficile, perché in Italia, quando si parla di lavoro, il tema della sicurezza è sempre evocato ma è assai poco praticato. Allora avevamo approvato da pochi mesi la legge 123 sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Con la legge 626 del 1994, costituiva, in materia, un complesso normativo tra i più completi e incisivi d’Europa. Il mio impegno, in una situazione politica difficilissima che avrebbe di lì a …

"Il balzac del cinema", di Curzio Maltese

“Se dovessi essere costretto a una vita che non è vita, la farei finita anch´io”. Mario Monicelli me lo disse anni fa, a casa sua nel rione Monti. Erano i giorni del caso Welby. Sembrava più una presa di posizione intellettuale di un grande laico che non una confessione personale. A novant´anni era ancora bellissimo, elegante, ironico, sempre dentro qualche battaglia. L´altro giorno era ancora in piazza a protestare contro i tagli alla cultura. Questa notte ha deciso lui dove mettere la parola fine. Con Monicelli se ne va un genio e un maestro del cinema, anche se entrambe le definizioni l´avrebbero fatto sorridere. «Appartengo ancora a una generazione dove si diventava registi di cinema soltanto perché non si era capaci di scrivere un bel romanzo. Potendo scegliere, avrei continuato a cercare d´imitare Dostoevskji». Si è ucciso come il padre Tomaso, giornalista di gran talento. Da giornalista aveva cominciato anche Mino e diceva di non aver mai smesso. Sempre curioso, polemico, informatissimo, divoratore di notizie grandi e piccole. Nessuno come Monicelli ha indagato tanto e …

Togliete il segreto di stato sulle stragi. L'appello e le ragioni dei firmatari

La sentenza (con l’assoluzione di tutti gli imputati) del 16 novembre 2010 sulla strage di Piazza della Loggia a Brescia non convince. E fa rabbia. Sul Corsera, in prima pagina, Umberto Ambrosoli – figlio dell’avvocato ucciso dalla mafia – ha parlato di «senso di sconfitta». E ora Paolo Brogi, Rosa Villecco Calipari, Benedetta Tobagi, Rosario Priore, Roberto Saviano e altri 60 rappresentanti della società civile lanciano un appello per aprire gli archivi e togliere il segreto di Stato sulla stagione del terrorismo in Italia. E qui, Manlio Milani , presidente dell’Associazione delle vittime di Piazza della Loggia, ce ne spiega le ragioni Ecco il testo e i firmatari (chi volesse aderire all’appello può mandare una mail a: casadellamemoria@28maggio74.brescia.it) Al Presidente della Repubblica, al Presidente del consiglio e ministri interessati, ai Presidenti di Copasir e delle Commissioni parlamentari d’inchiesta Un’intera stagione, quella dello stragismo che ha macchiato di sangue l’Italia, rischia di essere archiviata a seguito della recente sentenza sulla strage di Piazza della Loggia, Brescia, che ha assolto per insufficienza di prove tutti gli imputati. …

"Stragi italiane, l'ignoranza dei negazionisti", di Michele Brambilla

L’altra sera alla Camera l’onorevole Viviana Beccalossi, ex missina oggi pidiellina, ha commentato a modo suo (e purtroppo non solo suo, come vedremo) la sentenza con cui martedì la Corte d’Assise di Brescia ha assolto gli ultimi imputati per la strage di piazza della Loggia. «Non condivido – ha detto – chi definisce quella strage come una strage di destra. Le indagini sono state indirizzate solo verso la destra estrema, ma questa direzione si è rivelata sbagliata». Naturalmente non è mancata, nel discorso, la parola chiave con cui si usa delegittimare il lavoro degli inquirenti: teorema. La convinzione che quella strage fu opera di estremisti neri, secondo la Beccalossi, è frutto di «un teorema». Lo stesso concetto lo abbiamo letto su alcuni giornali, per i quali a furia di indagare su una parte sola, che sarebbe poi stata la parte sbagliata, i veri colpevoli l’hanno fatta franca. Simili portavoce di questo negazionismo diciamo «di destra» forse non si rendono conto di mettersi sullo stesso piano di altri negazionisti che tanti danni hanno prodotto nel Paese: …

«La strage di Brescia, mia madre e la verità». Il racconto di Alfredo Bazoli, di Antonio Quaglio

«Né verità né giustizia? No, ora la verità, la verità storica c’è». Alfredo Bazoli alterna amarezza personale e speranza civile, parlando con Il Sole 24 Ore all’indomani della sentenza della Corte d’Assise di Brescia sulla strage di Piazza della Loggia. Dopo 36 anni nessuna condanna: né per Carlo Maria Maggi, Maurizio Tramonte e Delfo Zorzi, gli attivisti di Ordine nuovo per i quali il pm aveva chiesto l’ergastolo; né per l’ex generale dei carabinieri Francesco Delfino, accusato di concorso, né per Pino Rauti, padre storico del movimentismo neo-fascista. Articolo 530, comma 2 del codice di procedura penale: formula dubitativa. Il 28 maggio del 1974 la bomba “nera” falciò – assieme ad altre sette – la vita di Giulietta Banzi Bazoli, 34 anni. Era la mamma di Alfredo (che allora aveva quattro anni), Guido (sei) e Beatrice (otto e mezzo). Era un’insegnante di francese al liceo classico «Arnaldo», nel cuore di Brescia. Era la figlia di un dinastia imprenditoriale, un nome nella borghesia cittadina fin dall’inizio del ‘900. Non per caso era la moglie di Luigi …

"La giustizia negata", di Adriano Prosperi

Per la strage di Piazza della Loggia non ci sono colpevoli. Dopo due anni di dibattimenti e una lunghissima serie di udienze con una interminabile sfilata di testimoni, i giudici della Corte d´Assise di Brescia hanno mandato assolti i cinque imputati.Erano il generale dei carabinieri Francesco Delfino, l´ex deputato, senatore e segretario dell´Msi Pino Rauti, il medico Carlo Maria Maggi, l´imprenditore Delfo Zorzi, l´ex militante missino e informatore del Sid Maurizio Tramonte, detto in codice «Tritone». Leggiamo allibiti e increduli la notizia. Chissà quanti giovani oggi saprebbero dire di che cosa si parla quando si ricorda quella strage del 28 maggio 1974. Da allora il nome di Piazza della Loggia è entrato nella mappa italiana della politica del terrore. Quel giorno ci fu in quella bellissima piazza di Brescia una manifestazione pacifica per reagire alla violenza fascista. Andare in piazza era una reazione istintiva alle trame occulte di forze invisibili che volevano uccidere con le stragi il diritto e la voglia di fare politica. Scoppiò una bomba, morirono otto persone, ci furono più di cento …

Tagli anche ai partigiani, la denuncia del Pd

Un Ordine del giorno presentato dai consiglieri democratici di Modena. “Tentativo di mettere a tacere l’antifascismo organizzato”. Il governo ha imposto un taglio drastico di contributi statali all’Associazione nazionale partigiani d’Italia, dai 250 mila euro del 2007 ai 73 mila del 2010. La denuncia è dei consiglieri comunali del Pd che chiedono al sindaco Pighi, in un ordine del giorno, di chiedere che i tagli siano rivisti “rendendoli più consoni con il ruolo che l’Anpi svolge in difesa dei principi fondamentali della Repubblica”. A giudizio dei consiglieri democratici la decisione del governo è un tentativo di “mettere a tacere l’antifascismo organizzato, la memoria della Resistenza e l’impegno dell’Anpi nella difesa e nella promozione della Costituzione repubblicana”. Decisione che appare particolarmente grave perché “cade nell’anno dedicato alla celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, che richiederebbe invece uno sforzo importante nella sottolineatura del ruolo della Resistenza nella storia del nostro Paese”. L’Anpi nacque nel 1944 e si costituì come ente morale il 5 aprile 1945. Si diffuse poi in tutta Italia, anche nel sud del Paese dove …